HIT THE TARGET

Enfield P17 calibro .30-06

Vai alla galleria delle fotoQuesto modello di fucile è nato da uno stato di necessità in cui gli Stati Uniti si sono trovati, durante il primo conflitto mondiale, al momento di inviare un corpo di spedizione nel teatro bellico europeo. L’esigenza di produrre un’arma funzionale in tempi brevissimi portò a modificare leggermente la meccanica dell’Enfield P14 (prodotto in quel momento per l’esercito britannico), per renderlo atto a sparare la cartuccia ...

Una Beretta 34 lusso nella Rsi?

Un esemplare d’eccezione della famosa ordinanza italiana: uno dei 20 esemplari incisi e cromati fatti realizzare nel 1944, regalata a Rodolfo Graziani. Una vicenda misteriosa, ma storicamente affascinante

Mannlicher 1886 e 1888: a ripetizione per l’Impero

Queste armi rappresentano il primo tentativo del'impero asburgico di dotare la propria fanteria di fucili a ripetizione. Raffinati ma meccanicamente fragili, oggi sono rari esemplari da collezione

Carl Gustafs 1894, per i cavalieri del re di Svezia

Prima carabina a ripetizione adottata dal regno di Svezia, è rimasta in servizio per oltre mezzo secolo. Esaminiamo le varianti più rare, i produttori e le quantità

Mauser C96

Vai alla galleria delle fotoCent'anni fa, nel 1896, cominciava a essere ingegnerizzata per la produzione una pistola semiautomatica brevettata in Germania l'11 dicembre 1895. L'arma non aveva una denominazione ufficiale: era semplicemente nota con il nome di Construktion 96, che identificava il modello d'officina. Un nome che, abbreviato in C96, era destinato a diventare famoso nel mondo. Non che il nome Mauser fosse sconosciuto: dobbiamo pensare...

Beretta Bm62: l’altra metà del cielo

Per decenni è stato l’unico “Fal” Beretta acquistabile dagli appassionati: prodotto in pochi esemplari, ha finiture lussuose e oggi è un pezzo da collezione piuttosto ambito, qui ma anche negli States dove circolano varianti “dedicate” al mercato yankee

Makarov 9×18, regina della guerra fredda

È l'arma corta del blocco comunista. Si caratterizza per finiture esterne spartane ma anche grande affidabilità di porto. Un'arma da collezione, da non sottovalutare come scelta per difesa personale

I caricatori delle Beretta anteguerra

Sono in molti a collezionare le pistole semiauto Beretta 7,65 mm prodotte tra la prima e la seconda guerra mondiale. Ma qual è il caricatore "giusto" per ciascuna variante?

Carcano 1891 calibro 6,5×52

Vai alla galleria delle fotoCominciare con un pezzo di storia italiana è quasi un obbligo. Il ‘91 ha accompagnato i nostri nonni e i nostri padri lungo il periodo che va dai primi scontri coloniali agli ultimi respiri della repubblica di Salò. In mano alle forze dell’ordine, le versioni da cavalleria e per truppe speciali hanno proseguito la carriera per altri trent’anni. Meccanicamente semplice e abbastanza preciso, riprende il tipico serbatoio di a...

Cz Vz 38 calibro 9 corto: una Doppia azione tormentata

Adottata appena prima dell’invasione tedesca della Cecoslovacchia, rappresenta uno dei primi progetti di semiauto in sola Doppia azione per impiego militare: prodotta in poche decine di migliaia di esemplari sotto controllo dell’occupante, è un affascinante esempio di semplicità e razionalità progettuale

Walther Pp, Ppk e Ppk/s

Introdotta nel lontano 1929, la Walther Pp (Polizei pistole) si è subito affermata come pistola per difesa personale grazie alla maneggevolezza, al sistema di sicure e allo scatto in doppia azione. Nel corso di una produzione pluridecennale, che continua ancor oggi, molte sono state le varianti ai modelli fondamentali, gli esemplari sperimentali e le modifiche nei materiali: esaminiamo l'evoluzione di questa leggendaria pistola semiautomatica.L'arma originale...

Vetterli 70/87/16, il ripiego per la Grande Guerra

È l'ultima evoluzione del nostro primo fucile di ordinanza a cartuccia metallica, realizzato frettolosamente per la mobilitazione della prima guerra mondiale. L'abbiamo testato con reali cartucce militari

Così cominciò la nostra guerra

Il fucile 1891 che sparò il primo colpo italiano della grande guerra è conservato presso il museo storico della guardia di finanza di Roma. L'abbiamo esaminato per scoprire che, dopo tutto, del reperto originale è rimasto poco più dello spirito

Avanti i mancini!

Il revolver francese modello 1892 resterà nella storia per il curioso tamburo che bascula sul lato destro. Malgrado questo, si tratta di un’arma elegante e ben rifinita, seppur camerata per un calibro anemico

La legenda dei simboli

Legenda:1) Punzoni di accettazione militare tedesca del primo tipo, senza svastica2) Punzoni di accettazione militare tedesca del secondo tipo, con svastica3) Controllo di qualità italiano, periodo Rsi, per armi destinate ai tedeschi4) Marchio del grossista Geco, apposto sulle armi destinate al mercato commerciale tedesco5) Punzone di accettazione militare italiano6) Punzone del Banco di prova di Gardone Val Trompia (Bs) apposto sulle armi destinate al mercato...

Un Mannlicher 95 davvero unico

Il museo di artiglieria di Torino custodisce un Mannlicher 1895 dotato di otturatore Carcano, frutto di una modifica sperimentale condotta durante la prima guerra mondiale. Vi spieghiamo come è potuto accadere

Moisin Nagant 1891/30 calibro 7,62x54R

È l’arma a ripetizione manuale prodotta, probabilmente, nel maggior numero di esemplari. Ecco perché nelle armerie, ultimamente, si può trovare per cifre intorno ai 200 euro e forse per questo, complice anche l’aspetto un po’ rozzo, è snobbata dai “puristi” del collezionismo, quelli per intenderci che “se non è Mauser è un rottame”. Eppure è un’arma, oltre che significativa dal punto di vista storico per essere una delle gr...

Steyr 1911 e 1912 calibro 9 mm Steyr

Vai alla galleria delle fotoLa Steyr 1911, Steyr “hahn” confidenzialmente, fu adottata nel 1912 dall’esercito austroungarico, seguendo di pochi anni l’adozione della Roth Steyr 1907. Mentre, però, quest’ultima era stata sviluppata in funzione delle esigenze della cavalleria, la Steyr hahn era progettata per un utilizzo militare più generale. Tozza e massiccia, utilizza una munizione di buona potenza, paragonabile al 9 mm parabellum tedesco. Sebbene f...

La prima carabina di Smith & Wesson

Si chiamava Model 1940 Light rifle, era in 9x19 mm e fu tanto iellata da costare quasi il fallimento all'azienda. Perché?

Luger svizzera modello 1900

La nostra storia ha inizio il 4 maggio 1900, quando il parlamento svizzero, dopo una lunga serie di prove, adottò la pistola di Georg Luger come Pistole, ordonnanz 1900, system Borchardt-Luger. Le specifiche erano le seguenti: calibro 7,65 mm, canna lunga 120 mm, rigata a quattro principi con passo di un gior in 250 mm, peso senza caricatore 835 grammi. Il primo lotto, di 2.000 pezzi (consegnate tra il 1901 e il 1902), fu consegnato direttamente dalla Dwm (Deutsche wa...

Beretta 34 e 35 all’estero

Vai alla galleria delle fotoAl momento dell'armistizio, nel settembre 1943, le forze armate tedesche in Italia divennero forze d'occupazione. Oltre 600.000 soldati italiani furono disarmati dai militari tedeschi, con il risultato di ingenti quantitativi di armi requisite. La città di Gardone e la fabbrica Beretta vennero immediatamente poste sotto il controllo nazista. Il 28 settembre 1943, Mussolini fondava la Repubblica sociale italiana nell'Ita...

Beretta Ar 70/90

Per oltre vent’anni, gli appassionati italiani hanno potuto soltanto sognarlo. Finalmente, grazie a Nuova jager l’Ar70/90 (demilitarizzato) può essere acquistato. Esemplari in condizioni eccellenti, da ammirare e usare al poligono

Pioneer arms Pps 43c calibro 7,62 Tokarev

Il mitra più riuscito della seconda guerra mondiale, finalmente disponibile in versione demilitarizzata. Lo abbiamo provato per voi su Armi e Tiro di febbraio, eccovi un estratto in anteprima!

Le Luger per la marina imperiale tedesca

Nel 1904, la marina imperiale tedesca adottò la prima Luger in calibro 9 mm. Questa è la storia delle varianti della versione "marittima" della creatura di Georg Luger, fino alla Repubblica di Weimar

Maroszek Wz 35 calibro 8×107: un super Mauser contro i carri armati

Una versione gigante del sistema Mauser, allestita in gran segreto dalla Polonia come arma portatile anticarro, grazie a una cartuccia a dir poco “energetica”: utilizzata contro l’invasione tedesca, finì poi per equipaggiare la Folgore in Africa settentrionale

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