HIT THE TARGET

Beretta Bm62: l’altra metà del cielo

Per decenni è stato l’unico “Fal” Beretta acquistabile dagli appassionati: prodotto in pochi esemplari, ha finiture lussuose e oggi è un pezzo da collezione piuttosto ambito, qui ma anche negli States dove circolano varianti “dedicate” al mercato yankee

La Glisenti 1910… civile

Non tutte le Glisenti 1910 superavano l’ispezione finale. Ma cosa accadeva alle “rifiutate”? E quante saranno state? Grazie al ritrovamento di un esemplare eccezionale, è possibile fare qualche ipotesi circostanziata

Avanti i mancini!

Il revolver francese modello 1892 resterà nella storia per il curioso tamburo che bascula sul lato destro. Malgrado questo, si tratta di un’arma elegante e ben rifinita, seppur camerata per un calibro anemico

Beretta 34 e 35 all’estero

Vai alla galleria delle fotoAl momento dell'armistizio, nel settembre 1943, le forze armate tedesche in Italia divennero forze d'occupazione. Oltre 600.000 soldati italiani furono disarmati dai militari tedeschi, con il risultato di ingenti quantitativi di armi requisite. La città di Gardone e la fabbrica Beretta vennero immediatamente poste sotto il controllo nazista. Il 28 settembre 1943, Mussolini fondava la Repubblica sociale italiana nell'Ita...

Pioneer arms Pps 43c calibro 7,62 Tokarev

Il mitra più riuscito della seconda guerra mondiale, finalmente disponibile in versione demilitarizzata. Lo abbiamo provato per voi su Armi e Tiro di febbraio, eccovi un estratto in anteprima!

Enfield P17 calibro .30-06

Vai alla galleria delle fotoQuesto modello di fucile è nato da uno stato di necessità in cui gli Stati Uniti si sono trovati, durante il primo conflitto mondiale, al momento di inviare un corpo di spedizione nel teatro bellico europeo. L’esigenza di produrre un’arma funzionale in tempi brevissimi portò a modificare leggermente la meccanica dell’Enfield P14 (prodotto in quel momento per l’esercito britannico), per renderlo atto a sparare la cartuccia ...

Una Beretta 34 lusso nella Rsi?

Un esemplare d’eccezione della famosa ordinanza italiana: uno dei 20 esemplari incisi e cromati fatti realizzare nel 1944, regalata a Rodolfo Graziani. Una vicenda misteriosa, ma storicamente affascinante

Cz Vz 38 calibro 9 corto: una Doppia azione tormentata

Adottata appena prima dell’invasione tedesca della Cecoslovacchia, rappresenta uno dei primi progetti di semiauto in sola Doppia azione per impiego militare: prodotta in poche decine di migliaia di esemplari sotto controllo dell’occupante, è un affascinante esempio di semplicità e razionalità progettuale

Carcano tipo I calibro 6,5×50: al servizio del Sol Levante

A prima vista si potrebbe confondere con un Arisaka giapponese, anche se la meccanica rivela inequivocabilmente un'anima italiana. È stato marginale protagonista delle battaglie nel Pacifico durante la Seconda Guerra Mondiale. Ora è un pezzo da collezione

Ross 1905 Mk II: in spalla alle Giubbe rosse

Fu uno sfortunato tentativo di produrre un fucile di concezione nazionale. Il Ross canadese non ebbe successo, perché costruito con tolleranze troppo strette. Oggi è un ambito oggetto da collezione

Rsaf Em2 calibro .280/30

Il crollo del reich germanico, nel 1945, mise a disposizione dei tecnici alleati il patrimonio inestimabile di brevetti e prototipi di armi messi a punto per la Wehrmacht. Si trattava, a volte, di semplici tentativi, che difficilmente sarebbero potuti sfociare in applicazioni concrete. Altre volte, si trattava di veri e propri colpi di genio, che avrebbero influenzato la progettazione dei successivi decenni. Particolare in...

Makarov 9×18, regina della guerra fredda

È l'arma corta del blocco comunista. Si caratterizza per finiture esterne spartane ma anche grande affidabilità di porto. Un'arma da collezione, da non sottovalutare come scelta per difesa personale

Gewehr 41 (W): nata sotto una cattiva stella

Prima carabina semiautomatica di grande serie della Wehrmacht, non fu mai molto amata dai soldati per la non eccelsa affidabilità. Prodotta per meno di tre anni, ora è un raro pezzo da collezione. Tester d'eccezione per questa prova, Vigilio Fait

Carcano 1891 calibro 6,5×52

Vai alla galleria delle fotoCominciare con un pezzo di storia italiana è quasi un obbligo. Il ‘91 ha accompagnato i nostri nonni e i nostri padri lungo il periodo che va dai primi scontri coloniali agli ultimi respiri della repubblica di Salò. In mano alle forze dell’ordine, le versioni da cavalleria e per truppe speciali hanno proseguito la carriera per altri trent’anni. Meccanicamente semplice e abbastanza preciso, riprende il tipico serbatoio di a...

Smith & Wesson 53 calibro .22 Jet

Vai alla galleria delle fotoNegli Stati Uniti il mercato delle armi corte è più variegato che in Europa, per un motivo molto semplice: oltre alle armi per la difesa personale e per il tiro a segno, i costruttori americani hanno sviluppato una classe di armi corte destinate alla caccia che, negli States, è sempre stata consentita. Per i cacciatori, infatti, il prodotto commerciale “tradizionale” può non adattarsi alle necessità “sentite” sul campo e, ...

Maroszek Wz 35 calibro 8×107: un super Mauser contro i carri armati

Una versione gigante del sistema Mauser, allestita in gran segreto dalla Polonia come arma portatile anticarro, grazie a una cartuccia a dir poco “energetica”: utilizzata contro l’invasione tedesca, finì poi per equipaggiare la Folgore in Africa settentrionale

Luger svizzera modello 1900

La nostra storia ha inizio il 4 maggio 1900, quando il parlamento svizzero, dopo una lunga serie di prove, adottò la pistola di Georg Luger come Pistole, ordonnanz 1900, system Borchardt-Luger. Le specifiche erano le seguenti: calibro 7,65 mm, canna lunga 120 mm, rigata a quattro principi con passo di un gior in 250 mm, peso senza caricatore 835 grammi. Il primo lotto, di 2.000 pezzi (consegnate tra il 1901 e il 1902), fu consegnato direttamente dalla Dwm (Deutsche wa...

Mannlicher 1886 e 1888: a ripetizione per l’Impero

Queste armi rappresentano il primo tentativo del'impero asburgico di dotare la propria fanteria di fucili a ripetizione. Raffinati ma meccanicamente fragili, oggi sono rari esemplari da collezione

Lee Enfield calibro .303 British

Un’ordinanza dal lungo e onorato servizio in tutti i teatri bellici degli ultimi cent’anni. Generata dal Lee-Metford, inizialmente sparava una cartuccia a polvere nera. Ha terminato la sua evoluzione come carabina civile destinata alla caccia, sotto le etichette Parker-Hale e Long Branch.Per i collezionisti, riuscire a districarsi in tutta la foresta di Mark, asterischi, pattern, modelli ricavati per conversione dai preced...

Winchester Lee Navy 1895 calibro 6 mm

Vai alla galleria delle fotoNegli anni Novanta del XIX secolo, tutti i principali Paesi stavano adeguando il proprio armamento in conseguenza della repentina evoluzione tecnica in corso. In particolare, per le armi lunghe, l’introduzione dei propellenti senza fumo aveva portato a una generica riduzione del calibro dei proiettili, pensionando ben presto il “lento e pesante” a favore del “piccolo e veloce”. Anche gli Stati Uniti avevano tutte le intenz...

Mosin Nagant 1891, ingiustamente sottovalutato

È probabilmente il bolt-action prodotto in maggiori quantità al mondo. Protagonista della seconda guerra mondiale, è spesso liquidato dagli esperti come "primitivo". Invece è affidabile, robusto e nasconde soluzioni tecniche geniali

Carl Gustafs 96, 38 e 41 calibro 6,5×55

Vai alla galleria delle fotoQuando la Svezia decise di adottare un fucile con caratteristiche "moderne" per la propria fanteria, apparve logico rivolgersi al fornitore del precedente moschetto corto modello ’94, la tedesca Mauser werke. Il nuovo fucile, derivato dalla versione già allestita per la Spagna nel 1893, in calibro 7x57, mantenne le migliorie apportate dalla fabbrica a questo modello. L’estrattore di nuovo tipo, non rotante, risulta fissa...

Vetterli 70/87/16, il ripiego per la Grande Guerra

È l'ultima evoluzione del nostro primo fucile di ordinanza a cartuccia metallica, realizzato frettolosamente per la mobilitazione della prima guerra mondiale. L'abbiamo testato con reali cartucce militari

Us Rifle 1917: il figlio della guerra

Fu primo attore di gran parte dello sforzo bellico statunitense durante la prima guerra mondiale. Prodotto per gli inglesi, fu adattato al calibro americano e resta un'icona di robustezza e precisione

Moisin Nagant 1891/30 calibro 7,62x54R

È l’arma a ripetizione manuale prodotta, probabilmente, nel maggior numero di esemplari. Ecco perché nelle armerie, ultimamente, si può trovare per cifre intorno ai 200 euro e forse per questo, complice anche l’aspetto un po’ rozzo, è snobbata dai “puristi” del collezionismo, quelli per intenderci che “se non è Mauser è un rottame”. Eppure è un’arma, oltre che significativa dal punto di vista storico per essere una delle gr...

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