Beretta 34 e 35 all’estero

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Al momento dell’armistizio, nel settembre 1943, le forze armate tedesche in Italia divennero forze d’occupazione. Oltre 600.000 soldati italiani furono disarmati dai militari tedeschi, con il risultato di ingenti quantitativi di armi requisite. La città di Gardone e la fabbrica Beretta vennero immediatamente poste sotto il controllo nazista. Il 28 settembre 1943, Mussolini fondava la Repubblica sociale italiana nell’Italia del Nord. La produzione dei modelli 34 e 35 continuò fino alla fine della guerra (nel 1945) con una varietà di marchi per le forze armate della Rsi e per gli occupanti tedeschi. Gli esemplari della modello 35, con numeri di serie da 504.865 a 612.442, recano quasi tutti il punzone di accettazione tedesco: WaA 162. Gli esemplari costruiti tra il 1943 e il 1944 recano la dicitura con il nome della fabbrica e il calibro mentre gli esemplari prodotti nel 1945 (con numeri di serie superiori a 600.000) hanno il lato sinistro del carrello completamente liscio e una finitura fosfatata grigia. Le pistole marcate 4UT sono state identificate come modelli accettati dall’esercito tedesco. Una piccola quantità di M35 fu prodotta nel 1944 dalla ditta Armaguerra. Tali pistole hanno una finitura fosfatata e recano la dicitura: “pistola Beretta cal. 7,65 M35 S.A. Armaguerra-Cremona 1944”. I numeri di serie, di cinque cifre, sono preceduti dalla lettera “G”. Sul modello 34, i numeri di serie seguiti dalle doppie lettere AA o BB indicano gli esemplari prodotti per i tedeschi dal 1943 al 1945. Tali numeri vanno da 0001AA al 999AA e da 0001BB a 9803BB (aprile 1945). La produzione di M34 fu quindi di circa 19.000 esemplari nei tre anni di occupazione. Molti di questi esemplari recano l’iscrizione completa: “P. Beretta-Cal. 9 corto-M34 brevettata, Gardone VT, 1944”, altre hanno il carrello senza iscrizioni. Pochissime recano la sigla 4UT. Alcune pistole modello 34 e 35 prodotte per il mercato civile (commerciale) furono utilizzate anche dai militari tedeschi. Tali armi erano commercializzate, in Germania, dalla ditta Geco che imprimeva il proprio punzone sul lato destro. La pistola Beretta modello 34 fu prodotta, limitatamente al 1941, per l’esportazione in Romania, nazione all’epoca alleata dell’Italia. L’unica identificazione è la parola romena “scurt” al posto dell’italiana “corto”. Queste pistole hanno una numerazione di serie separata rispetto alle Beretta militari del regio esercito. Ne furono prodotte circa 37.000 e i numeri di serie vanno da 1 a 37.000. Anche sulla M34 contratto rumeno si possono rinvenire i punzoni di accettazione tedesca WaA 162. Un modello di M34 molto raro è quello con punzoni finlandesi. La Finlandia, tra le due guerre, acquistò molte pistole sia tedesche sia italiane, tra cui le Beretta M34 e M35. Circa 500 Beretta vennero destinate ai Corpi di difesa finlandesi: sono quasi tutti modelli prodotti tra il 1941 e il 1943 e recano sigle come “Sky 0324” (quartier generale della difesa). Alcune recano un punzone rettangolare con le lettere SA.

Un piccolo elenco dei punzoni che si possono trovare sulle pistole Beretta 34 e 35 è presente in allegato in fondo alla pagina.

 

Le matricole della Beretta 35

Anno

Matricola di inizio

Matricola finale

1934

409.001

410.000

1935

410.000

416.000

1936

416.000

423.000

1937

423.000

432.000

1938

432.000

434.500

1939

434.500

442.000

1940

442.000

463.000

1941

463.000

481.000

1942

481.000

495.000

1943 (sett.)

495.000

500.000

1943

500.000

508.000

1944

508.000

600.000

1945

600.000

620.799

 

 

Le matricole della Beretta 34

Anno

Matricola di inizio

Matricola finale

1934

500.000

501.000

1935

501000

508.000

1936

508.000

555.000

1937

555.000

667.000

1938

667.000

730.000

1939

730.000

800.000

1940

800.000

850.000

1941

850.000

950.000

1942

950.000 e F0001

999.999 e F60.000

1943 (sett.)

F60.000

F90.000

1943

F90.000 e G0001

F120.000 e G20.000

1944

G20.000 e 0001AA e 0001BB

G80.000 e 9.999AA e 5.000BB

1945

5.000BB

8.903BB