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Ruggero Pettinelli

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Non si fanno in caserma!

Alcune questure non accettano più i certificati psicofisici per il rilascio dei Porto d’armi, se rilasciati da medici militari al di fuori delle loro strutture di servizio. Un colossale equivoco generato da una improvvida lettera del 2013 del ministero della Difesa

Armi sportive e Bnp: come districarsi

La procedura di classificazione delle armi sportive e le peculiarità delle schede pubblicate sul sito del Banco, destano imbarazzo e perplessità tanto agli armieri, quanto ai privati. Ecco come (cercare di) districarsi

Pietta Saa 1873 calibro .44 magnum

Pietta ha realizzato la versione magnum del suo collaudato 1873: impugnatura maggiorata (è quella del 1860 ad avancarica), guance zigrinate, cane ridisegnato e transfer bar per gestire le “cannonate” in scioltezza. La precisione è davvero appagante

Haenel Cr 223 calibro .223 Remington

È la versione civile della nuova ordinanza della Bundeswehr, un prodotto curato che utilizza il sistema di presa gas del “fratellone” H&K Mr223: design originale per i due semi-castelli, tre lunghezze di canna da 12,5 a 16,5 pollici, una precisione gratificante che, affinando lo scatto, può solo migliorare

Cz 805 Bren S1 calibro .223 Remington

La versione civile del fucile d’assalto di nuova generazione made in Cz ha concezione originale, sistema a presa di gas innovativo che funge da ammortizzatore, lower polimerico, massima modularità: smontaggio a prova di stupido, precisione davvero di ottimo livello, malgrado i soli 14 pollici di canna

Kriss Vector Crb e Sdp calibro .45 acp

L’arma che vi presentiamo non ha nulla in comune con i passati secoli di tecnologia armiera: è un unicum, qualcosa di così rivoluzionario da rappresentare “la” nuova base di partenza per la progettazione delle armi semiautomatiche e automatiche

Breda B4-C calibro .223 Remington

La versione più compatta della serie B4 onora il glorioso passato di un grande marchio con un clone Ar di costruzione curata, dotato di canna Lothar Walther con freno di bocca originale di rara efficacia. Una precisione al di sotto del moa già con cartucce commerciali, nonostante lo scatto non esattamente match

Smith & Wesson 500-6,5″ calibro .500 S&W

È il più elegante della serie 500 di Smith & Wesson, grazie alla canna di 6,5 pollici con carenatura corta per l'estrattore

Altra “sbracata” armiera sui quotidiani!

La moda di “sbracare” quando si parla di armi sui quotidiani e sui periodici generalisti, evidentemente, fa proseliti. Dopo le crasse imprecisioni propalate da Gatti su L’Espresso, è il turno di Valentina Conte sull’edizione on-line de La nazione

Iwa 2014: svelata la Walther Ccp

Dal salone di Norimberga, una chicca in anteprima per gli appassionati di armi corte: la compatta a freno di gas Walther Ccp!

Ar 15 come le Glock?

La moda dei lower receiver polimerici per Ar 15 sta scoppiando già da qualche tempo negli Usa, ma gli appassionati di "black rifle" sono ancora piuttosto tiepidi al riguardo

Pioneer arms Pps 43c calibro 7,62 Tokarev

Il mitra più riuscito della seconda guerra mondiale, finalmente disponibile in versione demilitarizzata. Lo abbiamo provato per voi su Armi e Tiro di febbraio, eccovi un estratto in anteprima!

Ruger 556E calibro .223 Remington

Eccovi un'anteprima della prova della carabina Ruger 556E calibro .223 Remington, che trovate pubblicata su Armi e Tiro di febbraio 2014, in edicola!

Dagli all’assessore!

Remo Sernagiotto, assessore alle politiche sociali della Regione veneto e appartenente a Forza Italia, sta subendo in questi giorni un vero e proprio linciaggio morale. Motivo? Il “delitto” di girare armato, con regolare licenza di porto di pistola, anche nel palazzo della Regione

Beretta 18/30, l’antenata della Storm – Video

È la prima carabina Beretta capace di solo fuoco semiautomatico. Proposta per compiti di law enforcement, fu adottata dalla nostra milizia forestale e da alcune polizie sudamericane. I risultati, tuttavia, non furono all'altezza delle aspettative

Beretta 18/30, l’antenata della Storm

È la prima carabina Beretta capace di solo fuoco semiautomatico. Proposta per compiti di law enforcement, fu adottata dalla nostra milizia forestale e da alcune polizie sudamericane. I risultati, tuttavia, non furono all'altezza delle aspettative

Taurus Raging bull .480 Ruger, belva gentile

Un'arma poderosa camerata in .480 Ruger. Il risultato? "Belva" domata in scioltezza e con grande precisione. L'impugnatura made in Taurus ha fatto la differenza nell'ammortizzare il rinculo

Pardini Gt 9: cuore sportivo

Realizzata pensando al Tiro dinamico, ha dalla sua un'eccellente impugnatura e uno scatto match con eccellente possibilità di regolazione. La grande capacità di fuoco sconta pesi e ingombri penalizzanti per impieghi di difesa

Makarov 9×18, regina della guerra fredda

È l'arma corta del blocco comunista. Si caratterizza per finiture esterne spartane ma anche grande affidabilità di porto. Un'arma da collezione, da non sottovalutare come scelta per difesa personale

Nagant 1895: il revolver dello Zar

Ultimo revolver dell'esercito russo, rimase in servizio per oltre mezzo secolo. È unico nel suo genere per l'originale sistema che "sigilla" lo spazio tra canna e tamburo

Vetterli 70/87/16, il ripiego per la Grande Guerra

È l'ultima evoluzione del nostro primo fucile di ordinanza a cartuccia metallica, realizzato frettolosamente per la mobilitazione della prima guerra mondiale. L'abbiamo testato con reali cartucce militari

Mannlicher 1886 e 1888: a ripetizione per l’Impero

Queste armi rappresentano il primo tentativo del'impero asburgico di dotare la propria fanteria di fucili a ripetizione. Raffinati ma meccanicamente fragili, oggi sono rari esemplari da collezione

Gewehr 41 (W): nata sotto una cattiva stella

Prima carabina semiautomatica di grande serie della Wehrmacht, non fu mai molto amata dai soldati per la non eccelsa affidabilità. Prodotta per meno di tre anni, ora è un raro pezzo da collezione. Tester d'eccezione per questa prova, Vigilio Fait

Carcano tipo I calibro 6,5×50: al servizio del Sol Levante

A prima vista si potrebbe confondere con un Arisaka giapponese, anche se la meccanica rivela inequivocabilmente un'anima italiana. È stato marginale protagonista delle battaglie nel Pacifico durante la Seconda Guerra Mondiale. Ora è un pezzo da collezione

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