Benelli M4 Super 90 calibro 12

«Non fosse stato innovativo e originale, non sarebbe stato un Benelli» Prendo a prestito la frase da Lucio Burigana, direttore di stabilimento Benelli. È proprio così: circa quattro anni di studio e lavoro (difficile e con mille imprevisti) hanno prodotto un successo di portata internazionale e anche una serie di innovazioni che sono già state immesse nella produzione civile e saranno presto patrimonio dei cacciatori di tutto il mon… Vai alla gallery delle foto [

] «Non fosse stato innovativo e originale, non sarebbe stato un Benelli» Prendo a prestito la frase da Lucio Burigana, direttore di stabilimento Benelli. È proprio così: circa quattro anni di studio e lavoro (difficile e con mille imprevisti) hanno prodotto un successo di portata internazionale e anche una serie di innovazioni che sono già state immesse nella produzione civile e saranno presto patrimonio dei cacciatori di tutto il mondo. Il semiautomatico Benelli M4 Super 90 calibro 12 ha vinto la gara per il contratto di fornitura alle forze armate statunitensi. Il nuovo Joint service combat shotgun (Jscs), così come gli americani l’hanno definito, equipaggerà i marine degli Stati Uniti e anche altre forze, come la guardia costiera e il comando delle operazioni speciali, come probabilmente anche altri corpi militari e operatori del law enforcement. La prima fornitura prevede 20.000 esemplari da consegnare in quattro tranche a partire dal secondo quadrimestre del 1999. Il fucile entrerà in servizio, in sostituzione o a fianco dei fucili a pompa, a cominciare dall’inizio del 2000. L’M4 utilizza il nuovo sistema di funzionamento a recupero di gas Argo (auto regulating gas operated) twin operating system, con il classico otturatore a testina rotante a due alette tipico di Benelli, comandato però da cilindri e pistoni doppi. Il sistema è in grado di regolare automaticamente la quantità di gas da prelevare per il riarmo e funziona in tutte le condizioni climatiche e atmosferiche. Il test della gara prevedeva 10.000 colpi sparati senza malfunzionamenti o necessità di interventi e il Benelli ne ha sparati 25.000, utilizzando cartucce standard. Il fucile da combattimento Benelli è stato sviluppato sulla base delle specifiche del centro di ricerca, sviluppo e ingegnerizzazione dell’esercito degli Stati Uniti, situato presso l’arsenale di Picatinny (New Jersey), rese pubbliche meno di un anno fa (4 maggio 1998). Adotta una canna calibro 12, da 470 mm (18,5 pollici) o addizionale da 355 (14 pollici), cilindrica con l’anima cromata, martellata in acciaio al Ni-Cr-Mo, con strozzatori intercambiabili Varichoke (adatti anche per pallini in acciaio) e camera magnum di 76 mm (3 pollici) per sparare tutti i tipi di cartucce, sia non letali a bassa potenza sia letali. Come buona parte dei semiautomatici Benelli, l’espulsore a puntone cilindrico caricato elasticamente è alloggiato nel prolungamento della canna. Dietro al ponticello è posizionato il pulsante della sicura, maggiorato, ambidestro e reversibile. La sicurezza manuale a traversino impedisce lo scatto, poi è presente un disconnettore e una sicurezza al percussore che impedisce lo sparo in caso di caduta del fucile. Il capitolato statunitense, al solito molto stringente per quanto riguarda la sicurezza, prevedeva che il fucile rimanesse in sicura e funzionante dopo la caduta da un metro e mezzo con colpo in canna e serbatoio pieno. Il calciolo telescopico si raccorda con la pistola in materiale polimerico. Oltre alle due posizioni (calciolo chiuso ed esteso), presto verrà aggiunta un’altra intermedia per adattarsi alla corporatura del maggior numero di utenti militari. L’M4 può montare altri due calci in polimero, quelli fissi e più tradizionali già montati per l’M1 e l’M3 Super 90. Con il calciolo esteso, il fucile è lungo 1.010 mm e 886 con calcio retratto, appena 770 mm con la canna da 355 mm e il calciolo retratto. Il peso complessivo con la canna più lunga è 3.828 grammi. Il caricatore tubolare contiene 6 colpi, sia standard sia magnum oppure 5 standard e 4 magnum in combinazione con la canna di 355 mm. Sotto al bocchettone di alimentazione sono posizionati due bulloncini Allen per il montaggio di un carichino rapido (speedloader) da 5 colpi. Anche l’astina è in polimero, costituita da due semi-gusci. Il semiautomatico Benelli ha una costruzione modulare e può essere smontato senza attrezzi. Basta svitare il cappellotto sotto la volata e poi estrarre il manettino dell’otturatore, che si può utilizzare come cacciaspine per togliere l’unico perno passante della carcassa che tiene in sede il gruppo di scatto. Il gioco è bell’e fatto: bastano appena 45 secondi, mentre il capitolato ne richiedeva 60, così come bastano 10 minuti per pulire e oliare il fucile, contro i 20 richiesti. L’intervallo raccomandato per le operazioni di pulizia è di 500 colpi. È dotato di tacca di mira regolabile in acciaio tipo Ghost ring, una sorta di diottra circolare di facile acquisizione, prodotta dalla Lpa, e di mirino regolabile in derivazione, montato su un portamirino piuttosto alto sulla volata. La linea di mira è lunga 600 mm. Sulla carcassa è fissata in modo semipermanente una slitta tipo Picatinny (Mil-Std-1913) su cui si possono bloccare tutti i tipi di puntatori o il visore notturno An/Pvs-4 sulle tredici scanalature di cui è dotata. Il fucile può montare la maglietta standard Us military oppure quella ambidestra multi usi disegnata dalla Heckler & Koch, al termine dell’astina. [

] La prova completa, con molte più foto e i risultati di tiro, la trovate su Armi e Tiro di maggio 1999. [

] Costruttore: Benelli armi spa, via della Stazione 50, 61029 Urbino, tel. 07.22.30.71, fax 07.22.32.74.27, www.benelli.it Modello: M4 Super 90 Tipo: fucile semiautomatico a canna liscia Calibro: 12 magnum Funzionamento: a recupero di gas con otturatore rotante Canna: cilindrica, cromata internamente, lunga 470 mm o addizionale da 355 mm Chiusura: ad alette in testa all’otturatore Alimentazione: serbatoio tubolare da 6 colpi Estrattore: a unghia Espulsore: a puntone caricato elasticamente Mire: mirino a lama protetto da alette, diottra regolabile; slitta Picatinny per l’installazione di congegni ausiliari Scatto: in due tempi Sicure: manuale a pulsante sulla guardia del grilletto Calcio: modulare in polimero, telescopico Peso: 3.828 grammi Lunghezza: 1.010 mm Materiali: carcassa in Ergal, canna in acciaio, calciatura in polimero Finitura: nera opaca antiriflesso Prezzo: 1.357 euro, Iva inclusa