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L’attentato di Gerusalemme e il first responder ucciso

Due palestinesi aprono il fuoco su una fermata dell'autobus a Gerusalemme, uccidendo tre persone: la reazione più immediata e risolutiva è quella di un cittadino armato presente sul posto che, però, viene poi a sua volta ucciso dalle forze di sicurezza intervenute

Bruxelles: l’attentatore aveva un M16

Dall'esame dei filmati diffusi fino a questo momento sull'attacco mortale compiuto nel centro di Bruxelles dal tunisino Abdessalem Lassoued si evidenzia che, diversamente da quanto riportato da tutti gli organi di informazione, tra le mani dell'omicida non vi sarebbe stato un Kalashnikov, bensì un M16: il collegamento con le centinaia di migliaia di armi di questo tipo abbandonate dagli americani in Afghanistan viene spontaneo, le conferme (o smentite) arriveranno (si spera) nei prossimi giorni

Attentato a Bruxelles, a colpi di Kalashnikov (illegale)

È ancora in fuga il tunisino definitosi "membro dell'Isis", residente illegalmente in Belgio, che nel nome di Allah ha ucciso due tifosi svedesi della partita tra Belgio e Svezia che si svolgeva ieri sera. L'arma usata per l'attentato, un Ak47 che l'attentatore ha montato e "testato" indisturbato in strada prima di procedere con il suo piano criminale

Norvegia: cinque morti con arco e frecce, torna il tema dei first responder

Prosegue la scia di aggressioni di grande impatto mediatico, compiute con strumenti alternativi rispetto alle armi da fuoco: in questo caso in Norvegia, l'autore del gesto ha utilizzato arco e frecce. Agenti di polizia disarmati, si ripropone il tema dei first responder e dei loro equipaggiamenti

Nuova Zelanda: 6 feriti gravi in 60 secondi!

Si chiariscono di ora in ora i contorni dell'attentato terroristico di matrice islamica perpetrato nella capitale neozelandese da parte di un cingalese sottoposto a sorveglianza speciale: le forze dell'ordine hanno ucciso l'aggressore in soli 60 secondi, un tempo sufficiente tuttavia per ferire gravemente, con un semplice coltello, sei ignari cittadini: un "murder rate" che si avvicina pericolosamente a quello delle armi da fuoco e necessita di una riflessione

Terrore in Nuova Zelanda, a colpi di coltello da parte di un “sorvegliato speciale”

La tecnica del coltello, e del singolo attentatore radicalizzato islamico, colpisce anche la Nuova Zelanda. La primo ministro si affretta a dire che si tratta di una “responsabilità individuale”, quando dopo la strage di Christchurch spalmò le conseguenze su tutti i detentori di armi. Lascia allibiti sapere, anche, che l’attentatore era sotto “stretta sorveglianza”. Il bilancio è di sei feriti, quattro dei quali gravi

Ancora coltello: tocca alla Svezia

È di otto persone ferite il bilancio di una aggressione multipla con coltello nella cittadina svedese di Vetlanda: probabile la matrice terroristica islamica

Cinque anni fa, il Bataclan: e oggi?

13 novembre 2015–2020: cinque anni dalla strage del Bataclan, proprio mentre è sotto gli occhi di tutti la recrudescenza dell’attività terroristica jihadista in Europa delle ultime settimane. Analizziamo il fenomeno alla ricerca di soluzioni praticabili

Francia: dopo l’attentato, corsa alla… libera vendita

Dopo le drammatiche decapitazioni di Notre Dame, la cittadinanza francese si scopre da un lato insicura, e corre a comprare gli strumenti di autodifesa di libera vendita; dall’altra, si manifesta cinica, con fenomeni di pessimo gusto

Vienna: qualcosa non ha funzionato… oltre alla direttiva!

Vienna piange 4 morti e 22 feriti grazie a un radicalizzato islamico che si è fatto beffe delle normative sulle armi che colpiscono solo gli onesti ma, soprattutto, delle "sicurezze" delle autorità austriache in merito al fenomeno dell'integralismo. Molti sono gli spunti di riflessione

Nuova Zelanda: via le armi anche alla polizia

Dopo la strage di Christchurch, in Nuova Zelanda sono state sperimentate squadre di polizia con armi da fuoco. Ma la cittadinanza non le vuole

La più alta onorificenza per l’eroe di Fort Worth

Fermò sul nascere una strage con un solo colpo (mortale) all’attentatore: il governatore del Texas lo insignisce con la massima onorificenza dello Stato

In Italia, reagire a un terrorista è impossibile?

Fa discutere il commento di un esperto di sicurezza, secondo il quale la legislazione italiana massacrerebbe chiunque cercasse di reagire a un attentato come accaduto di recente a Londra

Le armi dell’attentatore erano fai-da-te

La direttiva Ue mette pastoie ai legali detentori di armi, i pazzi invece (come in Germania) le armi.... se le costruiscono da sole in barba a ogni pastoia!

L’autobus in fiamme: non abbiamo colto il messaggio

Sospiro di sollievo? Certo, ma sarebbe doveroso analizzare a fondo l’accaduto alla caccia di sempre più efficaci strumenti di mitigazione del rischio...

Il folle fermato da un cittadino (armato…)

Nuova strage in Texas, commessa da un folle di 26 anni fermato da un cittadino legalmente armato!

La Francia ha toppato. Ma in Italia le leggi ci sono!

Dopo l'ennesimo attentato, la Francia si interroga sul terrorista che aveva il porto d'armi sportivo. E anche in Italia c'è già qualche benpensante che spara sentenze. Ma con le leggi italiane, una cosa del genere non sarebbe potuta succedere

Firearms united: ridateci la dignità

Firearms united ha diffuso un durissimo comunicato nel quale sottolinea come anche nell'ultimo attentato di Londra, l'elevatissimo numero di vittime e feriti verificatosi in pochi minuti sia stato determinato dall'assoluto divieto di portare armi per i cittadini

I benpensanti svedesi al delirio totale

Dopo il tragico attentato di Stoccolma, una editorialista svedese lancia la proposta geniale: vietare l'uso delle auto nelle città del Paese scandinavo! Siamo al delirio totale...

L’eco dell’attentato arriva fino a Roma

Il ministro dell'Interno indice in tutta fretta una riunione del Comitato di analisi strategica antiterrorismo in vista delle celebrazioni del trattato di Roma. Intanto proliferano i commenti sul critico rapporto tra gli inglesi e le armi che portano, ovviamente... alla direttiva europea

Presa sul “dark web” la pistola di Monaco?

Ali Sonboly, il giovane attentatore di Monaco, secondo le autorità tedesche si sarebbe procurato la pistola e le cartucce tramite il “dark web”, ovvero quella parte della grande Rete non indicizzata sui motori di ricerca, nella quale si muove un sottobosco di gente senza scrupoli che vende un po’ di tutto

I politici tedeschi adesso chiedono la “stretta” sulle armi

L'attentatore di Monaco uccide con una pistola illegale? Sui treni della Baviera si uccide a colpi di coltello? Non fa niente: il vice cancelliere tedesco propone di "limitare al massimo la circolazione delle armi da fuoco". State pur tranquilli che, qualsiasi cosa succeda, si andrà sempre a parare lì!

Attentato sul treno in Germania: a colpi d’ascia e coltello

Dopo il tragico camion della morte a Nizza, anche la Germania si colora di nuovo di sangue: un diciassettenne afghano rifugiato ha infatti aggredito i passeggeri di un treno locale bavarese a colpi di ascia e coltelli. Come la mettiamo?

Strage fondamentalista a Nizza: con il camion!

84 morti a Nizza, causati da un fondamentalista che ha falciato la folla riunita per i fuochi artificiali della festa nazionale con un camion. Adesso i nostri solerti governanti europei proporranno la messa al bando dei veicoli da trasporto?

Stavolta l’attentato è con il coltello: come la mettiamo?

Il problema attuale della sicurezza sono le armi "troppo potenti" possedute dai civili: questo è quanto ci raccontano in Europa. Poi arriva un venticinquenne già condannato per legami con la jihad, che con un semplice coltello uccide una coppia di funzionari di polizia francesi...

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