Susanna Tamaro protesta sul ddl Orsi

La nota scrittrice Susanna Tamaro è l’ultima in ordine di tempo a scagliarsi contro il disegno di legge di revisione della legge 157/92 presentata dal senatore Orsi. Sulle pagine del quotidiano Il giornale, lancia infatti il proprio grido d’allarme: “sparando in tutte le stagioni a più o meno tutto ciò che si muove, qualcosa nel carniere finirà, si venderà forse anche qualche centinaia di fucili in più per fornire i ragazzi delle loro armi”. Ancora: “questo vergo… La nota scrittrice Susanna Tamaro è l’ultima in ordine di tempo a scagliarsi contro il disegno di legge di revisione della legge 157/92 presentata dal senatore Orsi. Sulle pagine del quotidiano Il giornale, lancia infatti il proprio grido d’allarme: “sparando in tutte le stagioni a più o meno tutto ciò che si muove, qualcosa nel carniere finirà, si venderà forse anche qualche centinaia di fucili in più per fornire i ragazzi delle loro armi”. Ancora: “questo vergognoso emendamento non è una diatriba tra ecologisti e cacciatori, ma qualcosa che riguarda tutti noi”. Opinione rispettabile, anche se ovviamente non condivisibile, soprattutto perché palesa una conoscenza del ddl Orsi a dir poco superficiale. Stupisce, però, che anche Il Giornale non abbia ritenuto di offrire al lettore un minimo ausilio per comprendere il contenuto “ufficiale” del ddl, sposando acriticamente la tesi della scrittrice di “Va dove ti porta il cuore”. Pietra dello scandalo, ancora una volta, la proposta di ammettere i sedicenni alla caccia, naturalmente sotto stretto controllo di cacciatori adulti ed esperti e con l’arma in comodato (non potranno acquistarla). Dello stesso avviso il ministro dell’ambiente Stefania Prestigiacomo, che ha dichiarato “Sulla legge Orsi non ci siamo ancora pronunciati, ma sono però contrarissima a consentire ai ragazzi di sparare”. Sempre sullo spinoso ddl Orsi, l’Intergruppo parlamentare amici del tiro, della caccia e della pesca ha previsto una riunione per il prossimo 8 aprile, per discuterne con i funzionari delle Regioni. Sull’iniziativa è calato però l’altolà dell’onorevole Donatella Poretti (Pd – Radicali), che ha presentato un’interrogazione sollevando dubbi “sull’opportunità che un tema così delicato sia affrontato in forma ristretta”.