Piombo vietato entro tre anni

Il bando è nelle linee guida del documento del Cms approvate a Quito (Ecuador). Tanti strafalcioni nel testo. E forse non tutto è compromesso

A Quito (Ecuador) si è tenuta la riunione della convenzione sulla Conservazione delle specie migratrici (Cms), nota anche come Convenzione di Bonn, trattato internazionale firmato da 119 Paesi, tra cui l’Italia, che promuove la salvaguardia degli uccelli migratori nelle loro rotte. Nelle linee guida è stato approvata la richiesta di sostituzione del piombo entro tre anni. Lo comunicano Cy Griffin e Filippo Segato della Confederazione europea dei cacciatori (Face).  Face è riuscita a influenzare gli Stati membri dell'Ue, nonché a coinvolgere l'industria nei negoziati. "Il risultato, anche se non completamente soddisfacente, rappresenta un notevole miglioramento rispetto al testo proposto", a giugno dal comitato scientifico del Cms, presieduto dall’italiano Fernando Spina dell'Ispra.

Il punto 2.1.1 raccomanda "l'eliminazione graduale dell'uso di munizioni di piombo in tutti gli habitat (zone umide e terrestri) con alternative non tossiche entro i prossimi tre anni". L'adozione degli orientamenti del Cms non è giuridicamente vincolante per le parti: "Spetta a ogni parte di determinare se e come per attuare le azioni raccomandate, considerando la misura e il tipo di rischio avvelenamento, pur tenuto conto delle loro obblighi e impegni internazionali, tra cui quelle della convenzione". 

Le "Linee guida per prevenire il rischio di avvelenamento degli uccelli migratori" non tengono in considerazione alcuna distinzione tra munizioni spezzate e metalliche, tra caccia e tiro, nonostante Face l'abbia espersso con forza, tuttavia il "livello tecnico della discussione era carente, e si è basata più sulle emozioni". Face fa sapere che fino a venerdì 7 novembre l'Unione europea stava lavorando per modificare il testo delle linee guida che comprendono pesticidi, rodenticidi, anticoagulanti veterinari. Tuttavia, con un atteggiamento sorprendente e sotto forte pressione da parte delle Ong ambientaliste, ha poi rinunciato a modificare gli orientamenti. Face riferisce anche che "l'attuale testo della risoluzione consente una totale libertà per i Paesi che possono ignorare le raccomandazioni. Il testo delle Linee guida è più problematico, in quanto è suscettibile di interpretazione da decisori politici nazionali". Face si impegnerà con Cms e l'industria nel tentativo di modifcare queste disposizioni.