I cittadini riabilitati hanno diritto al porto d’armi

La deputata di Fratelli d'Italia Maria Cristina Caretta ha espresso soddisfazione per le modifiche alla questione dei motivi ostativi al rilascio, contenute nel decreto di recepimento della direttiva 2017/853 Maria Cristina Caretta, deputata per Fratelli d'Italia, ha diffuso un comunicato nel quale commenta le recenti novità sui motivi ostativi al rilascio del porto d'armi conseguenti all'emanazione del decreto di recepimento della direttiva 2017/853. "Chi è in regola con la giustizia e in questa categoria rientrano anche i cittadini "riabilitati", può e deve godere della pienezza dei diritti garantiti a tutti i cittadini, tra i quali rientra il rilascio del porto d'armi", ha commentato la Caretta: "a stabilirlo definitivamente è la circolare interpretativa del DLgs n. 104 del 10/08/2018, che recepisce la Direttiva UE 853/2017 (controllo, acquisizione e detenzione delle armi) emanata il 12 settembre u.s. e che fornisce una risposta concreta all’Interrogazione presentata nei primi giorni del mese di giugno da me e dal collega Emanuele Prisco (insieme nella foto). Sono orgogliosa di questo risultato, finalmente abbiamo una parola definitiva in merito all'interpretazione dell’art. 43 del Tulps, che chiarisce in maniera inequivocabile come anche sulla questione del porto d'armi la giustizia deve essere uguale per tutti". Grande soddisfazione è stata espressa anche dai deputati Monica Ciaburro e Salvatore Deidda che con Maria Cristina Caretta hanno presentato un Progetto di Legge affinchè fosse modificato l’art. 43 del TULPS in via definitiva.