Victrix Venus V, la nuova dea per la Prs

Nota per le raffinate carabine tattiche, particolarmente apprezzate dagli operatori dei reparti d’élite di diversi Paesi e forte di una produzione ben articolata e affermata nel tiro di precisione a lunga distanza, bench rest e F-Class, l’italiana Victrix armaments ha ampliato la propria linea di carabine offrendo una nuova famiglia di “ferri del mestiere” per le competizioni Precision rifle series (Prs). La linea è la Venus, la quale è distinta in tre livelli di allestimento (X, T e V series) e di cui abbiamo potuto provare la serie V, ovvero l’allestimento top di gamma.

L’azione
L’azione su cui è basato il nuovo impianto balistico Venus V, è l’affermato movimento a sezione cilindrica con otturatore a tre alette di chiusura in testa, disposti asimmetricamente. Tale progetto, mutuato dalle esperienze in ambito tattico, nasce per garantire la massima affidabilità di alimentazione dal caricatore, unitamente alla maggior solidità e precisione in fase di chiusura, rispetto agli otturatori con soli due tenoni. Inoltre, il minor angolo di rotazione necessario all’apertura, favorisce la celere ripetizione del colpo. Pertanto, con un angolo d’apertura inferiore ai 60° e la corsa estremamente ridotta dell’otturatore, determinata dalle quote dimensionali appositamente studiate per gestire il calibro utilizzato, la Venus V spicca per velocità di riarmo. A ciò contribuiscono anche le finiture antifrizione dell’otturatore stesso, dalle tolleranze precise che determinano il corretto allineamento del “catenaccio” anche in apertura, nonché la manetta d’armamento maggiorata e conformata in funzione di una maggior praticità d’utilizzo. La manetta, inoltre, è sostituibile con altre di diversa fattura al fine di aderire alle necessità delle singole specialità sportive e alle differenti conformazioni fisiche dell’utilizzatore. Il percussore lanciato è fornito di apposito riferimento visivo e tattile posto al centro del noce, che ne indica lo stato: al fine di garantire la sicurezza di maneggio dell’arma, è presente la sicura a due posizioni con comando zigrinato posto sul lato destro dell’azione. La citata sicura è integrata al congegno di scatto, ancorato all’azione tramite piastrina. Lo scatto si è rivelato un altro tra i tanti punti d’eccellenza della Venus: prodotto dalle officine meccaniche Rottigni, azienda in cui sono interamente realizzate le armi Victrix e gli accessori Rome, sull’arma in prova è utilizzato il pacchetto con scatto diretto a un tempo interamente regolabile con carico di sgancio pari a soli 160 g. Lo scatto è commercialmente designato Victrix sporting plus single-stage e permette di ottenere settagli precisi, affidabili e, soprattutto, costanti. In relazione al campo d’impiego della carabina, ovvero gare Prs in cui la stabilità degli appoggi utilizzati per supportare l’arma durante il tiro è del tutto variegata, lo scatto della Venus è stato volutamente dotato di un maggiore “appoggio” tra il dente di scatto e la leva di demoltiplicazione del pacchetto. Ciò ha prodotto un singolo tempo dotato di buona lunghezza, la cui azione termina con la netta percezione dell’imminente fase di partenza del colpo. Pertanto, qualora ci si approcciasse all’arma per tiro di precisione da postazione fissa (prona o dal banco) potrebbe rivelarsi necessario agire sulla pertinente vite di regolazione per accorciare la lunghezza della corsa del grilletto. Visto in veste Prs, viceversa, tale sensibile maggior lunghezza permette di fornire una superiore sicurezza d’impiego dell’arma garantendo, al contempo, anche una migliore gestione dello sparo durante l’oscillazione indotta all’arma dal tiratore. In pratica, come spesso volgarmente si riferisce in merito alla taratura degli scatti, il settaggio utilizzato tende a “perdonare” eventuali piccoli errori del tiratore. Ciò che non perdona, però, è la precisione data dalla qualità della canna e dell’assemblaggio della stessa, all’azione.

Canna super
D’altronde, se si considera che il movimento short impiegato per la Venus V è stato progettato per ottenere prestazioni d’eccellenza, la canna non poteva che essere una pregiata Benchmark in acciaio 416R, match grade lappata (prima e dopo la rigatura). Lunga 24” (610 mm) e dal profilo pesante, possiede cinque rigature con passo costante pari a 11” (279 mm) ricavate con il procedimento della bottonatura. Da sempre sinonimo di alte prestazioni, i prodotti della statunitense Benchmark sono grandemente apprezzati dai tiratori sportivi più evoluti di tutto il mondo poiché il “segreto” di tali canne è semplicemente la maniacale cura di ogni aspetto della produzione: dalla selezione delle barre d’acciaio, all’iniziale centraggio, rettifica e lappatura della foratura iniziale, dalla progressività d’impressione delle rigature, alla rettifica delle rigature con lappatura finale. Il tutto subordinato al controllo qualità del prodotto finito che, per le canne destinate alle competizioni sportive, quali quelle utilizzate dalla Victrix Venus V, risulta particolarmente stringente. Le barre rigate così ottenute vengono profilate e inviate alla Victrix che si occupa della cameratura e dell’assemblaggio finale all’arma. Sicuramente esistono prodotti molto più economici, anche nazionali, in grado di avvicinare le prestazioni balistiche delle costose canne Benchmark ma è altrettanto sicuro che tali prodotti non si sono dimostrati in grado di garantire un livello di costanza qualitativa paragonabile. In volata è applicato, mediante filettatura, il possente freno di bocca Victrix ProAngle Venus V dotato di quattro camere d’espansione eventualmente amovibile, mentre la canna stessa è assemblata all’azione mediante filettatura con anello integrante il tenone di trasferimento del rinculo, o recoil lug per dirla all’americana, interposto tra la zona di battuta della canna e la faccia anteriore dell’azione. Il recoil lug maggiorato e l’azione, si accoppiano alla perfezione con l’innovativa calciatura utilizzata. Calciatura che integra intelligenti soluzioni tecniche ed ergonomiche destinate a migliorare la vita dei tiratori anche non dediti alle competizioni Prs. In primo luogo, la “cassa” è realizzata dal pieno in lega leggera a base d’allumino, con livelli di finitura e cura costruttiva degni paragonabili a quelli propri del settore aerospaziale. Secondariamente, con intelligenza, la pala del calcio, anch’essa realizzata in lega leggera, è amovibile per l’eventuale sostituzione con altra calciatura di differente foggia, anche ribaltabili, offerte dalla stessa Victrix-Rome. Disponibile sia anodizzata nera, sia con vivace tonalità Victrix O-Range arancione, la linea della calciatura ripercorre, molto da vicino, i principi delle classiche calciature sportive impiegate nelle competizioni olimpioniche di carabina a 50 m. L’astina è piatta e si estende per 480 mm dal bocchettone del caricatore con sezione rettangolare. Integra ben due diverse slitte a tutta lunghezza e ulteriori due sistemi d’interfaccia per l’aggancio di accessori. Infatti, lungo l’astina troviamo nove interfacce per attacchi Qd a sgancio rapido ventrali a cui si aggiungono ulteriori due posti ai lati, quattro finestre per lato a standard M-Lock, una rotaia a “T” tipo Anschütz e una a coda di rondine tipo Arca (di derivazione fotografica). Tutto integrato nella sobria astina larga solo 42 mm, la quale lascia libera la canna da eventuali vincoli e garantisce il rapido raffreddamento della stessa, peraltro favorito dalle ampie finestrature presenti. Fortunatamente non sono presenti rail fisse, tanto tattiche quanto inutili per il tiro sportivo. Rail, comunque applicabili alla bisogna per l’aggancio di bipiedi tramite slitta con interfaccia Arca o Anschütz. Sull’esemplare in prova, il bipiede Rome è stato ancorato alla rotaia Arca tramite l’utile interfaccia Aro214 con pomello, la quale permette di variare istantaneamente la posizione del bipiede stesso in relazione all’appoggio e alla posizione di tiro adottata. Il profilo liscio dell’astina, infatti, permette anche un ottimale impiego dei rest mentre, a ridosso dell’alloggiamento del caricatore, la massiccia rampa “dentata” offre la possibilità di impiego anche quale barricade stop. La parte centrale della calciatura accoglie, di precisione, l’azione senza necessità di eventuale bedding, così come appare piuttosto preciso anche l’accoppiamento tra serbatoio e relativo alloggio. Il caricatore è polimerico, monofilare della capacità di 7 cartucce, trattenuto in sede tramite una robusta leva il cui congegno di sgancio è posto nella parte anteriore del ponticello. Quest’ultimo è anch’esso prodotto in lega leggera ma indipendente dallo chassis e ancorato a esso tramite una propria vite anteriore e da una posteriore costituita dalla vite d’assemblaggio dell’azione. La pala del calcio, come precedentemente accennato, è assemblata stabilmente allo chassis tramite quattro viti e presenta la possibilità di regolazione rapida dell’altezza di appoggiaguancia, lunghezza e altezza del calciolo. Il tutto volto ad aderire alle necessità dei tiratori Prs i quali, prima dell’esercizio, avranno la possibilità di adeguare la calciatura alla posizione di tiro da adottare.

La nostra prova
Pur non avendo provato l’arma in tale contesto, ho comunque apprezzato la rapidità di regolazione della calciatura, tant’è che in pochi secondi, sono riuscito a soddisfare le necessità derivanti dalla posizione di tiro dal banco sfruttando il bipiede anteriore Rome e il sacchetto” posteriore. A tal proposito, ho anche fortemente apprezzato la base del calcio piana e parallela all’astina, i cui spigoli arrotondati hanno perfettamente aderito al rest posteriore. Dopo aver impostato la calciatura e aver preso un minimo di confidenza con lo scatto, ho iniziato la prova a fuoco ingaggiando un bersaglio posto a 100 m con cartucce Sako Racehead 168 grs al fine di azzerare l’ottica (Nightforce competition 15-55×52 mm). Dopo qualche colpo, azzerata l’ottica ho eseguito alcune rosate di 5 cartucce, ottenendo rosate estremamente concentrate. Passato ai 200 metri, con le stesse cartucce non è stato difficile realizzare rosate entro i 20 mm di dispersione, mentre con le Fiocchi Perfecta 175 gr e le Hinterberger match 190 grs, il mezzo Moa è stata la normalità. Oltre alle tre citate munizioni, peraltro tutte dotate di proiettile Sierra Matchking, ho provato alcune ricariche già favorevolmente impiegate sulla mia Sako Trg 22, rispettivamente munite di proiettile Lapua Scenar 155 grs, Hornady Match Hpbt 168 grs e Hornady Eld-match 178 grs. In tale frangente è emersa la preferenza dell’arma per i proiettili Sierra con curvatura apicale a profilo tangente rispetto a quello secante delle palle utilizzate per le munizioni ricaricate. Eseguite varie rosate a 200 m, ho spostato la mia attenzione, ma soprattutto il reticolo del Nightforce impiegato, sul bersaglio posto a 400 m. Distanza alla quale ho ottenuto diverse rosate con munizioni commerciali anche ampiamente inferiori al mezzo Moa d’ampiezza. Durante le prove non è emerso il benché minimo problema d’alimentazione o di costanza di scatto, il che, unito al rinculo quasi del tutto contrastato dal freno di bocca e all’insensibilità della canna alle varie temperature d’impiego, hanno permesso di sparare oltre 150 munizioni in un pomeriggio, senza il minimo problema di resa dell’arma. L’azione chiusa, estremamente rigida, unita alla canna Benchmark e lo scatto pulito della carabina Victrix, hanno dato vita a un’arma estremamente performante e costante, che non teme le lunghe sessioni di tiro. Inoltre, l’adozione di una calciatura specifica per Prs ma perfettamente adeguata anche alle competizioni di tiro “statico” a lunga distanza, permetteranno di competere e primeggiare in qualsiasi ambito in cui si voglia impiegare la Venus V.

Scheda tecnica
Produttore: Victrix Armaments, via Mazzini, 38/A, 24026 Cazzano S.Andrea (Bg), victrixarmaments.com
Tipo: carabina a ripetizione ordinaria
Modello: Venus V series
Calibro: .308 Winchester (disponibile in calibro 6 mm Xc, 6 mm Creedmoor, 6,5×47 Lapua, 6,5 mm Creedmoor e .260 Remington).
Impiego specifico: competizioni Prs e tiro a lunga distanza
Caricatore: amovibile monofilare della capacità di 7 cartucce
Scatto: Victrix sporting plus single stage, regolabile, peso rilevato 165 g
Sicura: a due posizioni con comando a leva
Canna: Benchmark a profilo pesante in acciaio inossidabile 416R, lunga 610 mm, con 5 righe passo 1/11”; freno di bocca Victrix ProAngle Venus V a 4 camere
Organi di mira: rail a standard Picatinny inclinata 20 Moa
Peso: 5.500 g
Qualifica: arma da caccia
Prezzo: a partire da 4.950 euro, Iva inclusa