Benelli Lupo BE.S.T. wood: appeal classico, tecnica del futuro

 

La Lupo, carabina bolt-action di Benelli, spicca per valenza estetica e prestazioni, progettata secondo un sistema integrato di precisione e per garantire la massima modularità. Caratterizzata da una configurazione peculiare e da tecnologie in parte esclusive e brevettate da Benelli, la Lupo è figlia di un attento studio ergonomico coniugato alla ricerca di esiti formali accattivanti, che riflettono l’originalità concettuale dell’arma. Lanciata sul mercato in allestimento con calcio sintetico, la famiglia della Lupo si è ampliata con un modello dedicato ai cacciatori che apprezzano stili più legati alla tradizione venatoria: la Lupo BE.S.T. Wood.

Meccanicamente identica al modello primigenio, differisce da questo per qualche piccola variante nella gamma dei calibri e soprattutto per materiali e finiture: il legno di noce europeo sostituisce il tecnopolimero di calcio e asta, mentre la carcassa presenta la particolare colorazione Nature Brown con finiture dorate, cromaticamente abbinate al calore del legno. La gamma calibri di Lupo BE.S.T. Wood comprende .308 Winchester, .30-06, 8×57 JS e .300 Winchester magnum; le canne sono lunghe 560 mm, salvo per il .300 Winchester magnum che ha canna di 610 mm e per l’8×57 Js che è lunga 510 mm.

I pesi per le varianti sono di 3.170 grammi per il.308 Winchester, 3.220 per il .30-06 Springfield, di 3.300 per il.300 Winchester magnum, di 3.170 per l’8X57 Js (con tolleranza +/- 100 g). I legni sono in noce europeo con laseratura WoodFX, predisposti per il montaggio delle basi per la cinghia; ulteriore differenza rispetto alla Lupo BE.S.T. Black, il calcio è di tipo Montecarlo Bavarian, il nasello (non intercambiabile, diversamente dalla versione sintetica), è studiato per consentire una posizione della testa tale da facilitare il naturale allineamento dell’occhio con ottiche che hanno lente frontale di 40-50 mm. Inoltre, la conformazione del nasello evita interferenze nello smontaggio dell’otturatore. La principale particolarità della Lupo BE.S.T. Wood è quella di essere progettata secondo un sistema integrato di soluzioni che ne determinano l’altissima precisione. La Lupo, infatti, anche nella sua versione legno garantisce precisione inferiore al fatidico Minuto d’angolo (Moa): prima regola della precisone è quella della massima rigidità dell’insieme e delle singole componenti. Per ottenerla, la Lupo BE.S.T. Wood ha una configurazione con chassis, ovvero con la carcassa divisa in scatola di otturazione in acciaio (upper receiver) e scatola di scatto in lega leggera di tipo aeronautico (lower receiver); questo consente di avere sulle Lupo un sistema di variazione piega e vantaggio nonché un sistema di regolazione fine della distanza dal grilletto (trigger reach). Precisione, quindi rigidezza e tolleranze strette, sicurezza, comfort, facilità d’uso, massima adattabilità all’utente e massimizzazione del suo rendimento, sono alcuni degli obiettivi che la Lupo BE.S.T. Wood ha raggiunto, anche grazie a tanta sperimentazione, molte iterazioni, la collaborazione di specialisti in antropometria, ma anche grazie all’analisi strutturale agli elementi finiti, la simulazione dinamica multicorpo e le tecnologie della realtà virtuale. Per un’arma da caccia che performi con la massima precisione sia nel tiro a lunga distanza sia nel tiro all’imbracciata e contro bersagli in movimento, è importante prestare particolare attenzione ai materiali, in modo da avere le desiderate caratteristiche meccaniche e l’ideale distribuzione delle masse nelle varie sezioni dell’arma. Inoltre, il profilo di canna scelto per la Lupo BE.S.T. Wood contribuisce a rendere più regolare il regime vibratorio allo sparo, con un diametro in volata di 17 mm, tra i più elevati per una canna da caccia. La canna è free floating con trattamento Crio, per eliminare tutte le tensioni interne residue, e presenta una volata match, così come sono match grade tanto la camera di cartuccia quanto la rigatura. La canna è accoppiata posteriormente all’azione in acciaio, che porta inferiormente (in prossimità della parte distale) una fresatura trasversale destinata ad accoppiarsi di precisione con un traversino (nel lower receiver) che funge da recoil lug. Sempre sulla scatola di otturazione, questa volta nella parte posteriore destra, un’apertura funge da pista a camme per la manetta di armamento che, agendo appunto da camma, genera l’estrazione primaria. Infine, il dorso della scatola di otturazione porta tre serie di fori filettati per le viti delle basi per il cannocchiale. Questa combinazione accetta diversi tipi di basi, come quelle tipo Weaver per Remington 700, che possono essere montate utilizzando quattro dei sei fori disponibili; la Lupo BE.S.T. Wood invece viene commercializzata con installata una base Picatinny in un pezzo unico, leggera, robusta e macchinata di precisione, che viene fissata al dorso dell’azione con sei viti, garantendo maggior stabilità dell’ottica. Come già menzionato, la Lupo BE.S.T. Wood garantisce una precisione sub-M.O.A. con rosate di 3 colpi, usando munizionamenti commerciali di alta qualità. Netto e pulito, lo scatto single stage è completamente privo di attriti e ha una ridotta corsa di retroscatto; il carico si può regolare da un minimo di 10 Newton (1.020 grammi-forza) a un massimo di 20 Newton (2.040 grammi-forza); la regolazione di serie è 1.200 grammi-forza. L’accuratezza esecutiva delle parti assicura costanza del peso e delle caratteristiche dello scatto, contribuisce inoltre a garantirne la sicurezza contro spari accidentali e l’inalterabilità col tempo e con l’uso. Il lock time (tempo che intercorre tra pressione sul grilletto e percussione sulla capsula d’innesco) è molto ridotto, a tutto vantaggio della precisione. La Lupo BE.S.T. Wood ha caricatore bifilare da 5 colpi (4 in .300 Winchester magnum) che, oltre a essere il più capiente nella categoria delle bolt-action da caccia, può essere riempito dalla finestra di espulsione. Il caricamento delle munizioni in camera risulta preciso e rapido e il caricatore, perfettamente integrato nel design dell’arma, non presenta sporgenze. Inoltre, è posizionato in modo che la cartuccia sia allineata alla camera e non vi sia alcun rischio di danneggiare la punta di un proiettile spingendo in avanti l’otturatore. Tale peculiarità, ottima per garantire l’affidabilità totale, è dovuta anche a un setto di separazione centrale, brevetto Benelli, che attraversa un’apertura nella parte anteriore dell’elevatore e funge da guida per le cartucce durante l’alimentazione, facilitandola e contribuendo a evitare danni alla punta del proiettile. L’ergonomica leva di rilascio del caricatore fa parte del fondello dello stesso e ne completa la forma; quando viene premuta, il caricatore viene spinto fuori dalla sua sede, così da facilitarne la rapida sostituzione. Per il massimo comfort, il fondello del caricatore è sagomato per fondersi con le curve e le linee dello chassis e dell’asta. La guardia paragrilletto, fortemente inclinata, è parte integrante dello chassis in lega leggera e ha dimensioni tali da non creare difficoltà a chi porta guanti spessi.

Modularità assoluta
La seconda peculiarità della Lupo, oltre al sistema integrato di precisione, è quella di essere l’unica bolt-action ideata secondo il principio della modularità assoluta e, quindi, in grado di adattarsi alla corporatura di ogni cacciatore. La particolare struttura della Lupo, che non presenta la calciatura in un pezzo unico ma il calcio separato dall’asta, le consente di essere corredata di kit per la variazione della piega e del vantaggio; tale peculiarità è presente anche sulla Lupo BE.S.T. Wood (di serie: piega al nasello 43 mm, piega al tallone 50 mm), che è inoltre progettata con calcio Montecarlo Bavarian appoggiaguancia su entrambi i lati. Calcio e asta presentano zigrinatura AirTouch grippante, così chiamata perché consente la naturale circolazione dell’aria tra palmo della mano e superficie della calciatura, riducendo il rischio di sudorazione anche in climi caldi. I pannelli zigrinati interessano la parte anteriore della pistola del calcio e i fianchi dell’asta nei punti di presa. Oltre che funzionale, questa zigrinatura ha anche una valenza estetica e contribuisce al risultato formale voluto col design dell’arma. Ergonomia e modularità sono elementi imprescindibili nello sviluppo della Lupo, ben presenti anche nel passaggio dalla calciatura in tecnopolimero a quella in noce della Lupo BE.S.T. Wood. È stato mantenuto come base di partenza lo studio condotto a suo tempo anche attraverso un’analisi statistica sulle dimensioni delle mani e la lunghezza delle dita, che venne utilizzata per dimensionare la pistola e darle una forma tale da favorire la presa e l’accesso naturale e confortevole al grilletto. Dal polso alla punta del pollice la lunghezza media è risultata essere di 143 mm +/- 13,2 mm, mentre per l’indice le corrispondenti quote sono 187,7 mm +/- 14,5 mm; sono state prese le misure per tutte le dita e da queste si è partiti per studiare e dimensionare pistola e asta. Elemento fondante anche della calciatura di Lupo BE.S.T. Wood è la possibilità di adattarla completamente alle esigenze fisiche del cacciatore e all’anatomia della sua mano. Al pari di Lupo BE.S.T. Black, questa bolt-action deve calzare come un guanto, anche grazie a spessori e piastrine che consentono di modificare piega e vantaggio con ben 12 possibili combinazioni. Inoltre, La combinazione di due diversi calcioli con gli appositi distanziali consente di modificare con semplicità la distanza tra il calciolo e il grilletto in 6 diverse configurazioni, da 350 mm fino a un massimo di 385 mm con calciolo lungo opzionale e appositi spaziatori di 12,5 mm in dotazione.

Progressive Comfort
Lupo BE.S.T. Wood non ha naselli intercambiabili, è però presente un’altra tecnologia brevettata Benelli, relativa al comfort e al rendimento del cacciatore. Si tratta del sistema di riduzione rinculo e rilevamento: il Progressive Comfort. Riprogettato specificatamente per la Lupo sia nella versione sintetica sia in legno, è formalmente identico nel funzionamento a quello installato su altri fucili Benelli, ma rinnovato nell’applicazione alla bolt-action, per ottimizzarne la prestazione su questa tipologia di arma. È costituito da travi polimeriche a sbalzo che, interagendo tra di loro sotto rinculo, si flettono progressivamente in relazione alla quantità di moto dell’arma, che a sua volta è direttamente proporzionale alla quantità di moto della munizione sparata. Così il sistema è in grado di dissipare parte dell’energia di rinculo e ridurre l’urto contro la spalla. L’attenuazione è completata dal calciolo in poliuretano, la cui struttura interna di micro-bolle d’aria assorbe l’urto e si comprime, mantenendo la forma senza allargarsi o deformarsi lateralmente. Meno rinculo significa anche meno rilevamento e questo migliora non solo il comfort avvertito dal cacciatore, ma il ritorno in punteria per i colpi successivi, più rapido e preciso. Precisione, affidabilità e sicurezza sono gli elementi che guidano ogni progetto Benelli. Proprio per questo durante lo sviluppo di un’arma di un dato calibro sono testati diversi caricamenti, scelti tra i più diffusi, per verificare la precisione e affidabilità dell’arma con munizioni di fabbrica. Nello scegliere il sistema di sicurezza della Lupo, lo stesso presente nella Lupo BE.S.T. Wood, i dati empirici ricavati dai numerosi test effettuati, base per le successive analisi in fase di progettazione, hanno dato risultati sorprendenti. In particolare, nei test a caduta è emerso come, a sicura inserita, la Lupo non spara se cade a terra, mentre con la sicura disinserita la Lupo spara solo con un’altezza di caduta maggiore di quelle di varie concorrenti sottoposte allo stesso test. A differenza, inoltre, di altri sistemi di attivazione della sicura, quello della Lupo è più agevole da inserire, perché oppone meno resistenza, pur nella massima sicurezza, consentendo al cacciatore di disattivare la sicura rimanendo perfettamente in mira, in modo da incidere positivamente sulla precisione del tiro. Con la sicura inserita vengono bloccati la catena di scatto e l’otturatore, che può però essere svincolato agendo sulla relativa leva di svincolo posta dietro alla manetta di armamento. In questo modo si può manovrare l’otturatore in sicurezza per il controllo della camera di cartuccia o l’estrazione di un colpo camerato. In alternativa può essere richiesta una sicura a due posizioni che non blocca l’otturatore, ma solo la percussione; in questo caso manca ovviamente la leva di svincolo.

Il trattamento BE.S.T.
La Lupo BE.S.T. Wood ha, poi, tutte le superfici in acciaio protette con coating BE.S.T., trattamento superficiale esclusivo Benelli, che conferisce elevata durezza e basso coefficiente di attrito, formando una barriera virtualmente indistruttibile che protegge dalla corrosione e dall’usura. L’otturatore scivola senza sforzo, le superfici sono insensibili agli agenti atmosferici e ambientali, di più facile pulizia ed esteticamente superbe. Il coating BE.S.T. è uno scudo di diamante per le superfici metalliche, fortemente protettivo contro tutte le aggressioni, superbo sul piano estetico e modulabile a seconda delle esigenze progettuali. Per farlo sono stati sviluppati processi proprietari nei laboratori Benelli e messi in atto con impianti dedicati, realizzati in base a specifiche richieste dell’azienda. Da qui l’acronimo BE.S.T., ovvero Benelli Surface Treatment, a definire un gruppo di trattamenti superficiali personalizzati e mirati sviluppato come tecnologia esclusiva. Lupo BE.S.T. Wood presenta il trattamento BE.S.T. su otturatore, manetta otturatore, azione, leva blocco otturatore, canna e coprifiletto.

L’otturatore ha tre robuste alette di chiusura che escono dalle loro sedi con una rotazione di 60° (manovra dell’otturatore più veloce), porta un massiccio estrattore e l’espulsore a pistoncino caricato elasticamente alloggiato nella testa. La peculiare manetta di armamento contribuisce all’altrettanto peculiare e accattivante stile della Lupo; di maneggio agevole e naturale, offre un ulteriore contributo alla velocità di ripetizione e non genera interferenze neppure con ottiche di grandi dimensioni. L’otturatore “scivola” senza sforzo e senza il minimo impuntamento, cosa che dà un ulteriore contributo alla velocità di ripetizione insieme all’angolo di rotazione di 60°, all’armamento senza sforzo e alla manetta.