La caccia è una risorsa, cara Brambilla…

Il presidente regionale Italcaccia del Veneto, Gianni Garbujo, prende posizione contro Michela Vittoria Brambilla e il suo disegno di legge per l’abolizione della caccia. “I cacciatori e la caccia sono una risorsa e non un danno”.

Il presidente regionale Italcaccia del Veneto, Gianni Garbujo, prende posizione contro il progetto abolizionista di Michela Vittoria Brambilla, con una lettera che si intitola "I cacciatori e la caccia sono una risorsa e non un danno".

Riceviamo e pubblichiamo: "Ancora una volta la signora Brambilla dà sfogo al suo fervore animalista, un’immagine pubblicitaria che ormai sta disgustando i cittadini “normali” che sanno per fortuna  ragionare, valutare e decidere con la propria testa e non si fanno raggirare o prendere in giro dall’ex ministro del turismo che pensa più  agli animali che alle persone.

In un momento così difficile per l’economia del nostro Paese, dove la disoccupazione è un fardello, dove il costo della vita è insostenibile per migliaia di famiglie, dove le aziende giorno dopo giorno chiudono per mancanza di risorse, dove  la politica e i privilegiati politici come la signora non si sono privati di un euro o di un beneficio, ecco la nuova invenzione e proposta  della signora, un disegno di  legge che pretende di  abolire la caccia.

È ora di finirla che personaggi di questo tipo prendano in giro i cittadini e vadano a occupare posti di rilievo all’interno delle istituzioni, non possiamo più tollerare che un settore come quello venatorio, che è un tassello importantissimo per l’economia di migliaia di famiglie  italiane  già fortemente provate, sia attaccato con dichiarazioni infondate e approssimative.

Al di là degli aspetti sociali ed economici che interessano e muovono il mondo venatorio, vogliamo ricordare che gli oltre 700 mila cacciatori, vere sentinelle da generazioni, svolgono un ruolo sul territorio di notevole importanza e interesse per la collettività e per l’ambiente. Un ruolo insostituibile per una gestione corretta e capillare del patrimonio naturale. Persone, cittadini onesti che gratuitamente gestiscono il territorio e la fauna, che lottano contro il disboscamento,  il mantenimento di un eco-sistema compatibile e una gestione oculata delle specie dannose nel rispetto  delle leggi e degli ordinamenti nazionali e comunitari.
Il Cacciatore-cittadino  mette altresì a disposizione della collettività un bagaglio storico e culturale notevole che la signora Brambilla nemmeno conosce e che rischia di essere disperso: nel suo disegno di legge vorrebbe affidare ad altri enti o istituti compiti impossibili, creando ancora una volta  carrozzoni mangiasoldi e inefficienti.
I cacciatori e la caccia sono una risorsa e non un danno per il nostro Paese, il mondo venatorio  chiede rispetto e riconoscimento del  ruolo che svolge in armonia e in collaborazione con tutti i soggetti interessati.
Mai come in questo momento corre la necessità di unire le forze e non dividerle. Proposte di abolizione della caccia non giovano a nessuno, servono solo a disperdere energie e risorse, questo la Brambilla lo sa e il suo è solo un atto di incoscienza politica che auguriamo trovi presto la parola fine”.