Si aggiornerà la legge lombarda sulla caccia

È stato assegnato alla commissione VII il progetto di legge 48: Modifiche alla Legge regionale lombarda sulla caccia 26/1993. Finalmente è stata messa la prima pietra per edificare un percorso che possa portare alle modifiche di una legge vecchia di 20 anni. Fiducioso il consigliere Alessandro Sala.

È stato assegnato alla commissione VII il progetto di legge 48: Modifiche  alla Legge regionale sulla caccia 16 agosto 1993, n. 26. Finalmente è stata messa la prima pietra per edificare un percorso che possa portare alle modifiche di una legge vecchia di 20 anni. La legge regionale lombarda 26/1993 "Norme per la protezione della fauna selvatica e per la tutela dell’equilibrio ambientale e disciplinare delle attività venatorie” necessita di un assoluto aggiornamento. È una buona legge, ormai in parte superata da nuovi istituti, in parte da aggiornare  per quanto approvato negli anni successivi e in parte da modificare.

Il provvedimento propone di rivedere il rapporto cacciatore-territorio (indice della densità venatoria) tenendo in considerazione di assoggettare a terreno non cacciabile tutti gli istituti e le zone con relative distanze, da strade, fabbricati eccetera, in cui non è praticabile l’attività venatoria. Da considerare, inoltre, la possibilità di poter cacciare almeno in due ambiti della regione al di fuori dell’ambito di appartenenza, con possibilità anche per chi caccia la selvaggina migratoria in forma vagante di godere di 10 giornate di caccia in tutte la province nella quali il cacciatore è stato ammesso. Da ultimo la caccia alla piccola migratoria è lo strumento per poter conservare tradizioni venatorie legate alla cultura in alcune zone del territorio lombardo e della macroregione del Nord. È chiaro che la caccia in deroga ad alcune specie, prevista dalla normativa europea, per poter essere sostenuta necessita di strumenti, regolamenti e supporti scientifici.

Il consigliere Alessandro Sala (nella foto) sottolinea l’importanza di questo provvedimento: «Sono anni ormai che si pensa alla revisione della Legge regionale 26/93, senza giungere a provvedimenti concreti, dopo 20 anni ho protocollato il provvedimento di modifica alla legge: questa era l’attesa del mondo venatorio e dell’associazionismo, di certo la mia passione, la mia esperienza acquisita in 12 anni di assessorato alla caccia, unite alla mia determinazione porteranno a una positiva conclusione».