Cabina di regia sul territorio

Da sinistra: Nicola Perrotti (Cncn), Massimo Buconi (Federcaccia), Piergiorgio Fassini (Arci caccia), Marco Franolich (Eps). 

Il manifesto per promuovere una maggiore efficacia delle azioni a livello territoriale presentato dalla Cabina di regia delle associazioni venatorie riconosciute

Non è ancora un organismo unitario, ma la direzione è intrapresa. A Hit show la Cabina di regia delle associazioni venatorie riconosciute (Federcaccia, Enalcaccia, AnuuMigratoristi, Arcicaccia, Associazione nazionale Libera caccia, Italcaccia, Ente produttori selvaggina) insieme con il Comitato nazionale Caccia e Natura (Cncn) ha presentato un manifesto (ALLEGATO) che invoca la necessità di cabine di regia attive anche a livello regionale per concentrare gli sforzi su tematiche inerenti i singoli territori e risolvere problematiche che l’associazionismo venatorio può affrontare solo unitariamente.

La cabina di regia ha colto l’occasione legata alla presentazione del manifesto per confermare il suo impegno diretto nel promuovere un sistema di caccia sostenibile, attività di formazione e informazione legate alla figura del cacciatore, lo sviluppo di sinergie con il mondo agricolo e, non da ultimo, il consolidamento di una filiera tracciata della carne di selvaggina.

Nel corso dell’evento, che si è tenuto sabato 8 febbraio nella Hit Arena, sono intervenuti Piergiorgio Fassini, presidente di Arci caccia, Marco Franolich, direttore Eps, Massimo Buconi, presidente di Federcaccia, Nicola Perrotti, presidente Cncn.

Questi i temi da portare a fattore comune, elencati nel manifesto:

• Recupero di un più significativo ruolo della caccia e della gestione della fauna anche nell’interesse della società, affinché il mondo venatorio si proponga alle nuove generazioni; alle famiglie, ai giovani e alle donne con argomenti scientificamente riconosciuti;

Supporto per la definizione e gestione dei piani faunistici regionali e redazione dei calendari venatori;

Tutela dell’attività venatoria attraverso iniziative unitarie, anche in sede legale;

• Costruzione di relazioni unitarie stabili con il mondo politico istituzionale regionale e territoriale;

• Promozione della formazione continua dei cacciatori sulle tematiche ambientali e faunistico venatorie, in modo particolare in materia di sicurezza;

• Sviluppo di sinergie significative con il mondo agricolo in tema di governo del territorio, contribuendo alla crescita dell’impresa agricola in un contesto multifunzionale;

• Sviluppo di una idonea comunicazione per contrastare le strumentalizzazioni e, di contro, valorizzare gli obiettivi perseguiti.