Unique alpine Tpg 1 calibro .308 Winchester

Unique alpine è un’azienda di recente fondazione, che ha deciso di specializzarsi nella produzione di un fucile per tiro di precisione dagli elevatissimi contenuti tecnici. Il Tpg-1, acronimo di Taktische präzisions gewehre, è completamente modulare e dotato delle più estese possibilità di regolazione per adeguarsi al tiratore. È disponibile in un’ampia gamma di calibri, dal .223 Remington al .338 Lapua magnum, con possibi…

Unique alpine è un’azienda di recente fondazione, che ha deciso di specializzarsi nella produzione di un fucile per tiro di precisione dagli elevatissimi contenuti tecnici. Il Tpg-1, acronimo di Taktische präzisions gewehre, è completamente modulare e dotato delle più estese possibilità di regolazione per adeguarsi al tiratore. È disponibile in un’ampia gamma di calibri, dal .223 Remington al .338 Lapua magnum, con possibilità di passare da un calibro all’altro (eccezion fatta per la versione in .338 Lapua) grazie alla canna rapidamente smontabile. Ha pochi anni di vita, malgrado ciò ha già ottenuto importanti affermazioni sul mercato del law enforcement che, per contro, hanno impegnato le capacità produttive limitando fino a poco tempo fa la disponibilità sul mercato commerciale. Oggi è finalmente arrivato in Italia e non ci siamo lasciati sfuggire l’opportunità di provarlo in anteprima. La calciatura è prodotta dalla svizzera Crosstech e si compone di una gondola in lega di alluminio aeronautico F53 a profilo rettangolare, cava nella parte interna: il particolare profilo serve a dare maggior resistenza alla torsione e a mantenere tutti gli elementi perfettamente in asse tra loro. La gondola in alluminio viene lavorata con macchine a controllo numerico e successivamente finita anodizzata nera. Nella parte superiore ha la sede dell’azione, quest’ ultima viene fissata per mezzo di quattro viti Allen dotate di boccole Belleville in acciaio al carbonio C60 che, oltre a scongiurare un allentamento delle viti, garantiscono una tensione uniforme su tutti e quattro i punti di ancoraggio. Un foglio di polimeri è interposto tra i due elementi per ridurre le vibrazioni. Nella parte posteriore della gondola, una fresatura svolge la funzione di punto di ritegno per la calciatura, bloccata in sede da una vite di generose dimensioni. Nella parte anteriore della gondola è fissata l’astina in polimeri, bloccata in sede da quattro viti Allen. L’astina è prodotta in due configurazioni diverse, in modo da meglio adattarsi alle esigenze del tiratore. Un’astina è ovviamente fornita con l’arma, la è optional e deve essere acquistata a parte. Il materiale polimerico impiegato sia per l’astina sia per il calcio ha una texture ad alta traspirazione che consente di assorbire e disperdere l’umidità e il sudore in modo da non compromettere la presa del tiratore anche a seguito di lunghe ore di appostamento. L’azione è anch’essa realizzata in alluminio aeronautico F53, con una resistenza alla torsione superiore ai 550 Newton. Si è optato per lo stesso tipo di materiale in modo da evitare qualsiasi torsione tra i due elementi (azione e calciatura), dovuta a un assorbimento diverso del calore.

 

L’azione è lavorata interamente per asportazione di truciolo, ho profilo squadrato ed è di tipo chiuso, presentando solo un’apertura ovale sul lato destro per l’espulsione del bossolo. Nella parte superiore è ricavata una slitta a norme Stanag destinata al montaggio di un’ottica, la slitta è abbastanza bassa rispetto al profilo dell’arma e ciò consente di mantenere la distanza tra il centro della canna e la linea di mira a livelli abbastanza contenuti, a tutto vantaggio della precisione. All’interno scorre l’otturatore, dotato di tre tenoni frontali a 120 gradi che vanno a chiudere in un prolungamento della culatta della canna, risparmiando all’azione la maggior parte degli stress dello sparo. I tenoni sono sovradimensionati in rapporto al calibro e presentano una superficie di appoggio di 765 millimetri quadrati. La faccia dell’otturatore è di tipo recesso, con al centro il foro di passaggio del percussore mentre l’estrattore, di tipo esterno e caricato da una molla, è montato sulla parte anteriore di uno dei tre tenoni. L’espulsore è del tipo a piolo caricato da una molla, posizionato a cavallo dell’anello del diametro esterno del rim della cartuccia. In caso di perforazione dell’innesco, quattro fori di sfiato deviano i gas lontano dalla faccia del tiratore. Gli stessi fori servono anche a far defluire l’aria durante l’avanzamento del percussore, consentendo una maggior velocità di percussione (stiamo parlando di microsecondi…). Il corpo dell’otturatore presenta una serie di fresature longitudinali che, oltre ad aumentare la resistenza alla torsione, servono anche da “sghiacciatori” in caso di congelamento dell’otturatore dovuto all’ impiego in clima artico. Nella parte posteriore dell’otturatore si trova la leva della sicura, che ricorda la cresta di un cane di una pistola. Azionandola, si arretra il percussore e contemporaneamente lo si porta fuori asse, in questo modo è assolutamente impossibile qualsiasi partenza accidentale di un colpo anche a fronte di urti notevoli. La manetta dell’otturatore è piegata verso il basso e all’indietro, per rendere più agevole l’armamento. Per aprire l’otturatore è sufficiente una rotazione di 60 gradi. La canna è realizzata da una barra in acciaio inossidabile: è lunga 650 mm e ha una rigatura a sei principi destrorsi ottenuta per bottonatura con un passo di un giro in dodici pollici (305 mm). La camera di cartuccia è costruita secondo specifiche militari, quindi non è strettissima. La superficie esterna della canna è dotata di una serie di fresature longitudinali molto pronunciate che servono ad aumentare la superficie disperdente il calore. Inoltre, svolgono anche una funzione di rinforzo, aumentando la resistenza alla torsione durante lo sparo.

 

In volata, è fissato un freno di bocca a vela a 12 sfiati, sei per lato, inclinati all’indietro. Le camere di sfiato non sono direttamente a contatto con il foro di passaggio del proiettile, bensì comunicano con una intercapedine la cui parete interna è costituita da un tronco di cono avvitato nella parte frontale, le cui pareti formano un angolo di 21 gradi (ideale per i proiettili da competizione) e la cui estremità posteriore arriva a pochi millimetri dalla volata della canna. Quindi, quando il proiettile attraversa il cono, una parte dei gas filtra nell’intercapedine e da qui viene deviata attraverso le camere del compensatore. In questo modo, il proiettile non è disturbato in alcun modo dalle perturbazioni del gas che viene espulso attraverso i fori del freno di bocca. Questo tipo di compensatore viene usato generalmente sui cannoni, raramente è applicato a un’arma portatile. L’ estremità posteriore della canna si inserisce nell’azione per circa 50 mm ed è vincolata per mezzo di tre viti. È completamente flottante e la sua rimozione è estremamente facile, è sufficiente svitare le viti Allen di ritegno. Il caricatore, prismatico e monofilare, ha una capacità di cinque colpi. La Unique alpine ha optato per un caricatore monofilare in modo da avere sempre la munizione perfettamente in asse con al camera di scoppio e di conseguenza evitare il rischio di impuntamenti o alimentazioni non corrette. Lo svincolo del caricatore è costituito da un piccolo bilanciere sul lato destro dell’ azione, il bocchettone è in polimeri e può essere sostituito per il cambio di calibro. Il calcio è di tipo ibrido, ovvero è realizzato in lega di alluminio e polimeri ad alta resistenza con una serie notevole di regolazioni. L’ impugnatura è a pistola tipo thumb hole con profilo anatomico e hand stop regolabile in modo da potersi adattare a ogni tiratore. Subito dietro al foro di passaggio del pollice, nella parte superiore, si trova l’appoggiaguancia regolabile in altezza: due guide dentate azionate da una ghiera alzano e abbassano l’appoggiaguancia in modo da allineare perfettamente la pupilla del tiratore all’ottica, mentre due ulteriori ghiere poste sul lato destro servono a bloccare l’appoggiaguancia all’altezza desiderata. Nel caso in cui l’ appoggiaguancia fosse troppo alto può essere sostituito con uno di conformazione diversa, per smontarlo è sufficiente utilizzare una chiave Allen. Dietro all’appoggiaguancia si trova il calciolo, anch’esso interamente regolabile: oltre a poter aumentare o diminuire la lunghezza agendo sull’ apposita ghiera, il calciolo può essere spostato anche sul piano orizzontale e verticale allentando due viti Allen. Le regolazioni sono tali che il calciolo può essere addirittura inclinato lateralmente o rovesciato di 180 gradi (basta sfilarlo e montare la staffa di ritegno sul lato opposto). Nella parte inferiore della calciatura è presente un monopiede con una prima regolazione a scatti per la determinazione di massima dell’altezza, e una ghiera micrometrica per la regolazione fine.

 

Nella parte anteriore dell’astina è, invece, presente l’attacco a perno per un bipiede tipo Parker Hale (non fornito di serie). Il pacchetto di scatto, estraibile, è del tipo a tre leve con regolazioni del peso di sgancio che partono da un minimo di 500 grammi per arrivare a un massimo di mille. Il grilletto vero e proprio è fissato alla leva di sparo tramite una ganascia che si va a serrare intorno a un tondino in acciaio. In questo modo, allentando la vite della ganascia, il grilletto può facilmente essere spostato in avanti o all’indietro oppure inclinato su un lato in modo di adattarsi alle esigenze del tiratore. Per le prove a fuoco, svoltesi come di consueto al poligono di Somma lombardo (Va), sull’arma è stato installato un cannocchiale all’altezza, lo Schmidt & Bender 5-25×56 Pm II. Per la ricarica non ci siamo lanciati in voli pindarici e combinazioni esotiche, ma abbiamo preferito puntare su ricariche già collaudate in altre armi, sulla cui affidabilità e precisione avessimo quindi già, relativamente, certezza. Per tutte le ricariche con palla di 168 grani abbiamo utilizzato bossoli Norma, mentre per le palle di peso minore abbiamo optato per bossoli Hornady. Gli inneschi utilizzati sono identici per tutte le ricariche, ovvero Federal 210 match. Con le palle Berger Ltb e le Alpinbullets di 168 grs abbiamo utilizzato 43 grani di Vihtavuori N140. Con le palle nostrane, ovvero le Alpinbullets, abbiamo ottenuto a 100 metri una rosata di soli 3 mm (da centro a centro), mentre con le Berger, caratterizzate dall’avere un profilo boat tail e superficie moly coated, la rosata si è decisamente allargata, passando a 12 mm. Terminate le palle pesanti siamo passati a quelle più leggere e abbiamo iniziato con palle Sierra Palma Match di 155 grani propulse da 43 grani di N140, con le quali abbiamo ottenuto una rosata di 13 mm, un risultato abbastanza scarso (in rapporto alle potenzialità dell’arma, si intende). Infine come ultima ricarica abbiamo provato le immancabili Alpinbullets di 150 grani propulse da 45 grani di Vihtavuori N140 con le quali abbiamo ottenuto una rosata di 8 mm, più del doppio rispetto alla versione di 168 grani.

 

Come munizioni commerciali abbiamo voluto provare le Sellier & Bellot caricate con palla Sierra Matchking di 168 grani, si tratta di un prodotto appena giunto nel nostro Paese e distribuito la Tfc e abbiamo pensato che l’Unique alpine fosse l’arma ideale per saggiarne le qualità balistiche, che si sono dimostrate superiori alle aspettative grazie a una rosata di soli 7 mm. Infine, come ultima munizione abbiamo provato le classicissime Norma match della linea Diamond, caricate con palla moly coated di 168 grani con le quali abbiamo ottenuto un risultato notevole, solo 4 mm. Terminata la prova a 100 metri abbiamo portato il bersaglio a 300 metri e qui abbiamo nuovamente provato le cartucce a nostra disposizione. Con le munizioni ricaricate i migliori risultati li abbiamo ottenuti con le Alpinbullets di 168 grani (rosata di 12 mm), seguite dalle ricariche con palla Sierra Palma match di 155 grani (23 mm). A pari merito le Berger 168 grani e le Alpinbullets di 150 grani (rosata di 27 mm). La vera sorpresa l’abbiamo avuta con il munizionamento commerciale e in particolar modo con le Sellier & Bellot di 168 grani con le quali abbiamo ottenuto una rosata inaspettata di 19 mm, mentre con le ormai collaudate Norma Diamond abbiamo ottenuto il miglior risultato in assoluto, una rosata di 18 mm di cui con tutta probabilità un colpo non è altro che uno strappo, in quanto ben quattro colpi sono concentrati in 7 mm.

 

L’articolo completo, con molte più foto, lo trovate su Armi e Tiro di luglio 2007.

 

Produttore: Unique alpine Ag, Rennweg 77, Erding, Germania, tel. 00.49.81.22.97.97.360, fax 00.49.81.33.97.97.230, www.unique-alpine.com, info@unique-alpine.com

Importatore: Prima armi, viale Kennedy 8, 10064 Pinerolo (To), tel. 01.21. 32.14.22, fax 01.21.39.887.39, www.primarmi.it, mail prima@primarmi.it

Modello: Tpg-1

Destinazione d’uso: Tiro a segno

Tipo: carabina a ripetizione manuale

Calibro: .308 Winchester

Funzionamento: chiusura a catenaccio con tre tenoni frontali a 120 gradi

Canna: lunga 650 mm, con sei righe ad andamento destrorso con un passo di di 1:12”

Percussione: percussore lanciato

Alimentazione: caricatore monofilare

Numero colpi: 5 Estrazione: estrattore a unghia posto sul lato di uno dei tenoni di chiusura

Espulsione: espulsore a piolo caricato a molla posizionato all’interno della faccia dell’otturatore

Mire: slitta Picatinny integrale per l’installazione di ottiche

Scatto: regolabile da 500 grammi a 1.000 grammi in un unico tempo, disponibile su richiesta uno scatto in due tempi

Sicurezze: manuale al percussore

Calciatura: in alluminio e polimeri con appoggiaguancia regolabile in altezza, calciolo regolabile sui tre assi

Peso: 6.950 grammi

Lunghezza totale: 1.270 mm

Materiali: azione e telaio in lega leggera, canna e otturatore in acciaio al carbonio, calciatura e astina in polimeri

Finitura: nera opaca antiriflesso

Numero del catalogo nazionale: 15.711 (arma sportiva)

Optional: una nota al catalogo nazionale consente l’utilizzo di canne intercambiabili in .243 Winchester e 6,5×55

Prezzo: 5.365 euro, Iva inclusa