Legittima difesa: Idv raccoglie le firme

La proposta di legge di iniziativa popolare prevede l’aumento della pena per chi si introduce nel domicilio, che dentro la propria abitazione ci si possa difendere come si vuole e quindi che non sia possibile essere denunciati per eccesso di legittima difesa e che non sia mai previsto un risarcimento del danno per il ladro
L’Italia dei Valori dalla fine di febbraio ha presentato la campagna di raccolta firme per una proposta di legge di iniziativa popolare (di chi si è fatto già cenno su questo sito) per cambiare le norme sulla legittima difesa. L'ha fatto a Padova perché proprio nel Padovano recentemente il tabaccaio Franco Birolo è stato condannato a 2 anni e 8 mesi e a un risarcimento di 325 mila euro per aver ucciso un ladro tre anni fa. «Chiediamo tre cose: un aumento della pena per chi si introduce nel domicilio passando da 2 a 6 anni», ha dichiarato Ignazio Messina, segretario nazionale dell’Italia dei Valori, «che dentro la propria abitazione ci si possa difendere come si vuole e quindi che non sia possibile essere denunciati per eccesso di legittima difesa e che non sia mai previsto un risarcimento del danno per il ladro o per la sua famiglia. La raccolta firme è effettuata attraverso banchetti in tutte le piazze italiane, ma l’Idv ha trasmesso a ogni sindaco il modulo necessario affinché sia resa possibile anche nelle sedi comunali».
Secondo Ivan Rota, dirigente nazionale lombardo dell’Idv, «Bisogna rispondere più efficacemente alla crescente domanda di sicurezza che proviene dai nostri territori. In particolare in Lombardia il fenomeno dei furti in abitazione è sempre più preoccupante, e noi di Idv riteniamo che, all’interno della propria casa o del proprio negozio, ciascuno debba essere libero di difendere se stesso, i propri cari e i propri beni come vuole. In più, nella nostra proposta di legge chiediamo la rimozione della fattispecie normativa che permette all’aggressore di trasformarsi in vittima: al ladro che s’introduce in casa nostra, infatti, è attualmente consentito chiedere in certi casi il risarcimento del danno. Oltre al danno, la beffa: noi di Idv diciamo no».
 
Per scaricare il modulo di raccolta firme e leggere per intero la proposta di legge d'iniziativa popolare CLICCA QUI.