Solidarietà armiera

In queste ore difficili per il Paese, il settore e i cacciatori si manifestano uniti nella solidarietà. Teniamo aggiornato l’elenco!

In questo difficile periodo stiamo assistendo a una penosa e quotidiana conta dei decessi, ma anche a una gara di solidarietà che coinvolge alcune aziende del nostro settore, singoli e associazioni che hanno a che vedere in particolare con la caccia.

Nel Paese si manifestano tante urgenze, in particolare quella delle mascherine per la protezione dal contagio. Assai meritevole l’iniziativa di Barbara Mazzali, consigliere della regione Lombardia per Fratelli d’Italia e cacciatrice che ha inscatolato 18 mila mascherine e ha poi provveduto a distribuirle a farmacie, famiglie e Rsa del territorio mantovano. “Non è stato semplice reperirle e sono ben consapevole che tantissime realtà lombarde ne necessitano”, ha comunicato Mazzali. “Tutti noi, chi tramite una donazione e chi tramite il volontariato possiamo fare molto, si possono salvare delle vite umane”. Fondazione Mazzali è fulcro e punto di raccolta per la zona del Mantovano.

Le associazioni venatorie stanno raccogliendo molto a livello nazionale, ma stanno facendo tanto anche a livello locale. Le associazioni venatorie riconosciute del Veneto (Eps, Fidc, Anuu, Acv-Confavi, Arcicaccia, Enalcaccia, Anlc, Italcaccia) hanno rinunciato al finanziamento regionale di 300 mila euro devolvendolo per attività di cura e contrasto al covid-19. Il Coordinamento nazionale cacciatrici di Federcaccia ha donato un ventilatore polmonare per l’ospedale San Martino di Genova: l’acquisto dell’apparecchiatura e dei numerosi accessori che la completano, per il valore di circa 12 mila euro, è stato reso possibile grazie alla generosità di tante cacciatrici e cacciatori e al contributo di Fidc Liguria e di numerose sezioni comunali della provincia di Genova che hanno devoluto all’iniziativa benefica il rimborso delle quote associative. L’Associazione nazionale libera caccia Cesenatico ha donato all’ospedale di Cesena mille euro come contributo per ringraziare il personale sanitario che si sta prodigando eroicamente ogni giorno per la tutela della nostra salute e di quella di tutti i nostri cari. “Il nostro gesto”, hanno commentato dall’associazione, “è partito dal cuore perché anche noi cacciatori siamo sensibili e ci prendiamo a cuore i problemi delle persone e la grave situazione che sta colpendo il nostro Paese”. I cacciatori dell’Atc Modena 2 hanno donato 5 mila euro al policlinico di Modena. “Ci siamo trovati d’accordo subito nel voler fare qualcosa di rapido in suporto di chi sta combattendo in prima linea la battaglia”, ha sottolineato il presidente Romano Canovi. “A differenza di quanto si pensi, i cacciatori sono persone sensibili e generose. E anche concrete”.

Cheddite France, la principale fabbrica francese di bossoli e inneschi per cartucce caccia e tiro, ha offerto 500 mascherine di tipo chirurgico al personale sanitario del centro ospedaliero di Valence, in prossimità di uno dei suoi stabilimenti nella vallée du Rhône.

Beretta ha riaperto il suo reparto di prototipazione rapida per costruire valvole stampate in 3D per i macchinari di terapia intensiva inizialmente dell’ospedale civile di Gardone Val Trompia (Bs). Tutto era partito da una richiesta d’aiuto dell’ospedale di Chiari (Bs). La carenza di maschere C-Pap ospedaliere per terapia sub-intensiva, che si sta rivelando un problema concreto in questa situazione di emergenza, ha portato Renato Favero, ex primario dell’ospedale di Gardone, e un’azienda di Brescia, la Isinnova, a trasformare la maschera da snorkeling di Decathlon in un respiratore. La maschera può essere collegata direttamente all’ossigeno tramite la presa a muro, rendendo non necessario il respiratore.

Beretta ha dato una mano con le proprie stampanti 3D per produrre le valvole per quelle maschere respiratorie d’emergenza (ancora sotto approvazione). Ne ha prodotto un primo lotto, e poi ha sfruttato al rete per cercare la polvere necessaria a produrne altre. Franco Gussalli Beretta ha poi comunicato che Zare di Reggio Emilia ha offerto 150 kg della polvere Duraform Hst per produrre 500 valvole e altre 15 aziende di stampa 3D che hanno contattato Beretta adesso stanno già producendo le valvole: “La solidarietà corre sui fili del digitale e in poche ore ha portato ottimi risultati. Grazie ancora a tutti quanti hanno condiviso, risposto e portato soluzioni”.

Nella gara di solidarietà che vorremmo tenere aggiornata con l’aiuto di quanti vorranno comunicare le iniziative sul territorio, non possiamo dimenticare l’Associazione nazionale alpini e le forze armate che si sono impegnate allo stremo per allestire ospedali da campo in Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna e naturalmente tutti quanti sono in prima linea per l’emergenza e per far funzionare servizi cui siamo abituati e che si sono rivelati essenziali più di quanto credessimo.