Remington 710 calibro .30-06

La Remington ha basato lo straordinario successo dei fucili serie 700 su una meccanica estremamente affidabile e robusta, nonché su materiali e lavorazioni di buon livello ottenute a prezzi ragionevoli. Le azioni Remington, tra le più usate dai customizzatori insieme alle azioni Mauser, offrono garanzie di resistenza alle più forti sollecitazioni e grandi possibilità di accuratizzazione per ottenere, con poca fatica, il massimo.Il principio del livello qualitativo acc… La Remington ha basato lo straordinario successo dei fucili serie 700 su una meccanica estremamente affidabile e robusta, nonché su materiali e lavorazioni di buon livello ottenute a prezzi ragionevoli. Le azioni Remington, tra le più usate dai customizzatori insieme alle azioni Mauser, offrono garanzie di resistenza alle più forti sollecitazioni e grandi possibilità di accuratizzazione per ottenere, con poca fatica, il massimo. Il principio del livello qualitativo accurate grade di serie per quanto riguarda la meccanica, nonché la vasta gamma di canne disponibili per quanto riguarda diametro, materiale, trattamento superficiale e calibro, avrebbero potuto disincentivare i preparatori artigianali a mettere le mani su questa carabina. Invece, la 700 si è trasformata in un valido punto di partenza proprio per questi “rifinitori”, grazie anche all’estrema disponibilità dell’azienda nella commercializzazione di parti sfuse. Dopo tanti anni, durante i quali si sono viste modifiche e allestimenti diversi, ma sempre basati sulla medesima sostanza, la Remington ha deciso che era venuto il momento di rinnovare completamente il pezzo forte dell’azienda, riunendo in un nuovo fucile le innumerevoli esperienze fatte in campo armiero. Il 710 è ancora nella fase di debutto sul mercato, tanto è vero che non palesa, momentaneamente, alcuna intenzione di sostituire il predecessore, ma si colloca nella fascia di accesso. Il nuovo bolt action, infatti, si rivolge a neofiti e “praticoni”, con alcune caratteristiche molto allettanti: configurazione base completa di ottica, calciatura sintetica indistruttibile, peso contenuto, semplicità di utilizzo, manutenzione ridotta al minimo, sicurezza assoluta di maneggio e trasporto e, soprattutto, costo assai ridotto. Per il momento, i calibri offerti sono soltanto due: il .30-06 Springfield e il .270 Winchester. La scelta non è affatto casuale: le due munizioni, infatti, offrono possibilità di utilizzo molto estese e una notevole facilità di reperimento di prodotti commerciali, il che rappresenta un incentivo non trascurabile. Per la prova dell’arma abbiamo optato per il più sostanzioso dei due calibri, anche perché ritenevamo interessante valutare come il “leggero” 710 fosse in grado di assorbire le sollecitazioni di proiettili pesanti 180 grani. Questo soprattutto per avere un’idea di cosa potrebbe accadere quando, in un prossimo futuro, saranno magari introdotte camerature come il .300 Winchester magnum o simili. L’azione è costituita da un corpo cilindrico che, ovviamente, differisce in modo sostanziale da quello della serie 700, tanto da rendere impossibile non soltanto l’intercambiabilità dell’otturatore, ma anche quella della base per le ottiche. La solidità della struttura sembra essere ottima, nonostante il diametro esterno non sia eccessivo. All’interno della carcassa in acciaio si trova uno spessore in fibra di vetro rinforzato in nylon, finito con un trattamento superficiale al Teflon e silicone che rende superflua la lubrificazione. Anche la superficie del corpo otturatore è trattata in modo da ridurre il coefficiente di attrito: il rivestimento nero dona alla parte un che di tecnologico e “misterioso”. Indubbiamente, per chi ama curare la manutenzione del proprio “attrezzo da caccia”, il risultato è ininfluente, in quanto un bolt action tradizionale ben tenuto non ha un’azione meno scorrevole del Remington 710. Immaginate, però, di partecipare a una battuta di caccia della durata di qualche giorno, come può accadere a chi batte il terreno africano o le immense distese boschive statunitensi: ogni giorno, quando l’ ambiente è polveroso o molto umido, si rende necessaria una buona pulizia dell’azione e una leggera lubrificazione con un velo d’olio. Tutto lavoro e materiale in più da trasportare che possono essere evitati. [

] A sinistra: la volata è ottimamente rifinita e leggermente rientrata, a protezione dagli urti. A fianco: l’otturatore a tre tenoni è l’innovazione più importante rispetto alla serie 700. [

] Anche l’otturatore ha subito estese modifiche: partendo dalla parte posteriore possiamo osservare una codetta tutta nuova che, pur contenendo un nuovo dispositivo di sicurezza a chiave, è molto più corta di quella degli otturatori della serie 700. I tenoni frontali di bloccaggio sono tre, a 120°, e hanno dimensioni piuttosto contenute. La faccia dell’otturatore presenta un profondo recesso che accoglie completamente il fondello delle munizioni, guidandole con un corretto allineamento verso la camera di scoppio. La piccola unghia di estrazione e il puntone dell’espulsore sono, forse, le uniche due componenti tradizionali Remington. La canna è in acciaio al carbonio, con rigatura a sei principi destrorsi ottenuta per bottonatura. Il passo è di un giro in dieci pollici, adatto ai proiettili più pesanti relativamente al calibro. L’accoppiamento canna-azione è assicurato da tre robuste viti. Per quanto riguarda la tensione da applicare, la Remington specifica i valori della coppia di serraggio: 55-60 libbre per pollice per la vite anteriore, 40-45 per quella centrale e 15-20 per la vite posteriore, a cui corrispondono 30-33 Newton per metro per la prima vite, 22-24,5 per la seconda e 8,2-11 per l’ultima. Il caricatore è bifilare e può contenere quattro cartucce, lasciando ancora un po’ di spazio in modo da permettere l’inserimento del serbatoio con l’otturatore chiuso. Può essere inserito, quindi, un altro eventuale colpo in canna. Il pulsante di sgancio è rettangolare e si trova in posizione facilmente raggiungibile, tra il caricatore e la guardia del grilletto. Le lavorazioni meccaniche e le finiture superficiali dell’arma sono di ottimo livello. Si riscontra qualche approssimazione solo nella finitura di parti metalliche minori nascoste alla vista, come la scatola del pacchetto di scatto e pochi altri pezzi. Il calcio è in materiale polimerico ricavato per stampaggio: tutta la parte anteriore è costituita, internamente, da una struttura a nido d’ape di irrigidimento. Esternamente, la colorazione grigia opaca, simile a quella dei 700 con calciatura polimerica, conferisce all’insieme un aspetto molto moderno. La resistenza agli urti e alle abrasioni è infinitamente superiore a quella di qualsiasi tipo di legno e, ovviamente, il materiale sintetico non subisce alcuna torsione per le variazioni climatiche, in particolare l’umidità, a tutto vantaggio della costanza della tensione delle viti e, quindi, del mantenimento della rosata. Il profilo dell’astina è lineare: la larghezza e i raccordi sono adatti a una presa comoda e sicura, tanto in imbracciata, quanto come sostegno in presenza di appoggi dalla stabilità precaria. Il calciolo, in gomma, è caratterizzato da uno spessore notevole e da un incavo poco accentuato. L’assenza di ogni sorta di ventilazione non inficia l’assorbimento dell’energia di rinculo, grazie alla morbidezza del materiale utilizzato. L’impugnatura è a pistola e l’appoggiaguancia è discretamente rilevato: anche se il suo andamento superiore è perfettamente lineare, si rivela abbastanza comodo durante la collimazione. Con ottiche dalla lente di uscita superiore rispetto a quella di serie e, quindi, con supporti più alti, si rimpiangono, però, le calciature europee a dorso di cinghiale, che permettono di raggiungere più agevolmente il centro visivo. La Remington fornisce i fucili 710 già equipaggiati di ottica e di attacchi. La scelta è caduta sul variabile Bushnell Sharpshooter 3-9×40, che rappresenta il classico compromesso, in grado di permettere al cacciatore di destreggiarsi in tutte le condizioni di tiro. Anche il reticolo, a croce con riferimenti di spessore uniforme, è valido in quasi tutte le occasioni. Particolarmente curata la sicurezza passiva, un aspetto ritenuto prioritario per il mercato statunitense. La leva della sicura tradizionale si trova a destra della parte posteriore dell’otturatore e blocca la catena di scatto lasciando, però, la possibilità di aprire l’otturatore e, quindi, di scaricare l’arma. Esiste anche un blocco di sicurezza a chiave, che la Casa costruttrice ha battezzato con il nome di Iss (Integrated safety system). [

] A sinistra: il pacchetto di scatto è semplice, e assicura una costanza di trazione notevole. A fianco: il caricatore è bifilare a presentazione singola, della capacità di quattro cartucce. [

] Si tratta di un minuscolo chiavistello rotante che blocca l’otturatore in posizione semiaperta, tanto da impedire al percussore di raggiungere l’innesco. La procedura è semplicissima. Nella confezione si trovano due chiavette identiche, con manico in polimero e coperchio di protezione verdi: sono, in realtà, due piccoli cacciavite con la lama incurvata fino ad assumere la forma di una “J”. Infilando a fondo la chiavetta nella serratura, si può ruotare di 180°, in senso orario, il chiavistello, fino a far scomparire il riferimento puntiforme rosso che viene sostituito da uno di colore bianco. L’otturatore deve trovarsi in posizione di apertura, anche parziale, per permettere la manovra che, in realtà, può avvenire anche usando un cacciavite qualsiasi di piccole dimensioni. Soltanto l’apposito strumento, però, è in grado di riattivare il funzionamento, perché la serratura gira in senso inverso solo quando la lama penetra fino in fondo al foro. Perfettamente rispondente alle promesse dell’azienda, il Remington 710 si rivela un ottimo fucile per gli esordienti e per i cacciatori meno delicati con il proprio “ferro”. A un costo molto contenuto, soprattutto se si tiene conto della dotazione di serie, corrisponde una tecnologia invidiabile. Le innovazioni apportate, con questo modello, alla categoria dei fucili a palla con otturatore girevole-scorrevole, sono sostanziali e indovinate. Ben presto arriveranno altre camerature e allestimenti differenti e, poco dopo, cominceranno a farsi vivi accessori after market come scatti modificati e regolabili. Queste previsioni si avvereranno certamente, proprio perché il 710 è un fucile che commercialmente avrà un successo garantito. [

] La prova a fuoco, con molte altre foto, la trovate su Armi e Tiro di Novembre 2001. [

] Costruttore: Remington arms company Inc, 870 Remington drive, Madison, NC 27025-0700, tel. 00.18.00.24.39.700, fax 00.19.10.54.87.814, www.remington.it, gravelg@remington.com Importatore: Paganini, corso Regina Margherita 19 bis, 10124 Torino, tel. 011/81.77.860, fax 011/83.54.18, www.paganini-to.it, mail@paganini-to.it Modello: 710 Tipo: carabina a otturatore girevole-scorrevole Calibro: .30-06 Springfield (disponibile anche nel calibro .270 Winchester) Funzionamento: a ripetizione manuale con serbatoio di alimentazione amovibile Canna: lunga 22 pollici (560 mm), rigatura a 6 princìpi con andamento destrorso, passo 1:10″ Percussione: percussore lanciato Capacità serbatoio: 4 colpi Estrattore: a unghia, in testa all’otturatore Espulsore: portato, a espulsione automatica Mire: tacca e mirino assenti; cannocchiale Bushnell Sharpshooter 3-9×40 di serie Scatto: diretto, peso di sgancio regolabile Calciatura: in materiale sintetico con finitura grigia opaca, calciolo in gomma Peso: 3.250 grammi (senza ottica) Lunghezza: 1.080 mm Materiali: canna in acciaio al carbonio bottonata, fusto con inserto in fibra di vetro rinforzata e rivestita in nylon, otturatore in acciaio con superficie teflonata e siliconata Finitura: meccanica brunita opaca blu, otturatore nero, calciatura in grigio opaco Caratteristiche balistiche: .30-06 Springfield Norma con palla Nosler di 150 grs: V0=2.843,2 ft/sec, (866,6 m/sec), E0=2.450,6 ft.lbs (372,10 kgm) Fattore potenziale: 3,66 (4+1 colpi) Numero del Catalogo nazionale: 12.990 (.30-06 Springfield) Prezzo al pubblico: 710,13 euro (Lit. 1.375.000), Iva inclusa