Classificazione delle armi: istruzioni per l’uso

È in linea il nuovo sito del Banco nazionale di prova: nuove funzionalità di ricerca per le armi classificate, ma è importante sapere cosa cercare! Un prontuario pratico per districarsi tra i codici

Da alcuni giorni ha debuttato in linea il nuovo sito del Banco nazionale di prova che, come è noto, dal 2012 oltre ai rilevanti compiti istituzionali tradizionali è stato anche investito della competenza sulla classificazione delle armi da fuoco. Sono quindi numerosi gli operatori del settore, dalle armerie ai semplici privati possessori di armi, ad avere la necessità di consultarlo per sapere quale sia, per esempio, la categoria europea con la quale è stata classificata una determinata arma e, soprattutto, quale sia la sua qualificazione giuridica (caccia, comune da sparo, sportiva).

Il sito Internet, oltre a una grafica profondamente rinnovata, presenta numerose funzioni aggiuntive rispetto alla precedente versione, proprio in particolare per quanto riguarda il motore di ricerca per le armi classificate dal 2012 a oggi. Il nuovo menu consente di effettuare una ricerca “generica” tramite parola chiave, oppure rifinire i criteri di ricerca tramite chiavi aggiuntive: è possibile, per esempio, selezionare una specifica categoria europea, oppure selezionare un determinato gruppo di armi (armi corte, armi lunghe, armi sportive, armi della categoria specifica B9 e armi “proibite”, cioè delle categorie A6 e A7, che possono essere detenute solo dagli iscritti a una federazione del tiro o a un Tsn o a un campo di tiro o a chi sia in possesso di una specifica licenza di collezione). È anche possibile selezionare le armi da cercare in funzione della marca o del modello, o del calibro oppure, conoscendo il codice di classificazione, richiamare immediatamente la specifica scheda.

Sono già numerosi gli utenti del mondo armiero che si sono in questi giorni cimentati con il nuovo sito del Banco di prova, in molti casi con successo e in qualche caso invece senza riuscire a trovare ciò che stavano cercando. A tal proposito occorre ricordare alcune delle caratteristiche del sistema di classificazione del Banco di prova, instaurato nel 2012, e le modifiche intervenute negli anni a causa del mutare della situazione legislativa: tanto per fare un esempio, il decreto legislativo 104 del 2018, entrato in vigore il 14 settembre dello stesso anno, recependo la direttiva europea 2017/853 ha profondamente mutato le categorie europee, rispetto a quanto originariamente previsto dalla direttiva 91/477 originaria. Non è quindi semplicissimo, oggi come oggi, districarsi in mezzo al guazzabuglio ed ecco perché ci sembra opportuno fare un piccolo “ripassino”.

La prima cosa che è necessario sapere per districarsi tra i codici di classificazione del Banco di prova è che, diversamente da quanto accadeva con il vecchio catalogo nazionale, non è previsto un codice per ogni singolo modello di arma. Il codice di classificazione è, invece, unico per tutte le armi di un medesimo produttore, con il medesimo sistema di funzionamento e il medesimo calibro. Per esempio, tutte le pistole semiautomatiche Beretta 9×21, che non siano somiglianti a un’arma automatica, hanno il medesimo codice di “base”, che è 12_00281. Poiché questo codice di classificazione serve più armi differenti (per esempio le pistole Beretta 98 Fs, Cougar, Apx, Px4 eccetera), all’interno di tale scheda NON c’è uno specifico nome di modello (a meno che non si tratti delle armi ex B7, oggi B9, cioè “semiautomatiche somiglianti ad armi automatiche”).

Nel momento in cui un deteminato modello di arma è stato classificato sportivo, dal codice “base” di classificazione derivano uno o più codici, tanti quanti saranno i modelli sportivi, che si distinguono per il suffisso progressivo s1, s2, s3 e così via. Così, per esempio, dal codice “base” di Tanfoglio per le pistole semiautomatiche in 10 auto, che è 12_00391, derivano il 12_00391s1 per la Tanfoglio Limited in 10 auto (sportiva), il 12_00391s2 per la Stock II in 10 auto (sportiva) e così via. È importante notare che nella scheda di classificazione di un’arma sportiva (quindi con suffisso “s” seguito da un numero), diversamente dalla scheda “base”, sono indicati sia uno specifico modello, sia una specifica lunghezza di canna e una specifica lunghezza totale. Ne consegue, quindi, che per sapere se un’arma che si possiede sia comune o sportiva, occorre verificare tutti i codici relativi a quella marca e a quel calibro: se il proprio modello di arma, con quella lunghezza di canna e quella lunghezza totale, è presente in una delle schede sportive, l’arma sarà sportiva; se non esiste una scheda sportiva per quel modello di arma, con quella lunghezza di canna e quel calibro, l’arma sarà comune da sparo e quindi il suo codice di classificazione sarà quello “base”.

I codici di classificazione, per chi magari non abbia già dimestichezza, risultano composti da una serie di cifre e lettere che possono sembrare casuali e incomprensibili. In realtà obbediscono a regole molto precise, conoscendo le quali è possibile ottenere numerose informazioni. Partiamo dall’inizio, cioè dai codici “base”: questi sono costituiti invariabilmente da due cifre, un underscore (il trattino basso) e altre cinque cifre. Per esempio, 12_00391. Il primo numero, a due cifre, indica l’anno in cui è stata concessa la classificazione: 12 per 2012, 13 per 2013 e così via. Il secondo numero, di cinque cifre, è il numero progressivo delle classificazioni di quell’anno: quindi, per esempio, il primo codice di classificazione concesso nel 2020 sarà necessariamente 20_00001.

A questo codice di classificazione “base” possono aggiungersi diversi suffissi: come abbiamo visto, se il suffisso è “s” seguito da un numero, significa che l’arma è stata classificata sportiva. Se, invece, il suffisso è “d”, significa che l’arma per poter essere commercializzata sul mercato civile italiano deve essere stata sottoposta alla procedura di demilitarizzazione (cioè l’eliminazione meccanica della possibilità di sparare a raffica). Questa lettera è tipica per le armi ex da guerra, “civilizzate”. Ovviamente possono esserci armi che sono sia demilitarizzate sia sportive, quindi in tal caso il loro codice di classificazione avrà suffisso ds o sd. Altri suffissi che possono riscontrarsi sui codici di classificazione sono “ac” per le armi ad aria compressa di potenza superiore ai 7,5 joule oppure “r” nel caso si tratti di repliche di armi antiche. Anche in questo caso sono possibili combinazioni, quindi per esempio il codice di classificazione di un’aria compressa sportiva avrà suffisso “acs”. Poiché, però, tutte le aria compressa full power devono essere classificate sportive, il loro codice di classificazione non prevede le cinque cifre dopo l’underscore. Per esempio, quindi, sarà 17_acs22.

L’ultimo dei suffissi che si possono trovare su un codice di classificazione è il “c” ed è un codice scaturito dall’entrata in vigore del decreto legislativo 104 del 2018, con il quale sono state recepite le nuove categorie europee previste dalla direttiva 2017/853. Il Banco di prova sta modificando di propria iniziativa gli oltre 10 mila codici di classificazione rilasciati dal 2012 a oggi, ma l’operazione richiede inevitabilmente tempo. Nel momento in cui le schede sono aggiornate alle nuove categorie europee, al codice di classificazione viene aggiunto il suffisso “c”, che significa che quella scheda è stata “convertita”. Normalmente anche la scheda originale resta comunque nella memoria del database, ma dal momento che facendo la ricerca vengono visualizzate entrambe, ogni volta che c’è una scheda con il suffisso “c”, quella senza suffisso non va più presa in considerazione, perché è quella con la vecchia categoria europea. Se, invece, dalla ricerca non viene fuori nessun codice di classificazione con suffisso “c”, significa che quella scheda non è stata ancora aggiornata e che, quindi, la categoria è quella vecchia (per sapere tutto sulle nuove categorie europee CLICCA QUI). Oppure, può significare che tale scheda è stata creata dopo il 14 settembre 2018, ma in tal caso ovviamente le prime due cifre del codice non potranno essere più basse di 18.

È possibile sapere dal codice di classificazione di una determinata arma, se tale arma sia da caccia oppure no? La risposta più corretta è “ni”, perché le caratteristiche che un’arma deve avere per essere considerata da caccia non sono fissate dal Banco di prova, bensì sono stabilite dall’articolo 13 della legge quadro sulla caccia 157/92. Attraverso la lettura di una scheda di classificazione del Banco, tuttavia, si può innanzi tutto appurare se un’arma NON sia assolutamente da caccia: questo per esempio è valido (ovviamente) per tutte le schede relative ad armi corte e ad armi in calibro .22 lr (corte o lunghe), inoltre non possono essere da caccia tutte le armi che appartengono alle categorie B9 (ex B7), A6 e A7. Nel momento in cui una scheda di classificazione è relativa a un’arma lunga, di una categoria che non è B9, A6 o A7, è possibile che tale arma sia da caccia, per avere certezza di ciò occorrerà verificare le caratteristiche di funzionamento ma, soprattutto, il calibro, che deve rispettare quanto previsto dall’articolo 13 della legge 157/92.

Un altro punto spinoso è quello relativo alla categoria A7, alla quale appartengono tutte le armi semiautomatiche a percussione centrale con caricatore superiore a una certa capacità, che è di 10 colpi per le armi lunghe e 20 per le armi corte. Se, però, il caricatore inserito nell’arma è di capacità inferiore, l’arma non sarà di categoria A7, bensì a seconda delle sue caratteristiche potrà essere B9 (se somiglia a un’arma automatica), B5 (se è una normalissima pistola semiauto) o altro. Il punto è che le schede di classificazione del Banco di prova consentono l’inserimento di una sola categoria europea e, se la scheda originale dell’arma prevedeva una capacità del caricatore superiore al limite consentito (ipotesi: 25 colpi), allora sulla relativa scheda di classificazione la categoria sarà invariabilmente A7. Ma questo non significa che quella sia la sola e unica categoria con la quale è identificabile l’arma: se il caricatore ha una capacità inferiore al limite stabilito, l’arma NON sarà una A7 ma, come anticipato, una B9, B5 o altro (per sapere “cosa” altro, ANDATE QUI).