Il ministero torna sulle armi in collezione

Lo scorso 2 luglio il ministero è tornato a occuparsi, con una circolare, dell’uso in poligono delle armi in collezione. Specificando che…

Come è noto, con il decreto legislativo 104 del 2018 è stato consentito ai collezionisti di portare, e provare, in poligono le armi in licenza di collezione, seppur con procedura piuttosto farraginosa: si prevede infatti che la prova non possa essere svolta con la stessa arma a intervalli inferiori a 6 mesi e il numero massimo di munizioni consumabili è di 62.

Con circolare 557/PAS/E/007181/10100(1) dello scorso 2 luglio, il ministero dell’Interno è tornato a occuparsi della questione, specificando in particolare alcuni aspetti procedurali connessi all’avviso di trasporto che deve essere presentato alla questura per poter, appunto, trasportare le armi in collezione verso il poligono e ritorno. Nella circolare (che trovate in allegato in fondo a questo articolo) si specifica in particolare che l’avviso di trasporto non è soggetto all’apposizione della marca da bollo, quindi va in carta libera, cosa peraltro che era già prevista per gli avvisi di trasporto armi “normali”.

Si affronta anche la questione relativa a chi debba trasportare le armi in questione verso un poligono sito in una provincia diversa rispetto a quella in cui le armi sono detenute, specificando che la questura competente a ricevere l’avviso di trasporto sarà quella di partenza, cioè quella che ha giurisdizione dove le armi sono detenute e non quella in cui si trova il poligono.

L’aspetto più interessante però è quello relativo a chi voglia portare in poligono le armi in collezione, essendo in possesso di un porto d’armi in corso di validità. La circolare infatti chiarisce che chi ha un porto d’armi valido non è tenuto a presentare l’avviso di trasporto, “in quanto la licenza posseduta lo abilita ex se al trasporto delle armi, senza necessità di ulteriori formalità”.

La cosa può indubbiamente apparire abbastanza scontata, se non fosse che nella circolare esplicativa pubblicata pochi giorni dopo l’emanazione del decreto legislativo 104 del 2018 il ministero aveva affermato (illegittimamente, a nostro avviso) esattamente l’opposto, cioè che anche coloro i quali fossero in possesso di un porto d’armi fossero tenuti a presentare l’avviso di trasporto, nel momento in cui avessero voluto trasportare al poligono le armi in collezione.

A quanto sembra a Roma sono rinsaviti e questo non può che fare piacere…