Vi proponiamo uno scenario. Avete un cane, che per l’occasione possiamo chiamare Pepe, e che magari è un piccolo Schnauzer di tre anni e mezzo nel giardino della vostra casa. È sera, improvvisamente una delle vostre luci automatiche si accende, illuminando un ben identificato lupo che, dopo aver azzannato il vostro cane, se lo porta via nonostante le vostre grida. Sparito, anzi spariti. Solo guaiti di dolore del cane. Chiamata la Forestale, vi riporterà… il collare e qualche misero brandello. Perché il resto se l’è pappato il lupo. Fantasia? No, normale amministrazione. È accaduto a Presson, in Val di Sole. I malcapitati sono la famiglia Guerrato, che abita nel paese ma che ha la colpa di avere, udite udite che sfrontatezza, il bosco a pochi metri. Naturalmente l’animalismo salva-lupo subito metterebbe mano alle solite rimostranze verso i padroni che, ormai dovrebbero saperlo tutti “non devono tenere i cani in giardino”. Ma chiusi, sprangati, dietro le sbarre: solo in casa e a porte chiuse. Magari con l’allarme inserito. Come nelle grandi città. La sera ci chiudiamo in casa, finestre blindate, allarme perimetrale, telecamere eccetera. Quindi noi, i legittimi proprietari, di fatto in galera e chi delinque, invece, libero di fare e andare ovunque. Ai tanti animalisti vorremmo chiedere, visto che parallelamente sono gli stessi che poi nei confronti di cani e gatti manifestano un attaccamento maniacale: se la stessa cosa accadesse a uno dei vostri animali, sapere che è stato fatto a pezzi da vivo e magari sentirne i guaiti strazianti, sareste altrettanto filosofi nel dichiarare che “certo tenuto così il cane se la sono cercata”?
Siamo arrivati al punto che dobbiamo per forza giudicare anormale, e ormai impossibile, tenere un cane che gioca in giardino o che trotterella libero nella sua casa, visto che il giardino non è la foresta, ma è lì davanti alla finestra della vostra cucina. Il lupo non è una “causa naturale” di morte di un animale domestico. Perché dovrebbe, come dicono i soloni dell’animalismo, predare gli ungulati e in generale gli animali selvatici. E invece gli assalti avvengono in maggioranza su animali domestici e di allevamento. Lo sfortunato padrone del piccolo Pepe, ha dichiarato peraltro che solo la sera prima giocavano nello stesso punto in cui è stato preso il suo cane, cinque bambini. Ultimamente diversi zoologi, e responsabili di enti che si occupano veramente di fauna, l’hanno affermato, il lupo ha perso il timore dell’uomo da parecchio. E si rivolge sempre più a prede facili e accessibili. Per tornare a un equilibrio di sicurezza, anche l’abbattimento del singolo esemplare di lupo confidente in un branco, dà memoria agli altri che l’uomo rappresenta un pericolo. E si tiene subito alla larga. E non il contrario.