Usa: gli armieri dicono no all’inasprimento dei controlli

Secondo i risultati di un’indagine condotta dalla National shooting sports foundation, gli armieri americani hanno espresso una contrarietà quasi plebiscitaria alla richiesta di inasprire i controlli che sarebbe contenuta nel progetto di riforma del presidente Barack Obama

Secondo i risultati di un'indagine condotta dalla National shooting sports foundation, gli armieri americani hanno espresso una contrarietà quasi plebiscitaria alla richiesta di inasprire i controlli che sarebbe contenuta nel progetto di riforma del presidente Barack Obama. Ben l'85,7 per cento degli intervistati, infatti, si è dichiarato fortemente contrario al provvedimento, e addirittura il 95,7 per cento degli intervistati ritiene che non servirà in alcun modo a impedire ai criminali di avere accesso alle armi. Tra i motivi della contrarietà, il timore che il maggior aggravio di burocrazia da parte degli armieri esponga i medesimi al maggior rischio di errori e, quindi, di sanzioni da parte dell'autorità; inoltre, le tariffe fissate dal governo per esperire la procedura si teme che non coprano i costi e, per buona misura, c'è anche il rischio che l'inevitabile rallentamento della procedura di Background check da parte dell'Fbi (a causa del moltiplicarsi delle pratiche da evadere) funga da disincentivo all'acquisto per i cittadini onesti.