Tentativo fallito di limitare la caccia in Europa

I parlamentari dell’Intergruppo, guidati da Marco Dreosto, sono riusciti a fermare una proposta per vietare il commercio e il consumo di animali selvatici che avrebbe potuto avere conseguenze di vasta portata per la caccia e la conservazione della natura in Europa e nel mondo

Ieri la maggioranza dei deputati al parlamento europeo ha votato contro un pericoloso emendamento alla proposta di risoluzione su “un’azione coordinata dell’Ue per combattere la pandemia di covid-19 e le sue conseguenze”.

Il risultato della votazione sull’emendamento specifico, il n° 79, invia un chiaro messaggio ai gruppi per i diritti degli animali, che stanno tentando di sfruttare tutti i mezzi per limitare la caccia e altre attività di uso sostenibile in Europa alla luce dell’emergenza covid-19: 186 deputati a favore, 53 astensioni , 449 contro.

Questo l’emendamento 79 messo ai voti, presentato dal gruppo Sinistra unitaria europea/Sinistra verde nordica: “Sottolinea che il commercio e l’allevamento di animali selvatici amplifica i rischi per la salute pubblica, combinando fattori critici per l’insorgenza della zoonosi; invita la Commissione e gli Stati membri dell’Ue a sostenere un divieto globale del commercio della fauna selvatica e sull’uso della fauna selvatica nella medicina tradizionale; esorta la Commissione a presentare proposte legali per vietare l’importazione, il commercio e la conservazione e il consumo di animali selvatici nell’Ue, al fine di ridurre il rischio di futuri focolai di zoonosi”.

Ieri stesso Face-Federazione dei cacciatori europei, ha contattato tutti i deputati su questo emendamento sottolineando, tra l’altro, che esistono già norme rigorose e armonizzate nell’Ue in materia di salute degli animali e di sicurezza alimentare e le norme sui sottoprodotti di origine animale che stabiliscono standard elevati di sanità pubblica per quanto riguarda il commercio di animali selvatici sia all’interno dell’Ue che i prodotti di origine animale importati dai paesi terzi nell’Ue, combinando fattori critici per l’insorgenza della zoonosi. Il commercio di animali selvatici è già ben regolamentato nell’Ue. Il traffico illegale di specie selvatiche è già riconosciuto come una priorità nell’ambito dell’Ue, il che ha portato a maggiori risorse dedicate a livello dell’Ue e degli Stati membri. L’Ue ha un piano d’azione contro il traffico illegale di specie selvatiche.

Vietare il consumo di fauna selvatica nell’Ue avrebbe conseguenze di vasta portata per la conservazione della natura nell’Ue e nel mondo e inciderebbe negativamente su attività come la caccia e la pesca, che sono ben regolamentate a livello nazionale.

L’eurodeputato Marco Dreosto, vicepresidente dell’Intergruppo “Biodiversità, caccia e campagna”, è stato uno dei primi parlamentari europei a richiamare l’attenzione su questo emendamento. Hanno votato contro i gruppi del Partito popolare europeo (Ppe), Identità e democrazia (Id) e dei Conservatori e Riformisti europei (Ecr). Face e i suoi associati si aspettano ulteriori tentativi a Bruxelles e a livello nazionale di limitare la caccia e altre attività di uso sostenibile e continueranno a monitorare le iniziative politiche a diversi livelli su covid-19.