Orsi in Trentino: verso l’abbattimento di otto esemplari l’anno

Orso bruno marsicano. PARCO NAZIONALE D'ABRUZZO

La giunta provinciale trentina, guidata da Maurizio Fugatti, ha varato un disegno di legge che prevedrebbe l’abbattimento di massimo otto esemplari di orso l’anno, se dichiarati “problematici o pericolosi”. Il programma sarebbe pianificato per tre anni consecutivi. Per cui potrebbero essere abbattuti fino a 24 animali in tutto. Del disegno di legge si era già parlato a suo tempo, ma adesso si è arrivati all’intesa, che dovrà essere sottoposta all’approvazione del consiglio provinciale. Il numero degli orsi abbattibili, nei numeri sopradetti, era già stato approvato dal governo. E tale numero era stato anche indicato da Ispra come massimo, pena il pericolo di mettere in crisi la popolazione esistente. Nello specifico, riguardo ai sessi, viene indicato sempre da Ispra un numero di due femmine riproduttive l’anno, e quattro subadulti, di cui due femmine e due maschi. Notare bene che, mentre si parla di abbattimenti, Ispra definisce l’iter come “rimozione” o come “prelievo”. Fu definito, peraltro, “rimozione” anche il confinamento di Jj4 al Casteller. Anche F36 avrebbe dovuto subire sorte analoga, ma come si sa è stata poi trovata morta per cause che ancora non sembrerebbero chiare ma non imputabili, per adesso, a dolo.

Diciamo che la discordanza delle parole, tra disegno di legge e Ispra, potrebbe rappresentare un cavillo su cui poi potrebbero basarsi ricorsi e sentenze dei vari Tar. Che naturalmente saranno come sempre il rifugio di associazioni animaliste e Wwf che già, manco a dirlo, ha criticato aspramente la decisione riproponendo il solito elenco di soluzioni ripetute da anni. E che non rappresentano nulla, se non chiacchiere di nessun fondamento logico e scientifico. Tra l’altro è opportuno sottolineare che si parla di otto capi, ma solo nella misura in cui si renderanno “problematici o pericolosi”. Quindi potrebbe anche non verificarsi nessun evento al punto da definirli tali. E anche su queste valutazioni, sicuramente, ci sarà la solita diatriba. Per parte nostra, siamo favorevoli all’abbattimento di animali PERICOLOSI, di ogni specie peraltro. Ma se definiti tali per le conseguenze dirette riportate su esseri umani. Non per quelli problematici. In quanto potrebbe essere PROBLEMATICO anche un orso che ruba le mele nel frutteto dietro la chiesa del paese, per esempio. Che dovrebbe essere pesantemente dissuaso con i metodi che si conoscono. Tale provvedimento dovrebbe essere applicato anche a quegli animali, lupi compresi, che tendono a iniziare un costante avvicinamento a uomini e strutture umane. Cercando di non cadere nella trappola mediatica “della pacifica convivenza tra uomini e animali”. Che non deve esistere per il loro bene, degli animali.