Niente Olimpiade per caprioli, cervi e camosci

Ve lo ricordate il capriolo che ha attraversato la pista davanti all’azzurro Kristian Ghedina, durante la discesa libera di Val Gardena? All’Olimpiade di Torino saranno scongiurati pericoli del genere, a tutela di atleti e animali. Il presidente della provincia, Antonio Saitta e il presidente del comitato organizzatore (Toroc), Valentino Castellani, hanno firmato recentemente un protocollo d’intesa che prevede una stretta sorveglianza intorno alle piste olimpiche di s… Ve lo ricordate il capriolo che ha attraversato la pista davanti all’azzurro Kristian Ghedina, durante la discesa libera di Val Gardena? All’Olimpiade di Torino saranno scongiurati pericoli del genere, a tutela di atleti e animali. Il presidente della provincia, Antonio Saitta e il presidente del comitato organizzatore (Toroc), Valentino Castellani, hanno firmato recentemente un protocollo d’intesa che prevede una stretta sorveglianza intorno alle piste olimpiche di sci alpino da parte degli agenti del Servizio tutela fauna e flora. Gli spostamenti di cervi, caprioli e camosci nelle Valli di Susa e Chisone saranno monitorati, per impedire che gli animali selvatici possano intrufolarsi nelle reti che delimitano le piste di gara. «Soprattutto in caso di forti nevicate», spiegano Saitta e l’assessore provinciale alla Tutela della fauna e della flora, Sergio Bisacca, «caprioli, cervi e camosci tendono a spostarsi nelle zone in cui il manto nevoso è meno alto: tra queste zone ci sono, appunto, le piste da sci battute. Nel periodo precedente alla bonifica dei siti olimpici, i nostri agenti faunistico-venatori opereranno nei pressi delle piste di Sansicario-Fraiteve, Sestrieres Colle, Sestrieres Borgata e Bardonecchia. Una squadra di tre agenti adeguatamente attrezzati (reti, casse di contenimento, fucili lancia-siringhe per narcotizzare gli animali) sarà pronta a intervenire sulle piste per il recupero degli animali, sia durante le gare che durante gli allenamenti». Gli agenti saranno pronti a intervenire anche nelle strade delle vallate olimpiche, in caso di incidenti che vedano coinvolti animali selvatici. Il personale del Servizio tutela fauna e flora sarà in costante contatto e a disposizione dei direttori di gara, per l’effettuazione di eventuali interventi all’interno dei siti di gara. Le modalità con cui gli animali saranno allontanati, liberati, o trasportati in centri di cura e riabilitazione saranno concordate con i veterinari delle Asl presenti in loco. In gara, insomma, ci accontenteremo del ritratto di capriolo che Ghedina si è fatto dipingere sul casco e che è diventato una sorta di mascotte del campione. Speriamo che i selvatici non siano disturbati più di tanto e che, saggiamente, si tengano ben lontani dalle piste e dagli uomini.