L’ultima puntata della trasmissione Report su Rai 3 ha riguardato Michela Brambilla e tutto quello che circonda la sua associazione Leidaa. Uno dei primi aspetti che trasmissione ha posto subito in risalto è, in realtà, una questione riguardante l’Enci (Ente nazionale della cinofilia italiana). L’Enci infatti avrebbe sponsorizzato la trasmissione “Dalla parte degli animali” condotta dalla Brambilla su Mediaset con la cifra di 500 mila euro. Lo stesso presidente Dino Muto non ha remore nell’affermare che la trasmissione per lui è “fondamentale”. Aldilà dell’opera buona di adottare cani abbandonati, o simili, ci rende molto perplessi che l’Ente Nazionale della Cinofilia Italiana, che da sempre difende la purezza delle razze e gestisce tutto quello che sancisce i vari vincitori nazionali delle rispettive razze canine e che vigila su ogni cucciolata perché sia sempre accertato che provenga da cani iscritti, sponsorizzi una trasmissione che invece propende e consiglia di prelevare cani dai canili invece di acquistarne di razza. Anche molte amministrazioni pubbliche, sempre secondo Report, partecipano alle sponsorizzazioni: la Regione Abruzzo con 40 mila euro per la promozione del turismo Pet Free, Regione Toscana altri 40 mila, Emilia Romagna 60 mila, Piemonte con 60 mila. Poi, con cifre non documentate, ci sarebbero anche Lombardia, Liguria e Marche. Sempre secondo Report, le foto e video dei cani dimessi e abbandonati, pubblicati per sostenere la causa delle adozioni, sarebbero state scattate e ripresi in Bolivia. Report ha anche documentato lasciti testamentari, donazioni di persone amanti della cura degli animali riportati sui vari testamenti. Il bilancio 2023 dell’associazione riporta 1 milione di euro di entrate, di cui 60% da enti pubblici. Poi c’è il 5 x mille con altro 20%. Ma Report ha menzionato anche molte fatture di spese non proprio rivolte alla salvaguardia degli animali, quanto piuttosto di “rappresentanza”: alberghi extralusso e vini d’autore. Tutto questo ha suscitato perplessità da parte di altre associazioni di salvataggio e adozioni di animali, come Save the dogs and other animals, che temono di veder cadere la fiducia dei loro finanziatori che potrebbero rimanere indifferenti ai prossimi aiuti per le associazioni che, dichiarano, fanno tutto pubblicamente. A cominciare dai bilanci e dalle spese documentate, solo ed esclusivamente inerenti tali intenti. Il terremoto è arrivato fino all’Intergruppo parlamentare per i diritti degli animali, dal quale la deputata del Pd Eleonora Evi si è dimessa affermando che Report “mette in luce l’uso di fondi dell’associazione Leidaa di cui Brambilla è presidente, da cui la stessa ha tratto profitti e vantaggi personali e privati, che nulla avevano a che fare con la causa animalista e ambientalista”. E ricorda poi che l’Intergruppo “in oltre due anni di lavoro non si è praticamente mai riunito”.
Queste le accuse di Report, alle quali la diretta interessata potrà replicare nelle sedi oppurtune.
Ma aldilà di tutto questo una cosa vorremmo aggiungerla. Non riusciamo ancora a capire come mai ogni volta che si parla di animali selvatici e gestione della fauna in Tv Michela Brambilla viene sempre invitata come esperta. Aldilà dei cani abbandonati e loro adozione, non risulta da nessuna parte che sia minimamente una addetta ai lavori, con un curriculum tecnico. Questo per correttezza nei confronti di chi ascolta, e paga. Non dimentichiamo infatti che la stessa, all’epoca della morte di Papi, ha dichiarato in televisione le sue impressioni dopo essere andata a “parlare” e visitare l’orsa responsabile Jj4 al Casteller. Dicendole rammaricata “Certo che stavolta l’hai fatta proprio grossa”. Chissà Jj4 cosa avrà risposto.