La P-210 diventa “Carry”

Anche un mito può aggiornarsi o meglio, offrirsi in veste ottimizzata per il porto da difesa…

È il caso della mitica Sig P-210, originalmente destinata al servizio e poi, grazie alle sue prestazioni in termini di precisione, votata anche al tiro sportivo. A Shot Show però, è apparsa nello stand della Sig Sauer l’inedita versione P-210 Carry: ancora prototipica secondo i tecnici dell’azienda di Newington. La canna della P-210 Carry si accorcia a 104 millimetri (4,1 pollici contro i 5 pollici della P-210 Standard e della Target), adotta un nuovo fusto in lega di alluminio per conferirle leggerezza: 907 grammi a vuoto contro i 1.000 della Standard. Abbiamo adesso mire a tre dot di buone dimensioni e contrasto, spigoli più arrotondati e nuove impugnatura monolitica in G-10, liscia sui fianchi e con sola zigrinatura nel backstrap, mentre nel front strap la zigrinatura è integrale al fusto: nella versione definitiva, è probabile invece una nuova texture di grippaggio anche sui fianchi. Lo scatto è in classica singola azione (definita Sao dall’azienda) con cane esterno, il caricatore monofilare ha una capacità di 8 colpi in 9×19 dotato di pad con il classico speroncino per il mignolo; il peso di scatto, viene indicato in 5 libbre, leggermente più pesante rispetto alla versione Target. Sul lato sinistro sono presente le leve di hold open e una ampia sicura al fusto.

Con queste piccole trasformazioni, la Sig P-210 Carry è effettivamente più “portabile” anche se rimane negli ingombri una 4 pollici, maneggiandola in effetti non si può non subire sia il fascino indubbio che l’effettiva ergonomicità dell’impugnatura monofilare: sensazioni non nuove se vogliamo, ma che trasmettono oggettivamente confidenza nel prodotto, Certo i puristi della P-210 storceranno un po’ il naso ma… il nuovo non si ferma mai. Non vi sono ancora conferme ufficiali riguardo il prezzo, ma speculazioni insistenti parlano di una cifra negli Usa, intorno i 1.300 dollari.