Dall’Enpa, proposte irrealizzabili sul cinghiale

Polemica rovente nel ponente ligure tra l’Enpa (Ente nazionale protezione animali) e la Aiw, Associazione italiana della wilderness che gestisce la tutela ambientale di 42 aree. Oggetto del contendere, la gestione della popolazione di cinghiali, in palese soprannumero. Secondo l’Enpa, infatti, non è necessario provvedere all’abbattimento dei capi in esubero, potendosi trovare soluzioni alternative. Soluzioni che, per la Aiw, sono a dir poco irrealistiche. «L’Enpa»… Polemica rovente nel ponente ligure tra l’Enpa (Ente nazionale protezione animali) e la Aiw, Associazione italiana della wilderness che gestisce la tutela ambientale di 42 aree. Oggetto del contendere, la gestione della popolazione di cinghiali, in palese soprannumero. Secondo l’Enpa, infatti, non è necessario provvedere all’abbattimento dei capi in esubero, potendosi trovare soluzioni alternative. Soluzioni che, per la Aiw, sono a dir poco irrealistiche. «L’Enpa», ha dichiarato il presidente di Aiw, Franco Zunino, «è un organismo per molti versi meritorio, ma che ha spesso, specie in provincia di Savona, l’abitudine di occuparsi più di problemi ambientalistici che non di tutelare gli animali dai maltrattamenti dell’uomo, per cui fu fondato. E allora la sua opera si spreca in sterili polemiche con scarso senso pratico, la cui morale finisce per essere: per difendere gli animali l’uomo, ma anche l’ambiente, subisca danni e stia zitto!». Zunino è critico sulle soluzioni proposte dall’Enpa: «Innanzi tutto non è vero che il tutto il mondo i cinghiali si controllano con iniziative che esulano dall’uso del fucile, anzi è proprio con questo mezzo che si controllano i sovrappopolamenti di fauna selvatica. È il metodo più facile, più efficiente e meno costoso per la collettività. Le proposte dell’Enpa, come quella di creare nei boschi postazioni dove gli animali possono trovare del cibo, i cavi elettrici a tutela dei campi coltivati o i contributi per costruire “robuste recinzioni” contro i cinghiali, sono tutte da bocciare. Preciso, tra l’altro, che non siamo un’associazione di cacciatori, come ci ha accusato l’Enpa».