Coldiretti e Fidc Toscana: si intervenga per l’esubero selvatici

Misure immediate e urgenti per tamponare l’emergenza selvatici. Coldiretti e Federcaccia toscani lanciano un appello forte e deciso alla Regione, dare al più presto seguito alla legge varata nell’ultimo scorcio della precedente legislatura con l’adozione dei regolamenti, e, nel frattempo, introdurre subito le misure già previste dalla norma per frenare l’avanzata degli ungulati che danneggia pesantemente l’agricoltura, minaccia l’ecosistema e la sicurezza di chi percorre le strade toscane

Misure immediate e urgenti per tamponare l’emergenza selvatici. Coldiretti e Federcaccia toscani lanciano un appello forte e deciso alla Regione, dare al più presto seguito alla legge varata nell’ultimo scorcio della precedente legislatura con l’adozione dei regolamenti, e, nel frattempo, introdurre subito le misure già previste dalla norma per frenare l’avanzata degli ungulati che danneggia pesantemente l’agricoltura, minaccia l’ecosistema e la sicurezza di chi percorre le strade toscane. “La legge regionale”, dicono le due associazioni, “è un passaggio decisivo per l’agricoltura, la caccia, l’ambiente e la difesa della biodiversità. Infatti risponde con il rafforzamento degli strumenti di gestione e con una ulteriore responsabilizzazione della componente venatoria alla sfida inedita e straordinaria creata dalla crescita abnorme degli ungulati sul territorio. Siamo consapevoli del fatto che mettere a punto il pacchetto complessivo e organico dei regolamenti attuativi è un percorso complesso che necessita di approfondimenti adeguati e valutazioni attente. Alcune disposizioni presenti nella legge, però, possono e devono essere immediatamente applicate. Vanno attivate per esempio azioni ordinarie e all’occorrenza straordinarie di gestione per raggiungere e mantenere una densità di ungulati compatibile con la presenza di altre specie e con le attività produttive, a cominciare da quelle agricole, le più penalizzate dalla crescita fuori controllo dei selvatici. Occorre intervenire senza ulteriori ritardi sull’intero territorio regionale, comprese le zone soggette a regime di protezione e vincolo”. A quattro mani vengono avanzate alla Regione anche la richiesta di riaprire i termini per l’iscrizione dei cacciatori toscani a ulteriori Atc e di regolare la mobilità venatoria in tempo utile per l’apertura della prossima stagione venatoria. Uno degli obiettivi prioritari è di arrivare al contenimento dei caprioli, per evitare danni pesanti alle coltivazioni agricole di pregio, in particolare ai vigneti. Coldiretti e Federcaccia sollecitano la Regione a definire le modalità per l’esercizio del potere sostitutivo, nel caso in cui le Province non approvino o non realizzino piani straordinari di gestione degli ungulati, e a verificare il rispetto dei tempi e dei compiti che la legge affida alle Province (tra gli altri, determinazione delle densità sostenibili degli ungulati, adozione dei piani di gestione e prelievo per garantire le densità sostenibili, individuazione delle cosiddette delle aree in cui la presenza degli ungulati non è compatibile con lo svolgimento delle attività agricole: il termine fissato dalla legge è scaduto il 31 maggio scorso). Sull’argomento Coldiretti e Federcaccia chiedono all’ Assessore all’agricoltura un incontro “per decidere, dove necessario, l’adozione di ogni atto utile al raggiungimento degli obiettivi definiti dalla legge”.