Carl Gustafs 96, 38 e 41 calibro 6,5×55

Vai alla galleria delle fotoQuando la Svezia decise di adottare un fucile con caratteristiche “moderne” per la propria fanteria, apparve logico rivolgersi al fornitore del precedente moschetto corto modello ’94, la tedesca Mauser werke. Il nuovo fucile, derivato dalla versione già allestita per la Spagna nel 1893, in calibro 7×57, mantenne le migliorie apportate dalla fabbrica a questo modello. L’estrattore di nuovo tipo, non rotante, risulta fissa… [

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] Quando la Svezia decise di adottare un fucile con caratteristiche “moderne” per la propria fanteria, apparve logico rivolgersi al fornitore del precedente moschetto corto modello ’94, la tedesca Mauser werke. Il nuovo fucile, derivato dalla versione già allestita per la Spagna nel 1893, in calibro 7×57, mantenne le migliorie apportate dalla fabbrica a questo modello. L’estrattore di nuovo tipo, non rotante, risulta fissato all’otturatore tramite un breve manicotto. La sicura viene semplificata e resa più efficiente e con essa viene migliorato anche l’arresto dell’otturatore. Dopo la prima commessa, per un ammontare di circa 50.000 pezzi, la costruzione proseguì su licenza presso la Gevarsfaktori Carl Gustafs stadts e la Vapenfabriks Husqvarna (rispettivamente fabbrica di fucili governativa e fabbrica d’armi privata). Il modello ‘96 è lungo 1.260 millimetri e pesa poco più di 4.100 grammi. Il modello ‘38, più corto (1.120 mm), è anche di poco più leggero (3.860 g). Il modello ‘41 differisce dal ‘96 soltanto per la presenza del cannocchiale di mira, a 3 o 4 ingrandimenti, e per il peso, di poco più di 5.000 grammi. Tutti i modelli presentano la tipica azione Mauser: otturatore con due alette di chiusura in testa e terza aletta di appoggio. Il massiccio estrattore avvolge una generosa porzione del fondello della cartuccia e l’estrazione primaria avviene, manovrando l’otturatore girevole-scorrevole, in virtù della conformazione delle camme di blocco della culatta. In questa fase, viene armato anche il percussore, obbligato ad allontanarsi dal corpo dell’otturatore da un perno del nasello, che contrasta con intagli trasversali praticati nel cilindro principale. Questa azione è di tutta robustezza. Ricordiamo, in anni passati, di aver sparato con un Mauser modificato artigianalmente per camerare la più potente cartuccia della Breda 37: il rinculo era quasi improponibile per ragazzi di 15 anni, ma l’estrazione dei bossoli sparati avveniva senza alcuna difficoltà o segni di sovraccarico alle chiusure. Acquistare un Carl Gustafs solo per metterlo in collezione, all’ interno di un elegante armadietto, è un peccato: il fucile merita di essere utilizzato spesso, soprattutto per gustare le grandi potenzialità di una munizione oggi più che mai apprezzata e in grado di competere con i calibri più recenti. La cartuccia calibro 6,5×55 non dà un rinculo apprezzabile e la precisione dell’arma permette di tirare con soddisfazione. Un solo appunto va mosso alle mire: per chi ha qualche problema di vista, la tacca e il mirino del fucile svedese, entrambi di forma triangolare, non sono di facile collimazione. Esiste, però, una versione del modello ‘41 dotata di diottra che, almeno in parte, risolve i problemi di chi porta gli occhiali. Rosate di 100 mm di diametro a 200 metri sono, comunque, alla portata di chiunque si applichi con impegno. Al momento, sono disponibili, presso gli importatori, i seguenti modelli: ‘41 sniper, dotato di ottiche originali, prezzo al pubblico circa 3,5 milioni di lire; ‘96 tipo selezionato e ‘41 con diottra, al pubblico circa 900.000 lire. La cartuccia calibro 6.5×55 è nata tra il 1889 e il 1890, dalla collaborazione della Mauser con l’esercito svedese. La prima arma ad adottarla è stata la carabina modello ‘94. Il bossolo a bottiglia, scanalato, presenta un angolo di spalla abbastanza brusco: 50° rappresentano uno dei valori massimi tra le cartucce in uso con il sistema Mauser. In origine, è stato caricato con palle cilindro-ogivali di 156 grs, propulse da 36 grs di balistite in grani. La velocità espressa dalla carica militare era tra i 750 e gli 800 m/sec, a seconda della lunghezza della canna utilizzata. Il Barnes, nel suo celebre testo dedicato alla ricarica della maggior parte dei calibri conosciuti, riporta, invece, per la carica militare le palle adottate successivamente, del peso di 139 grs. Tabella balistica [

] Cartuccia Palla (grs) Tipo polvere Peso (grs) V0 (m/sec) Note Norma originale 77 Norma 200 33,2 830 Per caccia Norma originale 139 Norma 204 46,6 850 Per caccia Norma originale 156 Norma 204 44,2 760 Per caccia Dosi Barnes 139 – – 813 Militare Ricarica Cast North-West con Gas-Check 140 Vitavhuori 135 28 515 Molto precisa sino a 200 m Originale militare. 156 Balistite 36,3 800/750 Militare Ricarica Hornady match 140 Vitavhuori 160 45 830 Da gara tipo Bench rest a 300 m Torna all’articolo