Cambiano le pene per mafiosi e recidivi

È allo studio della Camera un disegno di legge che prevede la modifica di alcuni articoli del codice penale. Tra le linee guida della modifica, l’inasprimento delle pene per i recidivi e i mafiosi. Nella fattispecie, per i soggetti già condannati per un delitto non colposo che ne commettano un altro, la pena è aumentata di un terzo e l’aggravio può arrivare fino alla metà se il secondo delitto è della stessa indole, se viene commesso entro cinque anni dalla condanna… È allo studio della Camera un disegno di legge che prevede la modifica di alcuni articoli del codice penale. Tra le linee guida della modifica, l’inasprimento delle pene per i recidivi e i mafiosi. Nella fattispecie, per i soggetti già condannati per un delitto non colposo che ne commettano un altro, la pena è aumentata di un terzo e l’aggravio può arrivare fino alla metà se il secondo delitto è della stessa indole, se viene commesso entro cinque anni dalla condanna precedente, se ricade nel corso dell’esecuzione della prima pena o durante il tempo in cui il condannato si sottrae volontariamente all’esecuzione della pena. Più brevi, per contro, i termini di prescrizione dei reati, pari al massimo della pena più un quarto per gli incensurati, più metà per i recidivi, più due terzi per chi è recidivo entro i cinque anni. Per chi è delinquente abituale o mafioso, il termine di prescrizione è pari al doppio del massimo della pena prevista. Saranno, inoltre, inasprite le sanzioni pecuniarie, raddoppiate le pene per gli usurai (da due a dieci anni, contro l’attuale pena da uno a sei anni) e soppressi benefici e attenuanti per gli ultrasettantenni.