Bump stock, è ufficiale la messa al bando

È stato approvato ieri il regolamento federale che metterà definitivamente al bando i “bump stock” negli Stati Uniti, entro 90 giorni Con una nuova normativa federale, ieri è stata ufficialmente sancita la fine della commercializzazione negli Stati Uniti dei cosiddetti “bump stock”, cioè quelle calciature che consentono, sfruttando il fenomeno fisico del rinculo, di trasformare una carabina semiautomatica in un’arma automatica.
Commercializzati ormai da diversi anni in alcuni Stati Usa, senza particolari requisiti per gli acquirenti, questi dispositivi erano finiti nell’occhio del ciclone dopo la strage di Las Vegas, nella quale l’attentatore li aveva utilizzati.
Dall’entrata in vigore del provvedimento, del quale si attende la pubblicazione sul Federal register per venerdì, i possessori avranno 90 giorni di tempo per consegnare i bump stock o distruggerli, fino al definitivo divieto entro il mese di marzo.
In realtà la decisione di mettere al bando i bump stock risaliva al marzo del 2018, ma per diventare effettiva necessitava di una regolamentazione formale a livello federale. Cosa che, appunto, è stata fatta ieri.
Restano le perplessità su come rendere effettivo ed efficace un bando per un oggetto che non prevede alcun tipo di registrazione, per non parlare del fatto che il principio meccanico sul quale si fonda è talmente semplice da poter essere facilmente riprodotto in modo artigianale.
Alcuni ritengono anche probabile che su questo tipo di normativa si manifestino numerosi ricorsi giudiziari, atteso anche il fatto che la commercializzazione di questi dispositivi era stata a suo tempo autorizzata (o quantomeno non vietata) dal Federal bureau of alcohol, tobacco and firearms e che, comunque, i singoli appassionati hanno investito soldi per l’acquisto. È probabile che sulla questione non sia stata ancora messa la parola fine…