Armi sportive e Bnp: come districarsi

La procedura di classificazione delle armi sportive e le peculiarità delle schede pubblicate sul sito del Banco, destano imbarazzo e perplessità tanto agli armieri, quanto ai privati. Ecco come (cercare di) districarsi

Da quando la competenza sulla classificazione sportiva delle armi è passata dalla Commissione consultiva centrale per il controllo delle armi, al Banco nazionale di prova, la situazione è decisamente “sfuggita di mano” a molti appassionati e anche a una buona aliquota di produttori e distributori. Tanto è vero che, girando nelle armerie, una delle domande che ci sentiamo rivolgere più spesso è “ma con le sportive, com’è la faccenda?”. Le ipotesi di risposta a tale domanda, suggerite dagli stessi soggetti che l’hanno posta, sono quantomai variegate e anche discretamente agghiaccianti, del tipo: “la tale arma è comune e sportiva allo stesso tempo, sei tu a decidere come inserirla in denuncia”. Vediamo se sia possibile ricostruire la faccenda, per quanto possibile, prima che accada qualcosa di irreparabile!

 

Oggi non è più la Commissione del ministero a decidere sulla qualifica di arma comune o sportiva di una determinata arma, bensì il Banco di prova, il quale una volta esperito l’iter pubblica i risultati sul proprio sito Internet (www.bancoprova.it). Il punto è, però, che la procedura scelta dal Banco nazionale ha proprie particolarità, che possono (eccome, se possono!) generare confusione nell’appassionato, nell’armiere e persino nel produttore o importatore.

Il primo punto da mettere in chiaro è che l’iter previsto dal Banco per la classificazione di un’arma sportiva, prevede innanzi tutto che si avvii l’iter per classificarla come arma comune. Solo una volta che il Banco avrà rilasciato il numero di conformità relativo alla qualifica di arma comune, sarà possibile avviare l’iter per il riconoscimento della qualifica di arma sportiva. Una volta ultimato anche questo secondo iter, sarà quindi assegnato un secondo numero di conformità, che sarà identico a quello “di origine” (cioè dell’arma comune), con l’aggiunta di una lettera “S” e di una cifra che sarà 1 per la prima delle versioni sportive classificate, 2 per la seconda e così via.

A confondere ulteriormente le cose, c’è il fatto che la scheda relativa a un qualsiasi modello di arma comune da sparo, così come pubblicato dal Banco, prevede l’indicazione del produttore e di altre caratteristiche (come il calibro), tra le quali, però, non figurano il nome del modello (con la sola eccezione delle armi demilitarizzate e di quelle di categoria B7, cioè somiglianti alle armi militari), né una lunghezza di canna precisa. In altre parole, tutte le pistole semiautomatiche Beretta calibro 9×21 (per esempio) avranno il medesimo numero di conformità, e nella scheda sarà semplicemente indicato che la canna dovrà avere una lunghezza inferiore ai 300 mm e una lunghezza totale inferiore ai 600 mm. Invece, i numeri di conformità relativi alle versioni sportive prevedono l’indicazione del modello e una ben precisa lunghezza di canna (e lunghezza totale). Chiaro? No, vero? Non preoccupatevi, è normale (cioè, per un Paese come l’Italia è normale avere una disciplina così cervellotica…)!

Facciamo un esempio pratico, per cercare di dipanare la nebbia: le pistole Cz calibro 9×21 (tutte, come abbiamo visto), hanno numero di conformità 12_00468. Poiché, tra tutte le pistole Cz calibro 9×21, tre modelli sono classificati sportivi, sul sito del Banco sono presenti anche i numeri di conformità 12_00468S1, 12_00468S2 e 12_00468S3, relativi rispettivamente ai modelli Sp 01 Sport, Czechmate e 85 Champion.

In altre parole, se l’arma in vostro possesso coincide nel nome del modello, nella lunghezza di canna e nella lunghezza totale con uno dei modelli per cui sono stati rilasciati i numeri di conformità sportivi, allora sarà sportiva. Se il nome del modello, la lunghezza di canna, la lunghezza totale sono diversi da quelli delle versioni sportive, allora l’arma sarà comune e rientrerà sotto la previsione del numero di conformità “di origine”. Nei casi dubbi, potrebbero venire in soccorso le foto pubblicate nella relativa scheda, se non fosse che sono talmente piccole da non essere di alcun aiuto! A parte questo, tutto a posto, no?