Arcicaccia: “c’è chi alimenta lo scontro”

“I cittadini colpiti dalla grave crisi economica hanno bisogno di tutto meno che essere coinvolti nell’ennesima polemica sull’attività venatoria, tanto meno corroborata da macabri e infondati numeri su disgrazie, gravi malattie che nulla hanno a che vedere con la caccia”: Osvaldo Veneziano, presidente nazionale Arcicaccia commenta le notizie riportate da organi di informazione e relative alle recenti audizioni delle Associazioni animaliste presso la commissione Ambie… “I cittadini colpiti dalla grave crisi economica hanno bisogno di tutto meno che essere coinvolti nell’ennesima polemica sull’attività venatoria, tanto meno corroborata da macabri e infondati numeri su disgrazie, gravi malattie che nulla hanno a che vedere con la caccia”: Osvaldo Veneziano, presidente nazionale Arcicaccia commenta le notizie riportate da organi di informazione e relative alle recenti audizioni delle Associazioni animaliste presso la commissione Ambiente del Senato. “Purtroppo alcuni Parlamentari “provocatori” hanno innescato la “miccia” con proposte di legge in materia venatoria strumentali, vetuste, eversive e antiscientifiche. Si tratta”, continua Osvaldo Veneziano, di “eletti-nominati” perlopiù, nelle file del centrodestra e per questo motivo ci appelliamo al Presidente Silvio Berlusconi perché si adoperi affinché tali proposte di legge vengano ritirate anche per disinnescare le motivazioni di chi ha reagito, a cominciare dai radicali “eletti-nominati” nelle file del Pd, proponendo strumentalmente l’abolizione dell’articolo 842 del codice civile che permette ai cacciatori di entrare nei fondi agricoli (materia già disciplinata dalla attuale legge e che tutela la fauna selvatica come proprietà indisponibile dello Stato) od anche la moratoria della caccia per tre anni. Si tratta, le une e le altre, di iniziative assurde che fuorviano rispetto alla necessità di intervenire con provvedimenti straordinari per risolvere il problema dei danni alle colture agricole a causa della crescita esponenziale del numero di molte specie selvatiche. Dal Governo ci aspettiamo che vengano isolati i provocatori e si torni alla ragionevolezza con la presentazione, in tempi brevi, della Relazione sullo stato di applicazione della legge 157 del 1992 che ha dimostrato di rappresentare, dove correttamente applicata, un quadro normativo efficace, moderno e sostenibile. È altrettanto necessario che il Governo restituisca i soldi, già stanziati, alle Regioni e ascolti la voce di quanti stanno cercando di individuare migliorie alla legislazione vigente concordate tra associazioni agricole, venatorie e ambientalista, con il supporto del mondo scientifico, al fine di rendere operativa la normativa in vigore in tutta Italia per applicarla, in piena armonia con le indicazioni della Comunità Europea. Se la politica”, conclude Osvaldo Veneziano, “preferirà istigare lo scontro per tornaconto personale, i danni saranno irreparabili. Poi, però, ci si lamenta se i cittadini si sentono sempre più strumentalizzati e lontani da quanti siedono, non gratuitamente, in Parlamento”.