Leica trionfa sulla questione brevetti

Riceviamo e pubblichiamo: la Corte d’appello dell’ufficio brevetti europeo (Epo), a Monaco di Baviera, ha accolto le richieste di Leica Camera Ag e di un altro noto produttore di cannocchiali di puntamento e ha revocato il Brevetto Europeo 1 746 451 detenuto da Swarovski Optik poiché, nell’opinione della corte, non contiene alcun elemento di innovazione. La revoca del brevetto ha effetto immediato ed è valida per tutti gli Stati membri dell’Unione europea

Riceviamo e pubblichiamo: la Corte d’appello dell’ufficio brevetti europeo (Epo), a Monaco di Baviera, ha accolto le richieste di Leica Camera Ag e di un altro noto produttore di cannocchiali di puntamento e ha revocato il Brevetto Europeo 1 746 451 detenuto da Swarovski Optik poiché, nell’opinione della corte, non contiene alcun elemento di innovazione. La revoca del brevetto ha effetto immediato ed è valida per tutti gli Stati membri dell’Unione europea.

 

Leica ha quindi ottenuto una importante vittoria legale nella disputa con Swarovski Optik sul brevetto europeo relativo ai cannocchiali di puntamento, durata tre anni e mezzo. Subito dopo la fiera Iwa Outdoor classics, nel marzo 2011, Leica fu accusata di aver violato il brevetto Swarovski in questione con i suoi cannocchiali Magnus. Leica ha sempre sostenuto che tale brevetto non fosse legalmente valido. La decisione della Corte d’appello dell’Epo ha dato ragione a questa posizione.

 

Stephan Albrecht, responsabile della divisione Sport optics di Leica, ha così commentato: “I brevetti esistono per proteggere le innovazioni e lo sviluppo, ma non dovrebbero ostacolare la competizione libera e corretta. Fianco a fianco con altri produttori di alto livello, Leica ha sempre sostenuto che il brevetto detenuto da Swarovski non protegge alcuno sviluppo innovativo; piuttosto, descrive sostanzialmente lo stato dell’arte della tecnologia, noto a tutti. Siamo molto lieti che lo European patent office sia d’accordo con la nostra opinione e che le vendite dei nostri prodotti non siano più limitate da questa disputa”.