Vincente, senza piombo

Le munizioni Trainer-L semiauto sono prodotte da La Balistica e sono dedicate al tiro a palla alla sagoma del cinghiale corrente. Sono caratterizzate da soluzioni tecniche originali e innovative.

Le cartucce a palla prodotte dall’azienda perugina, progettate per il tiro al cinghiale corrente, sono caratterizzate da soluzioni innovative. Palla leadless dedicata, borra stabilizzatrice esclusiva e componentistica di qualità per risultati sorprendenti

Per gli appassionati di tiro alla sagoma del cinghiale corrente, c’è un nuovo alleato, grazie a La Balistica di Castel del Piano (Pg), nota armeria apprezzata anche per la produzione di munizioni destinate alle armi a canna liscia e di borre in plastica commercializzate con il marchio Lb plast.

La nuova cartuccia realizzata da La Balistica si chiama Trainer-L semiauto, pensata per il tiro a palla e, in particolar modo, per consentire un corretto funzionamento con i fucili semiautomatici, decisamente le armi più utilizzate per il tiro alla sagoma del cinghiale sia fissa sia corrente. Nonostante ciò, la palla utilizzata per le Trainer-L è caratterizzata da un profilo estremamente innovativo, da un’estrema leggerezza e, soprattutto, da una costruzione leadless, cioè senza l’utilizzo di piombo. Questa scelta progettuale ha consentito di utilizzare la cartuccia senza problemi anche in quei campi di tiro in cui vige il divieto di utilizzare munizioni in piombo. Di contro, lo stesso produttore ne sconsiglia assolutamente l’impiego in ambito venatorio, a causa dell’estrema leggerezza della palla, che consente di ottenere velocità ragguardevoli, pur mantenendo un rinculo e un rilevamento perfettamente controllabili.

La cartuccia, disponibile sul mercato da poco meno di un anno, è già stata messa alla prova da numerosi specialisti della disciplina del Cinghiale corrente, con risultati eccellenti sia nelle competizioni nazionali sia in quelle internazionali. La Trainer-L, infatti, è stata dominatrice assoluta del podio della Canna liscia nella finale del circuito Cinghiale corrente di Armi e Tiro, conquistando l’oro con Alberto Paioli, l’argento con Marco Stollo e il bronzo con Valter Cimatti, tre specialisti che da anni sono abituati a “frequentare” i piani alti delle classifiche.

La principale e più evidente caratteristica distintiva delle Trainer-L è la palla leadless, pesante soltanto 22,5 grammi, realizzata in acciaio per tornitura e finita per cromatura per una migliore scorrevolezza in canna. La palla ha un profilo “a fungo”, con stelo cilindrico inferiore del diametro di 9 millimetri che si innesta nella borra e testa superiore tronco conica. La palla è sotto calibrata, con un diametro nel punto più largo di 16,5 millimetri e può, quindi, essere utilizzata con tutte le lunghezze di canna e con tutte le strozzature. Rispetto alla maggior parte delle cartucce per il tiro a palla, che utilizzano palle pesanti 28 grammi, circa, la Trainer-L riesce a spuntare velocità più elevate, con una sollecitazione alla spalla minima.

La borra stabilizzatrice in polimeri traslucida è caratterizzata da un disegno esclusivo ed è progettata e realizzata da La Balistica. La borra ha un’altezza complessiva di 28 millimetri, alla base c’è una couvette di 6 millimetri per la tenuta della pressione, seguita da una sezione ammortizzante alta 13 millimetri, che si comprime per la pressione esercitata dai gas e per l’impatto sul bersaglio. La parte più alta della borra è forata al centro per l’innesto della palla, che è assemblata semplicemente a pressione. Quest’ultima sezione è caratterizzata da 10 rilievi leggermente elicoidali esterni, che imprimono alla palla un effetto giroscopico stabilizzandola. Il proiettile nella sua interezza misura 47 millimetri di altezza e, nonostante borra e palla siano unite soltanto a pressione, restano solidali anche dopo l’impatto.

Abbiamo provato, infatti, a sparare la cartuccia contro una pila di cartone e riviste, recuperandola integra, intaccata soltanto leggermente nella parte polimerica dall’elevata temperatura generata dalla combustione del propellente. Nonostante l’impatto, inoltre, la sezione ammortizzante si è compressa soltanto di un millimetro, circa, dimostrando una buona elasticità.

Per il caricamento delle Trainer-L, La Balistica ha scelto componentistica di prima qualità, per garantire ai tiratori risultati eccellenti in termini di precisione e, soprattutto, il più possibile costanti nel tempo. Il bossolo utilizzato è prodotto dalla Fiocchi munizioni di Lecco, in plastica bianca traslucida, con il nome del modello e del produttore stampato a freddo in rosso. Il fondello del bossolo, in lamierino ottonato, è un tipo 3, alto 16 millimetri. La chiusura è a orlo tondo e forma uno spessore che fa tenuta direttamente sul margine della palla. La cartuccia carica misura 60 millimetri, mentre il bossolo con orlo svolto ha un’altezza di 68 millimetri. L’innesco utilizzato, invece, è il Fiocchi Dfs 616, caratterizzato da involucro ramato, coppetta nichelata e cartoncino di protezione interno di colore bianco.

Per quanto riguarda la scelta del propellente, La Balistica ha optato per la Psb+5 prodotta dalla spagnola Uee-Maxam: si tratta di una polvere monobasica alla nitrocellulosa, con un alto contenuto di azoto, gelatinizzata e stabilizzata. È estrusa in dischetti con un diametro nominale di 1,5 millimetri e uno spessore di 0,45 millimetri e si presenta di colore grigio-verde. Si tratta di una polvere particolarmente vivace, con una densità gravimetrica dichiarata di 530 g/l, indicata per il caricamento di cartucce da tiro a canna liscia con grammature comprese tra i 24 e i 28 grammi e che, per questo, offre un’ottima resa con la leggerissima 22,5 grammi utilizzata nella Trainer-L semiauto.

Prima di mettere alla prova la cartuccia in termini di precisione, abbiamo effettuato una serie di rilevazioni cronografiche per conoscere la velocità e l’energia sviluppata dalla cartuccia con differenti valori di strozzatura e lunghezze di canna. Abbiamo iniziato i nostri test utilizzando un Beretta A400 canna lunga 660 millimetri, con foratura 18,6 millimetri e strozzatore cilindrico. La velocità media rilevata è stata di 476 m/sec, con una deviazione standard di 5,4 e un’energia di 2.538 joule (258,7 kgm). Utilizzando la stessa canna, ma installando uno strozzatore una stella full, la velocità è calata di poco, attestandosi su una media di 474 m/sec, ottenendo, però, una deviazione standard più bassa, con un valore di 2,5. L’energia sviluppata, invece, è stata di 2.528 joule (257,7 kgm).

Per verificare la resa della cartuccia con una canna più corta, abbiamo poi eseguito il medesimo test con un Franchi Spas 12, con canna lunga 550 millimetri, forata 18,4 e con strozzatura cilindrica. La velocità media rilevata è stata di 435 m/sec, circa 40 m/sec in meno rispetto alla canna più lunga, mentre la deviazione standard si è attestata su un valore di 4,9. Ne deriva che l’energia sviluppata è stata di 2.128 joule (217 kgm).

Per saggiare le doti di precisione della Trainer-L semiauto, abbiamo ritenuto poco significativo eseguire un test sulla sagoma del cinghiale corrente, in quanto il risultato sarebbe stato fortemente influenzato dall’abilità del tiratore nella disciplina. Abbiamo preferito, invece, una tradizionale prova di tiro su bersaglio statico, posto a cinquanta metri, con il fucile in appoggio su rest anteriore e utilizzando solamente tacca e mirino. Impiegando canna lunga 660 millimetri e strozzatore cilindrico, abbiamo ottenuto una rosata di tre colpi del diametro di 95 millimetri, mentre con la stessa canna e strozzatore una stella full, siamo riusciti a ottenere una rosata di tre colpi in 60 millimetri. Il risultato migliore, però, è stato ottenuto con la medesima canna e strozzatore tre stelle modified, con tre colpi in soli 45 millimetri. Abbiamo eseguito un’ultima prova utilizzando la canna cilindrica lunga 550 millimetri, ottenendo una rosata di tre colpi in 84 millimetri.

Il rinculo è stato decisamente contenuto, così come il rilevamento della volata, che quasi non si avverte. Abbiamo sparato diverse decine di cartucce con un fucile semiautomatico a recupero di gas, ottenendo sempre e comunque un’espulsione precisa e un funzionamento corretto. Nonostante la velocità elevata, grazie al ridotto peso della palla, la pressione generata, stando ai dati forniti dal produttore, è di 700 bar, circa. In particolar modo quando si spara all’imbracciata, infatti, il fucile rimane stabile e ritornare in linea per sparare il colpo successivo è facile e intuitivo.

Il test completo su Armi e Tiro di gennaio 2020

Calibro: 12/70

Palla: in acciaio, cromata, realizzata per tornitura; pesa 22,5 grammi

Polvere: Uee-Maxam Psb+5

Borraggio: borra in plastica Lb plast, con rilievi di stabilizzazione, couvette e sezione ammortizzante

Innesco: Fiocchi Dfs 616

Bossolo: Fiocchi in plastica di colore bianco traslucido, con chiusura a orlo tondo Fondello tipo 3 in lamierino ottonato

Pressione: 700 bar.