Armi: Biden annuncia sei ordini esecutivi

“È una crisi di salute pubblica”, ha affermato il presidente statunitense Joe Biden riferendosi alla violenza che insanguina le strade della federazione, aggiungendo, rivolto alle famiglie delle vittime, “siamo assolutamente determinati a cambiare le cose”.

Ecco perché, per la prima volta dal suo insediamento, ha annunciato una serie di ordini esecutivi in materia di armi. Il principale bersaglio di questi provvedimenti presidenziali sono le cosiddette “ghost gun”, armi cioè che vengono realizzate direttamente in casa dai privati completando le lavorazioni di componenti non finite disponibili sul mercato. Queste componenti non presentano alcuna immatricolazione, e per il loro acquisto non è richiesto alcun vaglio da parte delle autorità federali (background check). L’ordine esecutivo che riguarda queste armi sarà emanato in 30 giorni, anche se non è chiaro nel dettaglio quale tipo di restrizioni apporterà. Il secondo provvedimento, che sarà emanato in 60 giorni, è quello relativo alle armi corte realizzate utilizzando una piattaforma per carabina (tipicamente, Ar15) e dotate di “arm brace” anziché di calcio convenzionale: saranno assimilate anch’esse agli Short barreled rifle, con necessità di possedere una licenza federale per la detenzione e una tassa di 200 dollari.

Un altro provvedimento atteso entro 60 giorni è relativo alla possibilità, per i singoli Stati, di adottare proprie norme in materia di “red flag”, che possano cioè consentire la confisca delle armi in presenza di elementi (denunce, trattamenti sanitari eccetera) che possano indicare una inaffidabilità sopravvenuta del detentore.

Tra i provvedimenti annunciati, c’è anche l’organizzazione di una banca dati sul traffico illegale di armi, che l’amministrazione Biden ha precisato non essere stata aggiornata per oltre vent’anni.

Saranno anche erogati investimenti nei programmi per la prevenzione della violenza nelle comunità urbane, attraverso cinque agenzie federali.

Biden ha inoltre annunciato di voler nominare a capo del Bureau of alcohol, tobacco, firearms and explosives David Chipman, un ex agente federale attivista nel movimento per il controllo delle armi denominato Giffords.