Ucraina: i “battle rifle” combattono ancora

L’Europa sta sostenendo militarmente l’esercito ucraino, che si contrappone a quello russo dal febbraio del 2022: questo è un fatto noto a tutti. Tra gli invii di materiale bellico figurano importanti sistemi missilistici anticarro e antiaerei, ma anche armi leggere, tra le quali le mitragliatrici italiane Mg 42/59. Tra le armi leggere figurano anche moltissimi modelli diversi di fucili d’assalto di moderna generazione, in 5,56 mm Nato, ma forse una delle cose più sorprendenti è constatare come siano stati inviati anche fucili appartenenti alla generazione precedente, cioè quella della Guerra fredda, camerati per la cartuccia 7,62×51 mm: i cosiddetti “battle rifle”, protagonisti del periodo storico della “cortina di ferro”. In particolare, girano da alcuni giorni filmati piuttosto circostanziati relativi non solo alla fornitura (che sarebbe avvenuta almeno dallo scorso ottobre), ma anche all’impiego operativo dei fucili Fn Fal, sia nella versione classica a calcio fisso (che nella nomenclatura Fn è il modello 50.00) sia nella versione con calcio pieghevole (versione Fn 50.61). I quantitativi non sono noti, sembra tuttavia che si tratti di esemplari provenienti direttamente dal Belgio, che ha fornito anche più moderni Fnc, Scar-L e Fn 2000 in 5,56 mm, e che siano stati utilizzati in particolare durante la difesa della zona strategica di Bakhmut.

Dal Portogallo, invece, sono giunti sempre in Ucraina mille esemplari dell’H&K G3A3/A4, sempre nell’ambito degli aiuti militari europei, anche se non sono al momento disponibili immagini relative a un impiego operativo.