Trentino: nuova aggressione da parte di un orso

Una nuova aggressione a un uomo da parte di un orso in Val di Rabbi, in Trentino. Domenica 5 marzo un 39enne che si trovava a passeggiare a circa 2.000 metri in compagnia del suo cane, è stato aggredito da un orso, ancora non è dato sapere se maschio, femmina, con o senza cuccioli. L’aggredito è finito in ospedale con ferite varie e la forestale sta facendo ricerche, raccogliendo dati per avere un quadro più chiaro sull’accaduto. Naturalmente sia il presidente della regione, Maurizio Fugatti, sia le associazioni animaliste, hanno fatto sentire la loro voce: le accuse si incrociano, con derive risolutive da parte da chi non sembra vivere nella nostra galassia. Come l’Enpa, che ha dichiarato che si dovrebbe proibire il transito delle persone in montagna nelle zone frequentate da orsi e cuccioli. Praticamente, secondo loro, in tutto il Trentino e una parte dell’Alto Adige. Forse qualcuno dovrebbe ricordare loro che in montagna molta gente ci lavora, alleva, disbosca, raccoglie frutti e tanto altro. Non si può nemmeno sentire di applicare una norma del genere: ma poi, non s’era detto che bisognava trovare la maniera di far convivere uomini e orsi?

Al di là delle responsabilità politiche e dei vaneggiamenti delle associazioni, vorremmo far notare una cosa di cui abbiamo già parlato: è come minimo la terza aggressione che si verifica da parte di un orso verso persone che vanno in montagna con il proprio cane. Il cane portato in montagna, o in posti nei quali c’è fauna come orsi e sempre più spesso cinghiali, per sua natura gironzola, annusa, si aggira e, siccome ha un naso importante, se sente qualcosa che “puzza” di selvatico istintivamente va a vedere. E scopre l’orso che prontamente, vedendolo come un canide ovvero un predatore (per lui è comunque un “lupo”), lo aggredisce o cerca di scacciarlo. Il cane fugge, va verso chi pensa lo possa proteggere. Ovvero il suo padrone-conduttore. Poi il cane si sottrae, perché veloce e scattante, mentre l’uomo viene aggredito dal plantigrado che, a quel punto, scarica la propria reazione su tutto ciò che vede “vivo”. Allora, e per questo sono stati in passato anche abbattuti orsi ritenuti problematici, si dovrebbe forse proibire non di andare in montagna, ma di passeggiarvi con i cani, quasi sempre oltretutto sciolti e liberi di vagare dove vogliono. Per essere più chiari: tranne per i cani da lavoro, gli altri dovrebbero avere il divieto di andare in quelle zone. Capisco che faccia piacere passeggiare con il proprio compagno cane. Ma al momento attuale, vista la fauna che abbiamo in giro oggi, non si può più. E si badi che siamo andati vicino a una aggressione letale già diverse volte. Non sfidiamo troppo la fortuna.