Terrorismo e profughi: Germania e Svizzera si armano

L’accoglienza genera paura? Sembra che questa equazione sia particolarmente vera in Germania dove, in seguito alla massiccia accoglienza per gli immigrati, i cittadini si stanno armando a ritmo accelerato, e dalla Svizzera provengono istanze dello stesso tipo

L’accoglienza genera paura? Sembra che questa equazione sia particolarmente vera in Germania dove, in seguito alla massiccia accoglienza per gli immigrati, i cittadini si stanno armando a ritmo accelerato, e dalla Svizzera provengono istanze dello stesso tipo.

In Germania dallo scorso agosto, infatti, cioè da quando sono state accolte massicce aliquote di profughi, sembra che le richieste di spray urticanti antiaggressione siano cresciute del 600 per cento e che le richieste di autorizzazione in materia di armi siano letteralmente esplose in tutti i 16 land. La percezione di molti cittadini, giustificata o meno, è che lo Stato non sia in grado di tutelarli adeguatamente e che, quindi, sia necessario provvedere con idonei strumenti di autodifesa.

La situazione in Svizzera è, per certi versi, addirittura più paradossale: nel Paese elvetico è stato addirittura il numero uno dell’esercito cantonale, André Blattmann, a invitare la popolazione ad armarsi, con la seguente motivazione: “La situazione sta diventando sempre più rischiosa. La minaccia del terrorismo sta salendo, guerre ibride sono combattute in tutto il mondo; l’outlook economico è fosco e i flussi migratori di rifugiati hanno assunto dimensioni impreviste. Disordini sociali non possono essere esclusi in un momento in cui le basi della ricchezza della Svizzera vengono messe in dubbio”.