Terremoto giudiziario per Pecoraro Scanio

Chi l’avrebbe mai detto che l’inchiesta sul discusso paparazzo Fabrizio Corona, condotta dal pm John Woodcock, sarebbe arrivata fino al ministero dell’Ambiente? Eppure è stata, a quanto pare, proprio un’intercettazione per il caso Corona a portare a un imprenditore di Policastro e, da qui, a un’agenzia di viaggi di Perugia, che avrebbe ottenuto un appalto per organizzare viaggi, trasferte e soggiorni per conto del ministero. In cambio, ritengono gli inquirenti, i… Chi l’avrebbe mai detto che l’inchiesta sul discusso paparazzo Fabrizio Corona, condotta dal pm John Woodcock, sarebbe arrivata fino al ministero dell’Ambiente? Eppure è stata, a quanto pare, proprio un’intercettazione per il caso Corona a portare a un imprenditore di Policastro e, da qui, a un’agenzia di viaggi di Perugia, che avrebbe ottenuto un appalto per organizzare viaggi, trasferte e soggiorni per conto del ministero. In cambio, ritengono gli inquirenti, il leader dei Verdi Alfonso Pecoraro Scanio avrebbe ottenuto voli e soggiorni gratuiti, integrando i reati di associazione a delinquere finalizzata alla truffa e corruzione. Oltre al ministro, sono indagati uno dei titolari dell’agenzia di viaggi, un collaboratore del ministero, un magistrato fuori ruolo e il fratello di Pecoraro Scanio, il senatore dei Verdi Marco Pecoraro Scanio. Il ministro ha annunciato di voler fare piena chiarezza sulla vicenda e di voler rinunciare all’immunità parlamentare, “perché non voglio nessuna ombra”. Da Potenza, i faldoni sono giunti alla procura di Roma, per valutare se contengano atti di competenza del tribunale dei ministri. Se per il ministro cominciano i guai giudiziari, anche dal punto di vista politico il gradimento è basso: parlando di lui, il leader dell’Udc Pier Ferdinando Casini ha commentato: “È stato il peggior ministro di questo Paese, è una persona che per me simboleggia lo sfascio italiano. Non mi riferisco alle inchieste giudiziarie, ma la sua politica è il simbolo di ciò che non vogliamo fare mai più”.