Ruger Redhawk Alaskan calibro .454 Casull

È massiccio, perché capace di governare le cannonate del .454 Casull; ma è anche compatto e maneggevole, vista la canna di soli 2,5 pollici. Nasce come protezione dagli animali feroci (negli Usa), in Italia può essere usato per la difesa abitativa ma, soprattutto, per l’irresistibile desiderio di cimentarsi con l’estremo

Prodotto in .44 magnum, .480 Ruger e .454 Casull, il Super redhawk alaskan si inquadra nel segmento dei revolver compatti ma camerati per cartucce a elevatissime prestazioni. Si tratta di armi concepite per difendersi dall'attacco di animali pericolosi nella vita all'aperto, negli Stati Uniti. Il Ruger è più compatto e leggero della versione corta dello Smith & Wesson X-frame in .500 Smith & Wesson magnum, ma la cameratura nel poderoso .454 Casull fornisce comunque all'Alaskan una marcia in più rispetto alle pistole a rotazione della stessa categoria ma in .44 magnum. Da noi, l'Alaskan attira l'appassionato e l'amante delle "sensazioni forti". Caricato con munizioni .45 Colt, non performanti ma nemmeno rabbiose come le .454 Casull, può servire per la difesa abitativa. La dotazione di vendita include la valigetta di plastica; un lucchetto per armi da fuoco; il manuale di istruzioni in inglese e la relativa versione in italiano edita a cura dell’importatore; la garanzia e, infine, il dischetto di plastica che evidenzia che l’arma è scarica una volta interposto tra tamburo e telaio. Nel manuale di istruzioni sono riportate alcune note… degne di nota. A parte i giochi di parole, mai come nel caso dell’arma in prova è giustificata l’avvertenza che essa deve essere sparata solo se si è in grado di gestirne le notevoli reazioni allo sparo. Inoltre, si può praticare lo scatto a vuoto avendo cura di non impiegare il dischetto di plastica.

 

Aspetto massiccio

Di primo acchito, l’Alaskan colpisce per l’architettura massiccia e la brevità della canna, completamente inglobata nel prolungamento del telaio con carenatura integrale dell’estrattore (o full lug). In pratica, l’aspetto formale è tozzo e aggressivo. L’anima prestazionale traspare dal tamburo pieno, dal citato prolungamento del castello e dallo spessore della canna. La costruzione è curata, come si evince dalla lucidatura del vivo di volata, incassato in profondità, e dalla nitidezza delle scritte. L’impugnatura ambidestra monopezzo Hogue Tamer monogrip in gomma, con incavi per le dita, è adatta anche a tiratori con mani grandi. Per l’entità delle reazioni allo sparo, essa si rivela indispensabile nel tenere saldamente lo snub nose. Con tale termine si indicano generalmente revolver a canna corta maneggevoli e leggeri. Bene, l’Alaskan è lungo 207 mm, alto 162 mm e lo spessore al tamburo è di ben 45,6 mm. Il peso, senza munizioni, è di 1.250 grammi. Ha telaio chiuso, tamburo basculante sul lato sinistro e scatto misto in Singola e Doppia azione. Il senso di rotazione del tamburo è antiorario. Il percussore è flottante, la molla cinetica del cane o mainspring è elicoidale. Oltre che del dimensionamento generoso dei componenti, la robustezza beneficia del castello monopezzo privo della cartella laterale per l’accesso alla meccanica. Infatti, il gruppo di scatto è montato sul sottoguardia, che tiene il grilletto, la stanghetta della sicura automatica al cane o transfer bar, il bocciolo o dente di rotazione del tamburo nonché il nottolino d’arresto di quest’ultimo. Al fissaggio del sottoguardia provvedono un incastro anteriore e, all’opposto, un pistoncino caricato elasticamente che impegna l’apposita sede ricavata dal telaio. Apprezzabile la realizzazione interamente con componenti a incastro. L’unica vite è quella del pulsante d’apertura del tamburo, senza ovviamente considerare le viti di regolazione della tacca di mira e la vite inferiore di fermo dell’impugnatura medesima. Il che permette lo smontaggio dell’arma, operazione normalmente considerata un tabù per il possessore di revolver d’impostazione classica. Lunga 2,5” (63,5 mm), la canna ha rigatura destrorsa a 6 principi. Sul tamburo liscio, privo delle unghiature d’alleggerimento, sono stampigliati per due volte, in posizione diametralmente opposta, i calibri utilizzabili: .45 Colt e .454 Casull. La stessa iscrizione è riportata sul lato destro della carenatura integrale dell’estrattore. Il tamburo è massiccio: considerevole lo spessore delle pareti esterne, meno spesso il metallo tra camera e camera. Entrambi i bordi del tamburo sono smussati. La lieve svasatura dell’imbocco delle camere di scoppio facilita il caricamento. Le sedi per il tassello di blocco del tamburo non coincidono con il punto di maggiore spessore del metallo. Il grilletto, liscio e sottile, è smussato: così, allo sparo, non ferisce l’indice e risulta piacevole al tatto. Dal centro della dentiera di rotazione del tamburo, realizzata senza incertezze, protrude il pistoncino che impegna la sede corrispondente ricavata nello scudo di rinculo. La chiusura anteriore è costituita dall’apposita leva, fulcrata al giogo, che rende quest’ultimo solidale al castello. L’asta che aziona l’estrattore non ruota. La sicura automatica al cane, o transfer bar, è una stanghetta che si solleva quando il cane viene armato: tenendo il grilletto premuto, rimane sollevata fino allo sgancio del cane, in modo da trasmettere al percussore flottante l’impulso necessario allo sparo. Se il cane si abbatte senza che il grilletto rimanga premuto, la transfer bar ridiscende e il cane urta il castello con la propria apposita propaggine superiore, senza interessare il percussore. Dopo lo sparo, il rilascio del grilletto determina l’abbassamento della transfer bar e il percussore flottante rientra nella propria sede, spinto dalla specifica molla antagonista. Quando il cane è a riposo, la propaggine appoggia sul telaio. Inoltre, un lieve svaso del cane in corrispondenza della coda del percussore garantisce ulteriormente dagli spari accidentali. I sistemi automatici di sicura inibiscono il funzionamento del sistema di scatto a tamburo aperto. Viceversa, a cane armato è impossibile aprire il tamburo.

 

Gli organi di mira e lo scatto

La tacca di mira nera, con il monogramma Ruger, è regolabile a click in altezza e derivazione. Il traguardo posteriore è giusto, rispetto al mirino. Il contorno bianco del traguardo è utile per collimare in condizioni precarie di illuminazione. Il mirino nero, a rampa, è spinato. Privo di riferimento colorato, è però rigato antiriflesso. La forma squadrata e lo spessore del mirino migliorano la precisione di puntamento e la rapidità di acquisizione.

La Doppia azione è gestibile sia per la fluidità sia per la corsa del grilletto media e il peso di scatto non elevato. Quest’ultimo è ripartito in modo omogeneo sull’intera corsa del grilletto, senza impuntamenti prima dello sgancio del cane. Sparando a vuoto, si avverte nettamente l’arresto del tamburo, la cui inerzia è notevole. La Singola azione è pulita e lunga, lieve il collasso di retroscatto. Ho rilevato un peso di sgancio di 1.700 grammi.

Per le prove pratiche ho impiegato cartucce .454 Casull della Magtech, con palla blindata troncoconica Fmc-flat di 260 grs. Le ricariche sono state assemblate con bossoli Starline .454 Casull; inneschi Cci small rifle; polveri Winchester 296 e Hodgdon H-110; le stesse palle Magtech Fmc-flat 260 grs delle cartucce commerciali e, infine, palle Speer semiblindate a naso molle Psp di 300 grs. Ho anche ricaricato cartucce .45 Colt con bossoli Starline, inneschi Cci large pistol e palle in lega ogivali a naso piatto Rf-bb Shooter bullet di 250 grs calibro .454”, spinte da una dose di 8,0 grs di Sipe N. Per le ricariche .454, sia con la Winchester 296 sia con la Hodgdon H-110, per le dosi di partenza mi sono attenuto a quelle più basse riportate da fonti attendibili come i manuali americani e il sito ufficiale del produttore della polvere. È appena il caso di ricordare che, con i calibri ad alte prestazioni caricati con dosi elevate di propellenti progressivi, non si deve scendere al di sotto dei dosaggi minimi. Con la Winchester 296, questi sono stati di 30,0 grs per la palla Magtech Fmc-flat di 260 grs e 27,0 grs per la Speer Psp di 300 grs. Come d'obbligo, raccomando la massima prudenza nel raggiungere le cariche massime che, sempre con la Winchester 296, sono state di 36,0 e 32,3 grs rispettivamente per la palla Magtech 260 grs e la Speer 300 grs. Per la brevità delle prove pratiche ho tralasciato gli esiti (incompleti) delle prove effettuate con la H-110. Per lo stesso motivo non ho potuto cronografare le ricariche .45 Colt. Vale la pena precisare che con la Hodgdon, così come con le ricariche assemblate con la Winchester 296, ho riscontrato la tendenza dell'Alaskan a concentrare meglio le rosate con le cariche più forti rispetto ai dosaggi minimi. Ovviamente, il termine "minimi" è riduttivo, considerando l'esasperazione della cartuccia. Inoltre, la differenza più marcata tra la H-110 e la Winchester 296 è che con le dosi massime di quest'ultima non ho riscontrato problemi di funzionamento dell'arma. Invece, con le ricariche assemblate con le dosi massime di H-110, le deformazioni anelastiche dei bossoli hanno reso difficoltosa l'estrazione simultanea e, pertanto, almeno con l’arma in prova esse non vanno impiegate. Come di rigore per i calibri più potenti per arma corta, le ricariche devono essere crimpate con decisione. La crimpatura deve stabilizzare il proiettile nel bossolo, per ridurre il rischio che le palle delle cartucce contenute nel tamburo fuoriescano dallo stesso bossolo per inerzia, allo sparo. Inoltre, la crimpatura forte stabilizza il posizionamento del proiettile nel caso di dosi di polvere compresse. Infatti, nel preparare ricariche con dosi compresse di polvere, è bene accertarsi della tenuta del proiettile verificando che non si abbiano aumenti dell'altezza massima della cartuccia o Oal (overall lenght) anche diverso tempo dopo l'assemblaggio. Infine, una crimpatura decisa migliora la combustione delle dosi elevate di polvere progressiva tipiche dei calibri magnum. Sono solito rilevare le velocità da 2 metri, ma con lo snub nose in .454 ho preferito tenermi a una distanza maggiore, 3 metri cioé, a causa dell’impressionante vampa di bocca. Le Magtech hanno spinto la palla Fmc-flat di 260 grs alla velocità media di 428 m/sec, erogando un’energia cinetica di 157 kgm. Spinto dalle ricariche massime di Winchester 296, lo stesso proiettile ha viaggiato a 442 m/sec, la relativa energia cinetica è stata di 168 kgm. 155 kgm di E0 e una V0 di 396 m/sec le prestazioni della ricarica massima con la palla Speer Psp di 300 grs spinta da 32,3 grs di Winchester 296. Per confronto, per avere un’idea del calo prestazionale della .454 Casull nell’Alaskan rispetto al Ruger Super redhawk .454 con canna di 7,5” che provai sul numero di maggio 2005 di Armi e Tiro, cito alcune prestazioni rilevate a suo tempo. Con il Ruger 7,5”, cartucce Magtech con palla di 260 grs ma di tipo Sjsp erogarono una E0 di 198 kgm e una V0 di 480 m/sec; 208 kgm e 458 m/sec i valori delle ricariche massime assemblate con palle Sierra Jsp di 300 grs spinte da una dose di 32,0 grs di Winchester 296. I dati matematici aiutano a comprendere, per quanto possibile, le temibili reazioni allo sparo dell’Alaskan cui già si è accennato. Le cartucce Magtech hanno fornito un’energia di rinculo di 40,9 joule contro i 46,6 joule delle ricariche massime con la Winchester 296 e la stessa palla Fmc-flat delle munizioni commerciali. L’energia di rinculo delle ricariche massime, sempre con la 296 ma con la palla Speer Psp di 300 grs, è stata di 45,8 joule. È appena il caso di notare che con la R1 Enhanced, la 1911 5” d’acciaio Remington che ho provato su Armi e Tiro di giugno 2015, l’energia di rinculo sviluppata da cartucce Fiocchi 230 grs Fmj è stata di 7,8 joule. E, sempre per confronto, con la pesante Beretta 98 Fs Centennial in 9×21 provata a luglio, l’energia di rinculo con cartucce Fiocchi Fmc di 123 grs è stata di 3,5 joule. Le prove di precisione sono state effettuate in tiro lento mirato dalla distanza di 25 metri sparando in posizione isoscele, con scatto in Singola azione, senza appoggio. Con le munizioni .454 Casull l’Alaskan ha prodotto rosate che non esito a definire eccellenti, tenendo conto della brevità della canna, dell’esuberanza del calibro e dell’aver sparato a braccio sciolto. Meno buoni, ma più che accettabili, i raggruppamenti delle ricariche .45 Colt, economiche e poco stressanti e, quindi, ideali per prendere confidenza con l’arma. Con le munizioni .454 il rilevamento è imponente e repentino, una vera staffilata. Così, nel lento mirato, sparando cariche massime in posizione rilassata per ottenere le migliori rosate possibili, il Ruger mi è sbattuto sulla fronte producendo una ferita… più profonda nell’orgoglio che nel fisico! Quanto appena esposto conferma la necessità di tenere l’arma in modo saldo, meglio se in posizione tipo Weaver anche quando non si spari velocemente. Con la Weaver si gestiscono molto meglio le reazioni allo sparo e il rilevamento è decisamente meno pronunciato. In ogni caso, il forte rinculo sollecita il polso e stringendo l’impugnatura come è d’obbligo, i segni di abrasione della texture dell’impugnatura in gomma cominciano a essere evidenti dopo neanche troppi colpi a piena carica. L'impugnatura Hogue Tamer monogrip con incavi per le dita, morbida e grippante, è preziosa per il controllo dell’arma. Le dimensioni permettono l’adattamento anche a chi ha mani grandi. Nel maneggio, il pulsante d’apertura del tamburo è sempre raggiungibile con facilità, l’estrazione e l’espulsione simultanea dei bossoli sono agevoli. Le mire sono funzionali sia nel lento mirato sia sparando velocemente. Nonostante la cresta sia relativamente piccola, l'armamento manuale del cane è pratico poiché la stessa ha forma squadrata e zigrinatura con cuspidi grippanti.

 

Scheda tecnica

Produttore: Sturm, Ruger & Company, www.ruger.com

Importatore: Bignami spa, via Lahn 1, 39040 Ora (Bz), tel. 0471.80.30.00, fax 0471.81.08.99, www.bignami.it

Modello: Super Redhawk Alaskan

Tipo: pistola a rotazione

Calibro: .454 Casull-.45 Colt

Impiego specifico: difesa personale-abitativa

Meccanica: telaio chiuso, tamburo basculante sul lato sinistro con senso di rotazione antiorario

Numero colpi: 6

Scatto: Azione mista facoltativa

Percussione: indiretta mediante cane esterno e percussore flottante ubicato nel fusto

Sicura: automatica al percussore (transfer bar); a tamburo aperto lo scatto è bloccato; a cane armato è impossibile aprire il tamburo

Canna: lunga 2,5” (63,5 mm), rigatura a 6 principi con passo 1:24” (1:609,6 mm)

Mire: tacca di mira nera, regolabile in altezza e derivazione; contorno bianco al traguardo; mirino nero a rampa, spinato, con rigatura antiriflesso

Lunghezza totale: 207 mm

Altezza: 162 mm

Spessore: 45,6 mm

Linea di mira: 110 mm

Peso: 1.247 grammi scarico

Materiali: acciaio inox; impugnatura monopezzo in gomma Hogue Tamer monogrip

Finitura: spazzolata

Prezzo: 1.496 euro, Iva inclusa