Prosegue l’iter del ddl Pisanu

Il ddl Pisanu per la riforma della normativa in materia di detenzione, acquisto e porto di armi ha fatto un ulteriore passo in avanti, seppur piccolo: da semplice disegno di legge, infatti, si è trasformato in atto del senato n. 3650. Il 23 novembre, ricordiamo, è stato assegnato alla prima commissione affari costituzionali, ma non ne è ancora iniziato l’esame. Rispetto alla formulazione originaria del documento messo a punto dalla commissione Pioletti, si possono re… Il ddl Pisanu per la riforma della normativa in materia di detenzione, acquisto e porto di armi ha fatto un ulteriore passo in avanti, seppur piccolo: da semplice disegno di legge, infatti, si è trasformato in atto del senato n. 3650. Il 23 novembre, ricordiamo, è stato assegnato alla prima commissione affari costituzionali, ma non ne è ancora iniziato l’esame. Rispetto alla formulazione originaria del documento messo a punto dalla commissione Pioletti, si possono registrare alcuni miglioramenti. In particolare, è stato soppresso il vecchio articolo 3, che dava facoltà agli ufficiali di ps di sequestrare le armi per impedire che un soggetto ne abusasse, informandone il prefetto. In effetti, tale misura conferiva un potere discrezionale praticamente illimitato alla polizia. Un altro aspetto significativo eliminato rispetto al documento originale è relativo agli obblighi di custodia per le armi, che in precedenza si estendevano paradossalmente anche a oggetti diversi dalle armi, come per esempio “alle armi da punta e da taglio private della punta e del taglio”. Significativa anche l’eliminazione del divieto di comodato, del tutto inutile visto che vietava una cosa salvo consentirla due righe più in basso per le esigenze venatorie, sportive, addestrative, di studio, di esperimento, di collaudo. Per leggere la relazione al disegno di legge, CLICCA QUI Per leggere il testo del disegno di legge, CLICCA QUI. Per leggere il testo del ddl ORIGINARIO CLICCA QUI.