L’orso al campo scout

Orso bruno marsicano. PARCO NAZIONALE D'ABRUZZO

È accaduto a Lecce dei Marsi, provincia dell’Aquila. Pochi giorni fa alcuni scout, una quindicina circa assieme ai loro capi, hanno subito l’incursione di un orso che si è diretto sicuro nella tenda in cui si tenevano le scorte alimentari, approfittando della succulenta occasione per fare una bella mangiata gratis, sicuramente più appetibile dei soliti frutti del bosco.

È da lodare che ci sia ancora un settore, quello degli scout, che ci riporta agli anni in cui ragazzi e ragazzini, maschi e femmine, avevano la voglia e la possibilità di frequentare i boschi e le montagne. Camminare, faticare, osservare, scoprire e soprattutto imparare uno spirito di squadra nel collaborare l’uno con l’altro. Per vivere nella piccola comunità che si instaura nelle tante piccole avventure della domenica.

Ovviamente l’incursione dell’orso ha causato la fuga dei ragazzi con relativi accompagnatori, avvertendo anche Carabinieri forestali e autorità. Certo l’episodio, confidando sempre nella indole pacata dell’orso marsicano, nel tempo darà loro il ricordo di una grande avventura. Ma avrebbe potuto rappresentare un pericolo se magari tra la tenda e l’orso si fosse trovato qualche ragazzino, o ci fosse stato un qualunque incontro troppo ravvicinato. Per cui da criticare i responsabili del campo che avrebbero dovuto sapere, o informarsi meglio, sulle possibilità di tali episodi. Questo riguardo il posizionamento del luogo del bivacco, ancor più nell’ingenuità di tenere tanta roba da mangiare che sicuramente non serve reclamizzare presso la popolazione ursina. Si calcoli che un orso sente l’odore di una scatoletta di tonno aperta a chilometri di distanza e se uno di loro ne mangia un po’, l’olezzo rimasto sulla bocca e sul pelo può richiamare altri orsi per altri chilometri. Quindi sarebbe stato meglio custodire gli alimenti magari più possibile a valle, in luogo più sicuro e portarne su per un pasto o due, oppure tenere tutto in un’auto chiusa. O meglio cercare di non usare o spargere nulla al vento. Per cui è normale che tanto cibo possa aver attirato animali nel luogo dell’evento. E l’unico sistema sicuro sarebbe stato quello di non andare lì. Ma certo lo scoutismo è proprio esplorare. Si sarebbe potuto fare partendo sempre da un campo molto più sicuro posto più lontano da certe zone. In Canada chi frequenta zone impervie lontano dalla civiltà, anche se gli orsi ve li ritrovate lo stesso anche in macchina, le scorte di cibo le attacca agli alberi, sui rami alti o su corde tese tra due di essi. Ma c’è da dire che spesso sono tutti cacciatori o guide, per cui armati e pronti a dissuadere eventuali incursioni. Che comunque riescono anche così. Magari i nostri scout la prossima volta faranno certamente più attenzione. Ma tutti si porteranno sicuramente dietro un gran bel ricordo.