La semplicità funziona

La Diana Two forty è una agile entry level per chi voglia cimentarsi con l’aria compressa. La tacca di mira è regolabile.

È l’entry level di Diana, ma offre una costruzione solida e una precisione addirittura sorprendente per la categoria. Senza rinunciare al piacere del calcio in legno di faggio

Con l’ingresso nell’orbita del colosso tedesco German sport guns, Diana ha rivoluzionato buona parte del proprio catalogo, introducendo anche una serie di carabine entry level destinate ai giovani ma anche ai meno giovani, con un prezzo d’attacco decisamente aggressivo che è possibile grazie al fatto che la costruzione viene realizzata in Cina. La progettazione, così come l’attività di controllo qualitativo, sono però ancora del tutto teutoniche e questo consente di avere carabine per tutte le tasche, sì, ma caratterizzate comunque da un ottimo livello qualitativo e funzionale. Come è appunto il caso per questa Two-forty.

L’arma rispecchia l’archetipo delle break barrel con molla e pistone, con grande semplicità ma anche buona cura costruttiva: il cilindro è in acciaio e contiene il pistone spinto da molla elicodiale, porta imperniata nella parte anteriore la canna che viene mantenuta in chiusura grazie a una sferetta caricata a molla. La sicura è costituita da un nottolino che protrude dall’estremità posteriore del cilindro: si attiva automatiamente quando si abbassa la canna per caricare e si disattiva spingendolo in avanti. Se, tuttavia, dopo aver disattivato la sicura si decide per qualsiasi motivo di non sparare più, è anche possibile riattivare il comando, tirandolo all’indietro. La calciatura è in legno di faggio, ben realizzata, completamente liscia (cioè senza zigrinature), simmetrica (quindi utilizzabile anche da un mancino), completata con un calciolo in plastica rigida rigato orizzonalmente in funzione antiscivolo. Il ponticello è in polimero, lo scatto è in due tempi, senza alcuna possibilità di regolazione. Gli organi di mira sono anch’essi tipici per la categoria, costituiti da un mirino in fibra ottica rossa protetto da tunnel e da una tacca di mira a “U” regolabile in altezza e derivazione, con due inserti in fibra ottica verde sui lati della “U”. Sulla sommità del cilindro è presente la classica slitta a coda di rondine di 11 mm per l’installazione di ottiche di puntamento e a tal fine è anche presente un foro sulla sommità del cilindro, per eventuali pioli di arresto per l’anello posteriore, al fine di evitarne lo scivolamento per effetto del contraccolpo del pistone.

La carabina ha dimensioni già abbastanza “adulte” da non sembrare un giocattolo, tuttavia con i suoi 1.035 mm di lunghezza totale e 425 mm di lunghezza di canna è ancora sufficientemente maneggevole per un ragazzino adolescente. Anche il peso è sufficientemente contenuto da non risultare affaticante per chi già non abbia la muscolatura di un adulto. L’arma fa un certo ricorso a elementi polimerici, e non può essere altrimenti vista la fascia di prezzo, tuttavia la qualità costruttiva generale è piuttosto elevata e alcuni dettagli lo testimoniano: a partire dalla pulizia della corsa del grilletto, in due tempi con una precorsa di media lunghezza e un secondo tempo relativamente corto e pulito, con un peso di sgancio di circa 1.500 grammi. Anche il tunnel proteggi mirino, che è inevitabilmente traforato per convogliare la luce sulla fibra ottica, risulta molto robusto, tanto che è possibile utilizzarlo come punto di presa per ripiegare la canna e caricare, così, il pistone. Per quanto riguarda, appunto, la procedura di caricamento, la sferetta a molla che tiene chiusa la canna offre una decisa resistenza, per vincere la quale è conveniente dare un colpetto con il palmo della mano sulla volata. Una volta aperta la canna è possibile afferrarla e completare il movimento di caricamento con uno sforzo obiettivamente modesto. Che la sferetta di ritegno offra una certa resistenza è tutt’altro che un difetto perché in questo modo si assicura una chiusura salda e costante della canna, cosa che può assumere una rilevanza non trascurabile se, al posto di usare le mire metalliche sulla canna, si decide di applicare un cannocchiale sul cilindro. Le mire consentono una collimazione piuttosto precisa, grazie al fatto che i riferimenti in fibra sono luminosi ma puntiformi, quindi non coprono un’ampia porzione del bersaglio né risultano abbaglianti. Per quanto riguarda le prestazioni, con i pallini wad cutter Stoeger abbiamo ottenuto risultati nella media della categoria mentre siamo rimasti obiettivamente stupefatti dai risultati conseguiti con i Gamo Pro magnum a punta ogivale e con gli Rws Power ball, a punta cava con sferetta incastonata. Due rosate pressoché gemelle di cinque colpi in 10 mm con tre colpi in uno stesso foro, sparando in appoggio anteriore a 10 metri con le sole mire metalliche. Un risultato che altre concorrenti fanno obiettivamente fatica a conseguire, malgrado prezzi superiori!

La prova completa su Armi e Tiro di luglio 2020

Produttore: Diana, diana-airguns.de

Distributore: Paganini, corso regina Margherita 19 bis, 10124 Torino, fax 011.83.54.18, paganini.it, mail@paganini.it

Modello: Two-forty

Calibro: 4,5 mm

Funzionamento: canna basculante, pistone e molla

Alimentazione: colpo singolo

Lunghezza canna: 425 mm

Lunghezza totale: 1.035 mm

Scatto: diretto monostadio

Sicura: a pulsante sulla coda del cilindro

Mire: mirino Truglo in fibra ottica protetto da tunnel, tacca di mira regolabile con inserti in fibra ottica; slitta di 11 mm per il montaggio di ottiche

Materiali: canna e cilindro in acciaio al carbonio; tappo posteriore, mire e ponticello in polimero; calcio in faggio

Finiture: brunitura nera opaca

Peso: 2.720 g

Qualifica: libera vendita

Accessori inclusi: confezione di 500 pallini

Prezzo: 136 euro, Iva inclusa