La provincia di Milano vieta i richiami vivi. Sala: “una vergogna”

Il consiglio Provinciale di Milano, lo scorso 4 luglio, ha approvato all’unanimità una mozione di condanna verso ogni forma di utilizzo di richiami vivi per la caccia. “Sono esterrefatto,” ha dichiarato il consigliere regionale Alessandro Sala, Presidente della commissione V e membro della commissione VIII (Agricoltura), che precisa: ”siamo arrivati purtroppo alla vergognosa pratica della prassi di considerare squallido il mondo venatorio e le tradizioni della caccia

Il consiglio Provinciale di Milano, lo scorso 4 luglio, ha approvato all’unanimità una mozione di condanna verso ogni forma di utilizzo di richiami vivi per la caccia. “Sono esterrefatto,” ha dichiarato il consigliere regionale Alessandro Sala, Presidente della commissione V e membro della commissione VIII (Agricoltura), che precisa: ”siamo arrivati purtroppo alla vergognosa pratica della prassi di considerare squallido il mondo venatorio e le tradizioni della caccia. Lotterò fino all’ultima goccia di sangue contro coloro che vogliono abolire qualsiasi forma di pratica venatoria. Ho presentato la revisione della Legge 26/1993, Norme per la protezione della fauna selvatica e per la tutela dell’equilibrio ambientale e disciplina dell’attività venatoria, dopo anni e dopo tante e tante parole fatte ma mai nessuno ha presentato un provvedimento serio e concreto per migliorare la legge. Abbiamo bisogno di uomini veri che sostengono la nostra passione e che contrastino questi ambientalisti tou-court. Le associazioni venatorie, invece di pensare alle tessere, devono farsi sentire con campagne di comunicazione a mezzo stampa mirate e determinate. È inutile piangersi addosso e dare sempre colpa ad altri dobbiamo farci sentire in modo energico  con i mass media. Il consiglio Provinciale di Milano ha approvato all’unanimità una mozione che grida vendetta nei confronti dei nostri padri mentre i veri malfattori della società civile spesso la fanno franca”.