L’unione fa l’ambiente

Presentata a Hit Show un’alleanza per l’ambiente tra Expo e governance europea a partire da cinque proposte concrete. Una nuova Filiera ambientale tra mondo delle aree protette, settori agricolo, venatorio e universitario.

LUnione fa lAmbiente, una nuova cultura ambientale veicolata attraverso iniziative e soluzioni concrete, con lo sguardo rivolto allEuropa e alla straordinaria vetrina rappresentata da Expo 2015. Questo il focus dell’evento tenutosi nella mattinata di domenica 15 febbraio nell’ambito di Hit Show (Hunting individual protection target sports) presso la Fiera di Vicenza.

L’iniziativa è stata organizzata da Cncn (Comitato nazionale Caccia e Natura), ed è frutto della sinergia progettuale per una nuova Filiera ambientale tra soggetti con storie e identità diverse – mondo delle aree protette, dai settori agricolo, venatorio e universitario – confluita in cinque progetti che intendono rispondere alla necessità di un nuovo equilibrio tra uomo e ambiente, costruito nella legalità e capace di generare nuove opportunità per l’economia e l’occupazione, attraverso un approccio pragmatico.

L’iniziativa presentata a Roma a gennaio è oggi alla sua seconda tappa. Già plaudita nel suo primo appuntamento alla presenza del Ministro dell’Ambiente Galletti, ha avuto una conferma di attenzione da parte delle istituzioni con la presenza a Vicenza del sottosegretario del ministero dellAmbiente, Barbara Degani, che ha dichiarato:  “Questa iniziativa testimonia che è in corso un cambiamento culturale che deve proseguire, ringrazio il Cncn per l'idea di unire persone che hanno fatto strade diverse ma un obiettivo comune che è quello della tutela ambientale. Si tratta di un esempio importante per noi, ben vengano iniziative come questa che superano le sterili contrapposizioni frutto di posizioni ideologiche. Bisogna individuare un percorso comune di condivisione anche in virtù della valorizzazione dell'Ambiente in chiave lavorativa, partendo dalla scuola da una parte e dall'occasione offerta da Expo dall'altra”.

Analogo sostegno da parte del senatore Luciano Rossi, presidente della Fitav (Federazione italiana Tiro a volo), che ha riconosciuto il grande valore del percorso intrapreso.

Il dibattito ha avuto un importante focus europeo con l’intervento di Pia Bucella – direttore Capitale naturale, direzione generale Ambiente della Commissione europea – che ha ribadito il ruolo della caccia nella gestione della fauna a livello comunitario, considerazione indispensabile per il superamento di pregiudizi ideologici sul mondo venatorio che invece può contribuire alla valorizzazione della biodiversità.

Sempre in chiave europea il contributo dell’onorevole Renata Briano europarlamentare, vice presidente Commissione per la Pesca Parlamento europeo, vice presidente dellIntergruppo parlamentare sulla Biodiversità, Caccia e Ruralità – che ha plaudito al valore del dialogo tra culture distanti che devono confrontarsi per una visione più ampia della sostenibilità ambientale anche con il contributo della ricerca scientifica, arginando tutti i fondamentalismi che minacciano questa unità.

Maurizio Zipponi, coordinatore del progetto Filiera ambientale, ha tirato le somme del lavoro fin qui fatto e degli obiettivi futuri: “Con questa iniziativa gli estremisti si sono auto-eliminati, siamo portatori di interesse generale e non corporativo. Il progetto ambisce a costruire una nuova cultura ambientale in cui tutti siano partecipi e anche la caccia abbia un ruolo attivo e riconosciuto”.

Lo spirito del tavolo di lavoro è di fare in modo che la gestione del patrimonio naturale non sia più luogo di conflittualità ma di costruzione di opportunità economiche e occupazionali concrete nel pieno delle regole nazionali ed europee e della legalità. “Offriamo un metodo, – ha concluso Zipponi – insieme a un tavolo di confronto che va avanti da un anno”.

In occasione della presentazione sono stati ricordati tre dei cinque progetti che compongono l’iniziativa Filiera ambientale:

–        “Insieme per l’Orso Marsicano” a cura di Federparchi, di cui ha parlato il presidente Federparchi Giampiero Sammuri;

–        “Selvatici e buoni. Una filiera alimentare da valorizzare” a cura dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo in collaborazione con l’Università degli Studi di Milano, di cui ha parlato il professor Paolo Lanfranchi;

–        “L’Europa della fauna: governance a confronto” a cura dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, di cui ha parlato il professor Luigi Esposito.

L’iniziativa è stata salutata con soddisfazione da Nicola Perrotti – in veste di vice presidente Cncn – che ha ribadito come “il mondo venatorio non sia da posizionare da una parte piuttosto che dallaltra, noi siamo già dalla parte giusta e finalmente questo ruolo ci è stato riconosciuto tramite questo gruppo di lavoro”. Un incontro di grande spessore, insomma, arricchito anche dal contributo di Filippo Segato, segretario generale Face (sodalizio che raccoglie tutte le associazioni di cacciatori europee), che in ambito comunitario si confronta quotidianamente con queste tematiche.

Tutti i partecipanti si sono dati appuntamento a una nuova tappa di questo non facile percorso, al fine di scandire il passo di avvicinamento all’obiettivo condiviso.