Il Senato sconfessa l’accordo anti-armi

L’intesa bipartisan raggiunta pochi giorni fa al Senato Usa per l’introduzione di maggiori controlli in materia di armi non ha resistito alla prova del voto in aula, sciogliendosi come neve al sole

L’intesa bipartisan raggiunta pochi giorni fa al Senato Usa per l’introduzione di maggiori controlli in materia di armi non ha resistito alla prova del voto in aula, sciogliendosi come neve al sole. Alla fine, quindi, l’accordo tra il senatore democratico Joe Manchin del West Virginia e il repubblicano Patrick Toomey della Pennsylvania non è passato, così come la proposta della senatrice della California Dianne Feinstein per la re-istituzione del bando sui “fucili d’assalto” e sul limite arbitrario alla capacità dei caricatori. Bocciate anche le misure per estendere l’efficacia del background check, il controllo preliminare svolto dall’Fbi sui requisiti psicofisici e legali dei potenziali acquirenti di armi.

A quanto sembra, il presidente Barack Obama non l’ha presa bene, commentando: “oggi è una giornata vergognosa per Washington”.