Il programma sulla caccia del Pd

Stella Bianchi, responsabile ambiente della segreteria nazionale e Marco Ciarafoni, responsabile biodiversità e politiche faunistiche del Pd, hanno rilasciato un comunicato nel quale esprimono le linee guida del Partito democratico in materia di caccia e gestione, in vista delle elezioni politiche

Stella Bianchi, responsabile ambiente della segreteria nazionale e Marco Ciarafoni, responsabile biodiversità e politiche faunistiche del Pd, hanno rilasciato un comunicato nel quale esprimono le linee guida del Partito democratico in materia di caccia e gestione, in vista delle elezioni politiche: “Tutela della fauna e caccia sostenibile, nel rispetto delle norme nazionali e comunitarie e in stretto raccordo con le indicazioni della scienza, saranno anche nella prossima legislatura le direttrici di lavoro del pd e dei suoi gruppi parlamentari. È una posizione che abbiamo mantenuta ferma nel tempo, in particolare quando il centrodestra, con le iniziative Brambilla/Orsi, apparentemente contrapposte, hanno tentato di scardinare la legislazione nazionale per tentare di trasformare la caccia in attività consumistica e mercantile. Bene ha fatto Pierlugi Bersani, unico leader di partito a essere intervenuto più volte sul tema, a sottolineare che fauna e ambiente rappresentano quel bene comune e quel patrimonio pubblico sancito costituzionalmente e principio cardine della legge 157, che è ancora oggi tra le più avanzate e innovative norma in materia di regolamentazione della caccia in europa e nel mondo. È nell’alveo della conservazione faunistica e nella gestione del territorio, in collegamento con la preziosa attività delle imprese agricole di qualità e multifunzionali, insieme al lavoro congiunto di ambientalisti, agricoltori e cacciatori, che l’attività venatoria improntata alla sostenibilità del prelievo trova una legittimazione sociale lontana da ipotesi privatizzatrici o abolizioniste che il Pd contrasta e che di contro il centrodestra ha agitato finora, dentro e fuori il Parlamento, alimentando un conflitto dannoso per il Paese e per ragioni di chiara strumentalità politica”.