Il piano anti-bracconaggio per l’Africa sub equatoriale

La Fondazione Dallas safari club ha attivato un progetto di sorveglianza anti-bracconaggio in 47 concessioni nell’Africa sub equatoriale

Il Dallas safari club ha deciso, tramite la sua fondazione (Dscf), da anni attiva in progetti di conservazione faunistica, di aiutare le compagnie di safari che hanno visto, nella stagione 2020, la completa chiusura delle attività causa Covid. Per aiuto si intende far continuare, da parte dei cacciatori iscritti alla Dsc Hunters care, la sorveglianza antibracconaggio che, se non adeguatamente mantenuta, lascerebbe i territori delle concessioni completamente depauperati di fauna. Il programma (Dsc Hunters care program) protegge 47 concessioni nell’Africa sub equatoriale, per un totale di 23 milioni di ettari. Vengono altresì supportate 36 unità antibraconaggio impiegate H24 sul territorio. Molti i messaggi di ringraziamento dalle più importanti compagnie, come Hhk Safaris dello Zimbabwe e anche Gary Duckworth di Mokore Safaris. Ricordiamo che le compagnie di caccia effettuano sorveglianza, autorizzata dagli Stati in cui operano, per salvaguardare i territori dal bracconaggio e altre operazioni contro l’ambiente quali incendi e disordini vari. Gli Stati non posso quasi mai essere presenti così capillarmente e in profondità sui territori come le compagnie di Safari. Per questo proibire, limitare con scuse animaliste od obbligare ad abbandonare le concessioni, produce in realtà danni enormi e spesso irreversibili alla fauna, togliendo inoltre la più grande ricchezza e gli introiti alle popolazioni locali.