I tiratori svizzeri: “una sconfitta, non una capitolazione”

Markus Holliger, portavoce del movimento dei tiratori elvetici, commenta a caldo il risultato referendario. Annunciando che…

Markus Holliger, dell’associazione Pro Tell elvetica, ha commentato a caldo in una accorata missiva indirizzata a Stephen Petroni, presidente dell’associazione europea dei collezionisti d’armi (Fesac) il risultato sul referendum svoltosi ieri per il recepimento anche sul suolo elvetico della direttiva 2017/853. “Anche se le previsioni già annunciavano la vittoria del sì, la comunità dei tiratori svizzeri e i nostri compagni d’armi hanno lottato fino alla fine perché trionfasse il no. Tra le ragioni della sconfitta, da un lato c’è sicuramente l’isteria pro-Schengen alimentata dai favorevoli al recepimento, dall’altro il fatto che abbia trovato terreno fertile la considerazione propalata dai favorevoli secondo cui “nulla sarebbe cambiato”. Dobbiamo accettare la sconfitta, ma questo non significa che si tratti di una capitolazione. Monitoreremo infatti con attenzione la formulazione dell’ordinanza sulla legge delle armi ed eserciteremo la nostra influenza. La comunità dei tiratori svizzeri continuerà la propria cooperazione intensiva, per essere pronti alla prossima lotta, che potrebbe verificarsi nel volgere di due anni se l’Unione europea decidesse di restringere nuovamente la direttiva in materia di armi e la Svizzera, in quanto membro dell’area Schengen, fosse nuovamente costretta a recepirla”.